OCCUPATO STABILE IN VIA DEL ROMITO 55

Firenze -

Dopo una settimana di rabbia, di intensa passione, nella giornata di ieri le dodici famiglie sgomberate dallo stabile di Via De Servi 18 hanno OCCUPATO uno stabile in  VIA DEL ROMITO 55, ad accompagnare le famiglie centinaia di aderenti al Movimento di Lotta per la Casa che si sono trattenuti sino a tarda sera per evitare il ripetersi di episodi di VIOLENZA POLIZIESCA...

La storia del palazzo di Via del Romito 55 è storia costellata da TRUFFE, SPECULAZIONI, RAGGIRI e ESTORSIONI ai danni di centinaia di inquilini...

La Società proprietaria dell'Immobile, LA RIOMAGGIORE SRL è stata ingata per ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E TRUFFA AGGRAVATA...

Gli assessori alla Casa di Firenze (Tirelli) e di Sesto Fiorentino (Martini) nel lontano 1996 avevano garantito la REQUISIZIONE degli immobili....

Il palazzo era stato occupato nel 1994 da decine di famiglie e sgomberato nel 1999...

Per subire altri quindici anni di abbandono...

Gli occupanti di Via Del Romito il Movimento di Lotta per la casa dichiarano sin da ora che non sarà tollerata nessuna forma di sgombero e violenza nei confronti delle famiglie.

SABATO 25 GENNAIO ALLE ORE 11,30 IN VIA DEL ROMITO 55 CONFERENZA STAMPA DEGLI OCCUPANTI E DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA

 


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Il movimento lotta per la casa
occupa dieci appartamenti

Irruzione nel pomeriggio in una palazzina in via del Romito

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firenze.repubblica.it/cronaca/2014/01/22/news/il_movimento_lotta_per_la_casa_occupa_dieci_appartamenti-76680089/

Una palazzina di via del Romito è stata occupata nel pomeriggio dal Movimento di lotta per la casa. Dopo aver preso possesso di una decina di appartamenti al numero 56, un centinaio di militanti  sono rimasti in strada, di fronte all'ingresso, per "proteggere" l'occupazione da eventuali sgomberi della polizia. Sul posto è intervenuta la digos.

La palazzina occupata allo Statuto è la stessa in cui lo scorso dicembre provarono ad entrare senza successo alcuni ex occupanti di Poggio Secco. Le famiglie italiane e straniere che hanno dato vita all'occupazione odierna (una trentina di persone in tutto, perlopiù marocchine e romene) sono in larga parte le stesse che la scorsa settimana avevano occupato uno stabile in via dei Servi, a pochi metri dal Duomo. Poche ore dopo l'occupazione, agenti della questura erano intervenuti nell'edificio per sgomberarlo. "Ci hanno manganellato" aveva denunciato Bargellini, riferendo che una donna di nazionalità romena aveva riportato alcune contusioni ed era stata trattenuta all'ospedale di Santa Maria Nuova perché avrebbe accusato vertigini e nausea e sarebbe stata calpestata durante il blitz della polizia. "Rioccupiamo in settimana" avevano promesso i militanti del movimento dopo lo sgombero.

(22 gennaio 2014)


“Non ci resta che occupare”. A Firenze è emergenza casa, ma il Comune fa finta di nulla

Cento sfratti al mese per la città di Firenze, nessuna risposta concreta dall’amministrazione. È la denuncia del Movimento lotta per la casa dopo il violento sgombero del 19 gennaio (vedi video in fondo alla pagina), che ha interrotto sul nascere l’occupazione di uno stabile in via dei Servi. Avevano provato così a procurarsi un tetto una decina di famiglie con bambini, italiane e straniere, famiglie normali che come tante altre non ce la fanno più a pagare l’affitto. Di fronte al silenzio delle istituzioni, spiega uno degli occupanti, soltanto il Movimento si impegna per dare una risposta, e la risposta è occupare.

Dello stesso parere i consiglieri De Zordo e Grassi: “L’occupazione di case, vuote da tempo, di proprietà pubblica o di grandi gruppi immobiliari o finanziari,  è un atto di autodifesa che ormai troppo spesso rappresenta l’unica possibiità di avere un tetto sulla testa per tante, troppe persone che vengono stritolate da una società sempre più ingiusta e diseguale”, e aggiungono “Visto che cita – a sproposito – La Pira, Renzi si vada a studiare cosa ha fatto quel Sindaco in materia. Scoprirà che le case sfitte le aveva requisite lui, per darle agli sfrattati. Invece Renzi ha stornato 1 milione di euro per case popolari dal bilancio su altre voci di spesa per lui più interessanti”.

Non sono accettabili per il Movimento le proposte alternative di cui parla l’assessore Saccardi: ospitalità solo per donne e bambini, due, forse tre mesi, in una struttura – con orari rigidi e senza possibilità di una vita normale – e poi da capo in mezzo a una strada. Tanto più che anche le strutture sono piene, come la stessa Saccardi ha dovuto ammettere, aggiunge Vincenzo Simoni dell’Unione Inquilini: “Di fronte a questa alluvione sociale, serve un piano di emergenza. Se non vogliono requisire le case sfitte, che facciano una tendopoli come per i terremotati!”.

Lorenzo Bargellini ha sottolineato come il centro storico sia divenuto una zona proibita agli abitanti, soprattutto a quelli poveri: niente deve disturbare la città vetrina, per questo le occupazioni in centro hanno vita breve. Eppure, dopo gli sgomberi, quei palazzi, spesso proprietà di assicurazioni e banche, una su tutte la Cassa di Risparmio di Firenze, restano vuoti e in rovina. Il clima si è inasprito, aggiunge Lorenzo, come dimostra la violenza delle cariche in via dei Servi, che hanno mandato una donna all’ospedale.

“È demenziale – conclude Bargellini, che in una situazione così drammatica l’assessore alla casa dichiari che il problema siamo noi, invece degli speculatori! In mancanza di politiche serie, noi continueremo la nostra lotta per non lasciare nessuno per strada”.