LAZIO: CHE FINE HANNO FATTO LE POLITICHE ABITATIVE?
A partire dal primo ottobre l’esecuzione degli sfratti riprenderà con vigore, tanto che già nel mese di settembre sono moltissimi gli accessi che gli ufficiali giudiziari stanno eseguendo.
In una decina di casi è intervenuta persino l’ONU a chiedere alle autorità italiane di sospendere le procedure di esecuzione, specificando che uno sfratto ai danni di chi non ha soluzioni alternative non può essere eseguito se prima le istituzioni non se ne fanno carico.
L’ente che ha competenza prioritaria sulla questione abitativa, cioè la Regione, come si sta preparando per affrontare l’ondata di sfratti che ormai sembra inevitabile? Le promesse ed i proclami di primavera verranno mantenuti in autunno?
Queste sono le domande semplici che ci stiamo tutti ponendo.
A ciò si aggiunge la questione dell’edilizia pubblica, inadeguata per consistenza e qualità, sempre al centro di polemiche ed attacchi strumentali ai suoi abitanti ed in attesa da anni di investimenti strutturali in grado di garantirne il ruolo che invece sempre più va snaturandosi.
Siamo in piena campagna elettorale e il tema della casa viene toccato solo sostenendo campagne di criminalizzazione di chi abita nei quartieri popolari, non vediamo programmi che affrontano veramente la questione abitativa e quella dell’abbandono delle case popolari lasciate al degrado e in alcuni casi in mano a meccanismi malavitosi. C’è chi non si dimentica di enunciare tra le priorità l’esecuzione degli sgomberi e degli sfratti. Nessuno ha il coraggio di dire che quello che succede oggi nella nostra regione e nella città di Roma è il risultato dei processi di privatizzazione della gestione dell’edilizia popolare e della cancellazione di qualsiasi politica pubblica per la casa.
La maggioranza dei candidati sindaco evitano di affrontare questo grande problema, non dicono nei loro programmi cosa prevedono di fare, quali mezzi e risorse sono necessarie eventualmente da impegnare, che orientamento daranno agli uffici e come li potenzieranno?
Il confronto pubblico su questi temi è necessario poiché chiunque intenda governare Roma deve prima chiarire le proprie analisi e riflessioni sul diritto all’abitare, ascoltando le voci della città stessa.
Sul questo tema ASIA-USB, il Movimento per il diritto all’abitare, l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta indicono un’assemblea pubblica per venerdì 24 settembre alle ore 17,30 sotto la sede della Regione Lazio, in piazza Oderico da Pordenone a Garbatella, per presentare il Programma per l’abitare per la Regione Lazio.
in cerca di case
ASSEMBLEA PUBBLICA
venerdì 24 settembre, ore 17,30