Palermo, senza casa barricati all'Hotel Archirafi

Palermo -

Il presidio indetto dal Comitato di Lotta Prendocasa Palermo, cui hanno partecipato una cinquantina di militanti, è riuscito a bloccare l’ennesimo tentativo di sgombero ai danni delle tre famiglie che risiedono nei locali dell’Hotel Archirafi. Già dalle prime ore della mattina i militanti avevano presidiato l’hotel.

Queste famiglie già erano state protagoniste di minacce e tentativi di sgombero mai andati in porto. Il più pesante quello che quasi due anni fa portò al suicidio di un uomo a seguito della lettera con cui l’albergo chiedeva alle famiglie stesse il pagamento di un conto di trentacinquemila euro a nucleo familiare. “Il Comune – dice una nota del comitato PrendoCasa – in un primo tempo aveva proposto alle famiglie come soluzione “temporanea” quella di alloggiare presso i locali dell’Hotel Archirafi, intestandosi la copertura economica delle spese dell’alloggio, dal 2010 ha smesso, dopo solo sei mesi, di corrispondere l’affitto ai proprietari dell’hotel che di conseguenza hanno fin da subito intrapreso le procedure per chiedere lo sfratto coatto”.

“L’emergenza abitativa a Palermo ormai ha raggiunto dati allarmanti che esigono risposte immediate – dice in una dichiarazione Emiliano Spera, portavoce di Prendocasa Palermo – si parla di circa 10.000 famiglie in attesa di un alloggio popolare, 1.500 famiglie sono invece inserite nelle liste ad emergenza abitativa, oltre 40.000 invece gli appartamenti sfitti. Come Prendocasa Palermo – continua Spera – ribadiamo la necessità di interventi strutturali volti ad una soluzione definitiva di un’emergenza troppo spesso negata, il blocco immediato degli sfratti per oltre un anno, la necessità di riaprire e ridefinire la lista d’emergenza abitativa istituita durante la precedente amministrazione, per procedere rapidamente alle assegnazioni di immobili confiscati alla mafia alle famiglie presenti nella lista. Le case potranno così essere assegnate da una commissione mista formata da assessori competenti, consiglieri comunali e dai comitati di lotta dei senza casa; richiedere agli enti proprietari (prefettura -fondi fec , curia , opere pie, ministeri competenti per quanto concerne le caserme dismesse) che per gli spazi attualmente occupati dalle famiglie senza casa ed altri che sono al momento vuoti e inutilizzati possa essere istituito un comodato d’uso gratuito al Comune di Palermo per gestire l’emergenza; utilizzare e valorizzare la pratica dell’auto-recupero da parte delle famiglie senza casa degli immobili da assegnare che presentano problemi di agibilità”.