Occupyamo Piazza Affari. 31 Marzo manifestazione nazionale a Milano
APPUNTAMENTO: Ore 14.00 Piazza Medaglie d'Oro (Metro Porta Romana) a Milano
Il 31 marzo si svolgerà a Milano una grande manifestazione generale contro il Governo Monti. La manifestazione, indetta dal Comitato NO DEBITO e da altre realtà sindacali e sociali riunite nel Comitato Occupyamo Piazza Affari partirà da Piazza Medaglie d'Oro (Porta Romana) alle ore 14.00 e si concluderà a Piazza Affari.
Si concluderà nella piazza simbolo della finanza internazionale, quella che insieme a banche e a grandi aziende multinazionali ha determinato l'attuale crisi, ha speculato su di essa e continua a trarne profitto attraverso politiche che, dopo aver messo in ginocchio la Grecia, stanno colpendo duramente anche il nostro paese.
L'attacco ai diritti ed alle condizioni dei lavoratori fa parte di questa strategia che tende ad aumentare lo squilibrio tra ricchi e poveri ed a continuare a trasferire, come avviene ormai almeno da venticinque anni, soldi dalle tasche di chi lavora alle banche, ai padroni ed ai grandi speculatori e gruppi finanziari.
Gli accordi del giugno scorso tra confindustria, governo e Cisl e Uil, poi sottoscritto dalla Cgil a settembre, le manovre estive del governo Berlusconi che hanno cancellato la supremazia del contratto nazionale e il precedente attacco al diritto del lavoro, hanno anticipato le “nuove politiche” del governo Monti che dopo aver deciso di mandare i lavoratori in pensione più vecchi e con meno soldi, ora impone la drastica riduzione degli ammortizzatori sociali, il contratto precario di apprendistato come contratto di entrata e l'abolizione di fatto dell'articolo 18, cioè la libertà di licenziare e quindi il ricatto che impedirà l'esercizio della maggioranza dei diritti ancora nelle mani dei lavoratori.
Tutto ciò avviene con un Monti e una Fornero che non provano neanche a nascondere un'arroganza senza limiti, con l'aperto appoggio del Presidente Napolitano le cui ingerenze sono più che preoccupanti, dell'ABC della politica (Alfano, Bersani, Casini tutti insieme appassionatamente), sotto la guida esterna della BCE di Draghi e delle banche, con un consenso più o meno aperto di Cisl e Uil e con una Cgil che non sta organizzando uno straccio di opposizione e spera pilatescamente che il parlamento decida autonomamente in modo da limitare le proprie responsabilità.
A tutto ciò si può e si deve rispondere: la manifestazione del 31 marzo a cui USB ha dato una convinta adesione, rappresenta una tappa importante da valorizzare e sulla quale puntare.
Altrettanto importante è anche la risposta sindacale che è necessario dare in tutti i posti di lavoro: non esistono più alibi per vertici e rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
O si è con i lavoratori o con gli interessi dei padroni, delle banche e di questo governo che sta portando indietro di 30 anni le condizioni ed i diritti di chi lavora.
I loro affari non devono più decidere sulle nostre vite
Contro le politiche antisociali del governo Monti e della Bce!
Per una società fondata sui diritti civili e sociali,
sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni!
Marzo 2012
Unione Sindacale di Base