Mutui Italia 2014: Davide Serra scommette sui crediti incagliati e chiede una legge a Renzi

Roma -

Non c’è dubbio. Davide Serra fa parlare di sé nel bene e nel male. L’ultimo caso è quello della Leopolda, il cuore del renzismo. C’era anche il finanziere che ha sicuramente portato molti voti agli avversari del premier quando ha affermato che lo sciopero è solo un costo, e che è una delle barriere che allontana i capitali stranieri.

 

Lui però ha deciso di investire nel nostro paese. Dopo essere mancato a lungo dall’Italia ha annunciato di voler aprire una sede milanese che si occuperà dei crediti incagliati delle banche. In inglese si chiamano non performing loans e sono tutti quei prestiti che per un motivo o per un altro sono sofferenti, ovvero non hanno generato un flusso regolare di pagamenti.

 

Le banche possono venderli ad una sorta di spazzino della finanza che li compra a prezzi stracciati e punta a ottenere ricavi anche leggermente superiori a quanto ha pagato. Questa vendita è utilizzata soprattutto negli ultimi mesi dalle banche europee, soprattutto da quando la Bce ha imposto loro di fare pulizia nei bilanci.

 

In questo settore dovrebbe entrare ora Davide Serra con il fondo lussemburghese, Algebris Npl. E ora lancia una proposta che certo non si può definire disinteressata agli amici del governo Renzi. Ci vorrebbe una norma a costo zero – ovvero che non costa nulla al governo – per velocizzare i tempi di recupero dell’immobile in caso chi ha sottoscritto il mutuo non paghi le sue rate.

 

Secondo il finanziere, “In Spagna, se tu non paghi il mutuo ci metti tre anni a recuperare la casa. Tre anni non sono pochi, pensiamo a qualcuno che per tre anni non paghi l’affitto. In Italia ne servono sette”. E poi continua “la banca che ti ha finanziato ogni anno perde automaticamente il 10% perché questo è quanto le costa in termini di liquidità e sofferenza, in dieci anni, come accade in Italia, una banca ci rimette tutto”.

 

“Nel momento in cui uno non paga più, la banca è morta, dato che può sbagliare un prestito su 100. Una casa che magari valeva 100, le banche aspettano 8 anni, la vendono magari a 30. Poi arriva la Bce, ti fa l’esame della prostata e ti dice di chiudere”. Vedremo gli sviluppi.