MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL'ABITARE E GLI INQUILINI RESISTENTI OCCUPANO L'ANCI A ROMA.
FASSINO FISSA L'INCONTRO PER GIOVEDI' 26.
Emergenza casa, i movimenti occupano la sede dell'Anci
Questa mattina la sede dell'Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) è stata occupata da centinaia di sfrattati, movimenti di lotta per la casa, occupanti, migranti, famiglie in emergenza abitativa. L'Anci si trova nella centralissima via dei Prefetti 46 a Roma. L'iniziativa di lotta è stata rivendicata dai Blocchi precari metropolitani e dall'Asia-Usb. Dalle finestre degli uffici dell'Anci sono comparsi alcuni striscioni. Numerosi agenti di polizia sono pervenuti sotto al palazzo. I manifestanti chiedono ai sindaci una moratoria per fermare gli sfratti e hanno chiesto un incontro con l'attuale presidente Anci Piero Fassino, sindaco di Torino dove proprio questa mattina ci sono state tensioni e fermi di alcuni attivisti anti-sfratto in diversi quartieri. A seguito dell'occupazione, l'Anci ha stilato un comunicato per "sollecitare Parlamento e Governo sul tema della proroga degli sfratti, anche viste le difficili situazioni sociali che si stanno creando nelle nostre città" e promuovere un incontro con le delegazioni dei movimenti per il diritto all'abitare e dell'inquilinato resistente, Fassino e altri amministratori delegati alle politiche della casa il 26 settembre alle 19. I movimenti per il diritto all'abitare annunciano intanto per lunedì una manifestazione in Campidoglio a partire dalle 15 - "Marino stiamo arrivando" dicono gli attivisti - in occasione della seduta del consiglio comunale. Al termine dell'incontro gli attivisti e i manifestanti sono partiti in corteo "selvaggio" per le vie del centro storico, non lontano da Montecitorio e Palazzo Chigi.
Emergenza casa, movimenti occupano la sede dell'Anci: "Basta sfratti"
Ylenia Sina17 settembre 2013
www.romatoday.it/cronaca/movimenti-casa-occupazione-anci-17-settembre-2013.html
Circa trecento persone hanno protestato sotto la sede di via dei Prefetti 46 con l'obiettivo di ottenere un incontro con il presidente Fassino. Il colloquio è stato fissato per giovedì 26. Lunedì invece manifestazione in Campidoglio
“Blocco degli sfratti subito”. Con questa richiesta i Movimenti per il diritto all'abitare insieme all'Inquilinato resistente hanno occupato questa mattina la sede dell'Anci per chiedere un incontro con il presidente, il sindaco di Torino Piero Fassino.
Durante tutta la mattina, sotto la sede dell'ente in via dei Prefetti 46 hanno protestato circa trecento persone mentre un centinaio hanno occupato l'interno del palazzo esponendo dalla finestra uno striscione con scritto: “250 mila sfratti per morosità in Italia – Sindaco che fai?”.
I manifestanti hanno spiegato il motivo per cui hanno scelto la sede dell'Anci come 'obiettivo' di protesta: “Siamo qui contro la totale assenza di una seria politica abitativa nell’agenda dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, in linea teorica l’organismo istituzionale più vicino alla spaventosa carenza di alloggi popolari che sta mettendo masse sempre crescenti di persone in mezzo alla strada” spiegano gli attivisti. “L’obbiettivo è quello di invertire la tendenza che, dopo la demagogica abolizione dell’Imu e l’introduzione dell’impopolare “Service Tax”, ha colpevolmente dimenticato di affrontare le ragioni di chi una casa non c'è l'ha e, complice la dilagante disoccupazione, non può certo sostenere i costi di un affitto o di un mutuo”.
Fuori dalla struttura si è schierata la polizia in tenuta antisommossa. Dopo un primo momento di tensione, in attesa di una risposta, la situazione è però tornata alla calma. La notizia dell'incontro arriva intorno a mezzogiorno. Come comunicano i movimenti, l'appuntamento è per giovedì 26 settembre alle ore 19. Dopo la notizia, i manifestanti hanno lasciato la sede dell'Anci per dirigersi in corteo verso Piazza di Spagna lungo via del Corso.
Se il colloquio con Fassino sarà tra una decina di giorni, sfrattati e senza casa torneranno a far sentire la loro voce anche prima di giovedì prossimo. Lunedì 23 settembre si sono infatti dati appuntamento alle 15 sotto il Campidoglio per protestare proprio durante lo svolgimento del consiglio comunale. Spiegano nel comunicato: “Malgrado i recenti avvicendamenti amministrativi, infatti, il comune di Roma non si sta certo muovendo lungo una strada in grado di dare risposte concrete (e di smettere di regalare soldi pubblici ai privati) alla questione della casa”.
Non è la prima volta che i movimenti romani chiedono il blocco degli sfratti. Quest'estate, a seguito di una serie di mobilitazioni, anche il sindaco Marino ha chiesto al governo Letta un blocco degli sfratti a cui però non è stato dato seguito.