Occupazioni, riallacciata la luce all'ex Beretta di Bologna
Lo rende noto l'Usb: "Un atto di giustizia, i bambini hanno potuto accendere l'albero di Natale"
"Dopo tre mesi durante i quali gli 80 abitanti dell'ex clinica Beretta, occupata ormai da quasi due anni, hanno vissuto al buio e al freddo, abbiamo deciso di procedere al ripristino della fornitura di energia elettrica nello stabile". Lo scrive in una nota il sindacato di base Usb, riferendosi appunto alla struttura dell'Ausl di via XXI aprile abitata ormai da tempo, in condizioni precarie, da persone che non hanno una casa: "I bambini hanno potuto accendere gli alberi natalizi".
"Cos'altro potevamo fare - chiede il sindacato riteniamo che questo sia, prima di tutto, un gesto di giustizia contro la violenza, la brutalità, l'arroganza e l'illegalità dell'articolo 5. In questi tre mesi di enorme disagio per le famiglie, i minori e i rifugiati che abitano lo stabile, abbiamo provato in tutti i modi a ottenere la fornitura in modo legale dichiarandoci pronti a pagare i consumi. Gli sforzi compiuti, la solidarietà concreta dimostrataci dalle scuole, da tantissimi residenti nel quartiere, da associazioni e comitati, non è bastata a infrangere il muro di volgarità innalzato da Ausl nei confronti delle nostre proposte".
"Forse qualcuno voleva che continuassimo a guardare i bambini fare i compiti alla luce tenue delle candele come è accaduto in questi tre mesi - domandano ancora gli attivisti in una nota, dove attaccano pure il Comune - Alla titubanza preoccupante di una giunta che ben sa che l'unica possibilità di intervenire concretamente sul dramma che la questione casa rappresenta per tante persone passa attraverso l'utilizzo della legge che consente a sindaci e prefetti di requisire gli stabili inutilizzati abbiamo ancora una volta dovuto contrapporre l'azione diretta e dal basso".