Mutui agevolati a famiglie e giovani, Abi e Cdp stanziano due miliardi

ASIA-USB: il Governo regala i soldi alle banche, mentre mancano risorse e volontà per affrontare la vera emergenza casa nel nostro paese.

Roma -

 

Abi e Cdp hanno firmato una convenzione per stanziare fondi agli istituti di credito per incentivare la concessione di mutui a tassi agevolati alle famiglie.

La situazione del sistema creditizio italiano non è delle più rosee e a farne le spese sono soprattutto i giovani e le categorie più deboli. Nonostante ci siano molti siti specializzati che permettono ai consumatori di confrontare i mutui più vantaggiosi, accedere al credito è davvero ardua, tra garanzie sempre più severe da presentare alle banche e tassi d’interesse in crescita.
In particolare, per i cittadini italiani che per acquistare un nuovo immobile cercano di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa, proprio perché sono spesso le categorie considerate più a rischio insolvibilità dalle banche, a volte per loro risulta difficile avere una risposta positiva.
A questo proprosito, Abi, Associazione bancaria italiana, e Cdp, Cassa depositi e prestiti hanno firmato una convenzione volta proprio ad incentivare la concessione di mutui agevolati per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. La convenzione prevedere l’erogazione di due miliardi di euro agli istituti di credito che ne faranno richiesta, fondi che dovranno appunto essere utilizzati per la concessione di mutui agevolati.
Potranno fare richiesta per ottenere il credito necessario all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile le giovani coppie, le famiglie con un disabile e le famiglie numerose (con almeno tre figli a carico). Per giovani coppie si intendono in cui un componente non superi i 35 anni e l’altro i 40 anni. La coppia potrà essere anche convivente non sposata e nella convenzione non si specifica che i componenti debbano essere di sesso diverso: anche le coppie omosessuali, quindi, potranno accedere alle agevolazioni.
L’importo massimo che si può richiedere per il mutuo è di 250mila euro se la finalità è l’acquisto della casa e di 100mila euro se la finalità è la ristrutturazione, per la quale è necessario rispettare i criteri di efficienza energetica. Si può anche richiedere un mutuo per entrambe le finalità: in tal caso l’importo massimo non può superare i 350mila euro.
Pur rispettando questi limiti, il mutuo potrà coprire anche l’intero valore dell’immobile. Inoltre, la durata massima dell’ammortamento dovrà essere di 7 anni se la finalità è la ristrutturazione e di 25 anni se la finalità è l’acquisto.
Gli istituti di credito dal 10 dicembre possono iniziare a fare domanda per ottenere l’erogazione dei fondi, per un massimo di 150mila euro ad istituto. La Cdp inizierà ad erogare i fondi a partire dal 7 gennaio 2014, con accrediti il cinque di ogni mese fino all’esaurimento del fondo.
I mutui agevolati concessi grazie al fondo Abi-Cdp potranno essere sia a tasso fisso che a tasso variabile e l’istituto di credito che li concede dovrà indicare chiaramente l’entità dell’agevolazione rispetto agli altri prodotti proposti.
L’immobile per il quale si fa richiesta del mutuo dovrà essere adibito a prima abitazione e dovrà appartenere alle classi energetiche A, B o C.

Il presidente dell’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, ha espresso soddisfazione per la stipula della convenzione: “Noi ci puntiamo tantissimo, negli Stati Uniti questo tipo di politica ha fatto riprendere il mercato della casa in maniera fisiologica, da noi probabilmente non riuscirà, ma diciamo che ci speriamo. L’importante è riuscire a riportare i mutui a una quota del valore dell’immobile ragionevole. Il 70% è considerato un valore adatto perché consente a chi lavora e mette da parte il 30% della sua retribuzione a risparmiare in 2-3 anni abbastanza per la parte fissa dell’acquisto di una casa. Se si scende al 50% significa che sono necessari otto anni, è troppo”.

Maurizio Lupi, ministro per le Infrastrutture, ha poi commentato: “La firma della convenzione tra Cassa depositi e prestiti e Abi per rendere operativo il “plafond casa”, è una bella notizia, un segnale importante della possibilità di lavorare insieme per affrontare le emergenze del Paese. Due miliardi di euro per le giovani coppie, le famiglie numerose e quelle con persone disabili saranno destinati da CDP attraverso le banche per mutui sulla prima casa o per le ristrutturazioni. A questi vanno aggiunti tre miliardi per l’acquisto da parte di CDP di obbligazioni bancarie garantite, sempre per mutui residenziali”.
“Prende così corpo nel suo complesso il “Piano casa” varato dal governo a fine agosto e diventato legge dello Stato il 30 ottobre, di cui fanno parte i quattro fondi per il sostegno a chi è in difficoltà con il pagamento del mutuo e a chi, per la perdita del lavoro, non riesce più a pagare affitti che ha sempre regolarmente pagato, i cosiddetti morosi incolpevoli – conclude il ministro – È impegno del governo incrementare questi fondi e adottare urgentemente ulteriori misure di fronte all’emergenza affitti”.

di: Jessica Marzella

 

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