Occupazioni lampo e blitz in attesa del corteo del 19 ottobre

Roma -

E' il terzo tsunami tour dei movimenti per il diritto all'abitare. Al via la settimana di mobilitazione verso la manifestazione di sabato prossimo. Fuochi d'artificio al Colosseo e attivisti nell'ex Dogana allo scalo di San Lorenzo

di VIOLA GIANNOLI

Tre occupazioni in poche ore e un blitz al Colosseo. E' iniziato il terzo tsunami tour dei movimenti per il diritto all'abitare. Oggi parte la settimana di mobilitazione verso il 19 ottobre "dalla riappropriazione degli stabili abbandonati dei privati o dismessi appartenenti alla pubblica amministrazione". Già questa mattina, a Roma, gli attivisti al movimento per i diritti dell'abitare hanno prima occupato e poi lasciato i locali della ex Dogana allo scalo di San Lorenzo a Roma. La situazione è stata seguita da subito dalla Digos della Questura di Roma, impegnata nella mediazione.

I blocchi precari metropolitani hanno occupato uno stabile i

n piazza Indipendenza e contemporaneamente si è svolta l'invasione dell'Area di Ligresti a Casal Boccone, mentre il coordinamento di lotta per la casa ha occupato in via Curtatone: "600 rifugiati si sono riappropriati dell'ex Agenzia per la protezione dell'ambiente dimostrando che la riappropriazione e la lotta è l'unica strada per riconquistare dignità", spiegano gli attivisti. Anche Action in azione con un'occupazione in zona Ponte di Nona, oltre a quella nella ex Dogana in via dello Scalo di San Lorenzo: si sono diretti poi verso Santa Croce in Gerusalemme dove hanno occupato un palazzo al civico 59 e si sono barricati all'interno "dopo aver subito una carica da parte delle forze dell'ordine che ha riportato diversi feriti", riferiscono gli attivisti. Ma dalla questura è arrivata la smentita: "Non c'è stata alcuna carica ma soltanto una interposizione tra le forze dell'ordine e alcuni attivisti di Action che poco dopo le 13 hanno occupato uno stabile in Via Santa Croce in Gerusalemme. All'interno della struttura sono presenti circa un centinaio di persone e ai funzionari della Digos presenti sul posto e non è stata segnalata la presenza di alcun ferito".

La neonata Ram, invece, ha occupato due palazzi in via Tiburtina dopo il Gra. Centinaia di nuclei familiari si sono ripresi lo stabile di proprietà dell'Avis e lo stabile appartenente al ministero delle Finanze. Poi anche una chiesa abbandonata a Tor Sapienza è stata occupata.

FUOCHI D'ARTIFICIO AL COLOSSEO

Stanotte, invece, circa sessanta attivisti hanno esposto uno striscione e acceso alcuni fuochi artificiali di fronte al Colosseo. Un'azione che vuole dare il via alla settimana di mobilitazione che inizierà il 12 ottobre, giorno in cui ci saranno azioni di riappropriazione ed in difesa dei territori. Si passerà per il 15 ottobre quando ci saranno iniziative contro il carovita e sull'università, per arrivare alla manifestazione nazionale del 19 ottobre. "Fuochi d'artificio per riprendere il tema di V per Vendetta, una vendetta precaria, la vendetta di chi vuole alzare la testa e non è più disposto a farsi sfruttare quotidianamente - hanno sapere gli attivisti - Una vendetta che il 19 ottobre sarà in piazza, con determinazione, dando vita ad una grande manifestazione popolare che assedierà i ministeri, una sollevazione generale".

"L'emergenza abitativa nella città di Roma sembra essere l'ultimo problema della nuova giunta insediata nel Campidoglio. Il sindaco Marino ha deciso, per sanare i buchi in bilancio, di vendere il patrimonio pubblico inutilizzato e i residence predisposti per le famiglie senza casa, in cambio di un aiuto di 700 euro al mese. Le famiglie, i migranti, i rifugiati non accetteranno l'elemosina da nessuno, agli attacchi di questa classe dirigente risponderemo con la riappropriazione e la lotta", riferiscono dai movimenti.

Sull'occupazione della ex Dogana allo scalo di San Lorenzo, Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidoglio, ha detto: "Di fronte a questa emergenza sociale bisogna dare risposte concrete e serve un intervento urgente da parte del governo e dell'amministrazione. Bisogna aprire un tavolo con il governo, il Comune e la Regione per attivare un piano straordinario per fronteggiare l'emergenza e per dare risposte alle migliaia di famiglie che vivono il disagio abitativo".


LA PROTESTA

Movimenti per la casa occupano l’ex Dogana
ed ex sede Inpdap: tensione con forze dell’ordine

Un centinaio di persone in viale dello Scalo di San Lorenzo. Sel: a Roma 50mila famiglie senza casa, è emergenza sociale

ROMA - Un centinaio di persone, aderenti ai Movimenti per la casa ha occupato sabato mattina verso le 10 l’ex Dogana in viale dello Scalo di San Lorenzo. Presenti sul posto le forze dell’ordine. «Quel quadrante della città - afferma, in una nota il capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola - è stato investito da un importante progetto urbanistico e di cementificazione. È necessario dare ascolto alle richieste di partecipazione al processo di riqualificazione del territorio dei comitati dei cittadini ed aprire un confronto con quanti a Roma si mobilitano quotidianamente per il diritto alla casa».

«SENZA CASA» - Secondo l’esponente Sel, «sono circa 50mila nella Capitale le famiglie senza casa e 80mila quelle interessate da una procedura di sfratto, soprattutto per morosità. Di fronte a questa emergenza sociale bisogna dare risposte concrete e serve un intervento urgente da parte del Governo e dell’amministrazione. Bisogna aprire un tavolo con il Governo, il Comune e la Regione per attivare un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza e per dare risposte alle migliaia di famiglie che vivono il disagio abitativo».

ALTRE OCCUPAZIONI - Lasciata l’ex Dogana, i manifestanti si sono diretti in via di Santa croce in Gerusalemme dove al civico 59 hanno occupato l’ex sede Inpdap. Non senza qualche tensione con le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa