NDRANGHETA E MANGANELLI. L'ASIA-USB CON GLI ABITANTI DI SAN SIRO.

Milano -

NDRANGHETA E MANGANELLI. SOLIDARIETA' AL COMITATO ABITANTI SAN SIRO.

NDRANGHETA E MANGANELLI. Dopo l'arresto per 'ndrangheta dell'assessore regionale alla casa Zambetti la giunta regionale lombarda continua a gestire il patrimonio pubblico in maniera scellerata ed autoritaria. Denunce, sgomberi, corruzione, malaffare, favoritismi, hanno colpito la giunta Formigoni a 360°. Un'interminabile sequenza di denuncie e arresti degni di una vera e propria associazione a delinquere. Ma all'arroganza non c'è mai fine e così mentre in tanti si aspettano le dimissioni del "celeste" a tutti coloro che non si adeguano ai diktat regionali arrivano i manganelli. Così a chi rivendica il diritto alla casa costituzionalmente garantito, a fronte di decine di migliaia di appartamenti vuoti solamente a Milano, si risponde con i manganelli. I fatti di oggi avvenuti in Via Preneste 1, dove la polizia ha caricato delle famiglie di senza casa colpevoli di aver fatto rivivere una delle migliaia di appartamenti sfitti, mostrano la faccia di un potere che alla crisi e ai bisogni dei cittadini non dà risposte bensì usa i manganelli indistintamente, ferendo e mandano in Ospedale militanti del comitato abitanti di San Siro e dell'A.S.I.A. USB.

Siamo arrivati all'apice di questo modo di concepire il patrimoni pubblico come fosse "COSA NOSTRA" e non si può più tollerare l'arroganza ed il malaffare che si è insinuato in Regione Lombardia, le case lasciate vuote vanno assegnate e non tenute vuote per favorire il mercato della casa. 
Come A.S.I.A. USB parteciperemo al No Formigoni Day del 24 ottobre chiedendo le dimissioni del "celeste" e di questa casta corrotta e mafiosa e saremo al fianco dei comitati di lotta per la casa che sabato 27 saranno in piazza nel quartiere San Siro  per il diritto alla casa.

ASIA - USB si Milano


COMUNICATO STAMPA

Milano: il nuovo che avanza si fa largo con i manganelli?

Ci risiamo, dopo via Nerea un’altra brutta pagina per l’emergenza abitativa è stata scritta ieri nelle vie milanesi. Ancora uno sgombero, ancora violenza immotivata e inutile. Con la giunta Pisapia che sta scegliendo modalità indistinguibili da quelle conosciute al tempo della Moratti: la legalità prima di tutto, poi se le famiglie occupanti per necessità hanno il diritto di avere un alloggio o se Milano è divenuta una delle città con un numero di sfratti sempre più alto (oltre il 90% dei quali per morosità, grazie alla crisi economica) diventa secondario e si privilegia la fase sanzionatoria a quella della comprensione del disagio sociale.

Questo appare ancora più assurdo di fronte alle migliaia di alloggi pubblici inutilizzati e spesso gestiti nella maniera dell’assessore Zambetti appena arrestato. C’è qualcosa che non va in questa giunta se non si riesce a dialogare con le associazioni e i comitati che difendono inquilini ed abitanti, se gli elementi di conflitto vengono affrontati come lesa maestà nei confronti del cosiddetto “governo della rivoluzione gentile”, se si decide di risolvere come ordine pubblico ciò che ha caratteristiche sociali.

Eppure lo sforzo che i movimenti per il diritto all’abitare stanno facendo è  notevole e le mobilitazioni continue ed importanti. Grazie a queste iniziative oggi il Parlamento affronterà una mozione relativa agli sfratti e agli sgomberi anche per morosità incolpevole, perché strati di popolazione sempre più larghi sono in forte sofferenza alloggiativa e mostrano i segni di un disagio che si può trasformare in rabbia, o in decisioni forti come quelle di occupazioni individuali o collettive per garantirsi un tetto sulla testa.

Non tenere conto di questo quadro significa che centinaia di migliaia di persone possono aspettarsi solo repressione se provano a far valere un diritto primario come quello alla casa. Per questo sosteniamo come AS.I.A./USB a livello nazionale la campagna #occupy sfitto lanciata a Milano e siamo solidali con la famiglia sgomberata ieri. Siamo altresì orgogliosi di essere tra coloro che con coraggio hanno provato a difendere dall’intervento delle forze dell’ordine, guidato dal rappresentante del Comune, il nucleo familiare sbattuto in strada. Siamo convinti che l’assessore alla casa del Comune di Milano ha frequentato troppo ambienti carcerari e di conseguenza crede che il mondo possa essere gestito come un penitenziario modello, cosa che ci sembra non solo  culturalmente pericolosa ma decisamente ridicola al tempo della crisi.

Chiediamo dunque al sindaco Pisapia di intervenire per affrontare con decisione ciò che sta accadendo girandosi dalla parte di chi ha bisogno e non dalla parte della rendita immobiliare, che magari intende valorizzare il patrimonio pubblico regalando qualche briciola di oneri concessori alle casse comunali. Sabato ci sarà la manifestazione per il diritto alla casa e contro gli sgomberi, noi saremo con chi si mobilita perché pensiamo che la città la debbano disegnare gli abitanti e non gli interessi speculativi, da Torino  a Palermo passando per Milano. Chiediamo a tutti e tutte coloro che sono impegnati/e quotidianamente nei territori per il diritto all’abitare di provare sabato a segnalare rabbia e indignazione per quanto accaduto a Milano in tutte le forme possibili e proponiamo a chi manifesterà a Roma nel NO Monti day di rendere massimamente visibile il tema del diritto alla casa.

Rinnoviamo all’amministrazione Pisapia la nostra legittimità a sedere ad ogni tavolo di trattativa inerente il tema casa e i tentativi di esclusione avranno le risposte che meritano.

Roma, 23 ottobre 2012                     

AS.I.A. – USB
Coordinamento Nazionale