PARMA: bloccato lo sfratto di una famiglia.
Questa mattina i militanti di SRU e della rete diritti in casa hanno impedito l'esecuzione dello sfratto di una famiglia, padre, madre incinta di 6 mesi e figlia di tre anni e 8 mesi rischiavano di finire o in strada o in dormitori separati, questo era tutto ciò che potevano provare a garantirgli i servizi sociali, così non è stato e la famiglia potrà restare ancora nella sua casa, logicamente verranno fatte pressioni sul Comune affinchè compia il suo dovere e trovi un'alternativa decente per questa famiglia. Dato interessante,a difendere la famiglia dallo sfratto erano presenti anche famiglie già aiutate in circostanze analoghe dalla rete e dalla sru.
Testo del volantino distribuito:
AVANZA LA CRISI, AUMENTANO GLI SFRATTI:
PER ARGINARE L’EMERGENZA OCCORRONO INTERVENTI STRAORDINARI
La SRU e la Rete Diritti in Casa intervengono per la seconda volta in una settimana nel quartiere San Leonardo per contrastare uno sfratto.
Questa volta ad essere colpita è una coppia di tunisini con una figlia di 3 anni e mezzo nata e cresciuta in Italia e un altro figlio in arrivo (la moglie è incinta al 5° mese), residenti in Via Micheli.
La perdita del lavoro da parte del padre della famiglia come conseguenza della crisi ha fatto sì che da 6 mesi la famiglia sia in situazione di morosità e, nel giro di pochissimo tempo, si sia giunti alla esecuzione forzata dello sfratto, previsto per oggi, 18 febbraio. Vogliamo far notare che, fino al momento di difficoltà, l’affitto di oltre 500 euro al mese era stato sempre regolarmente pagato e che la famiglia, che è a Parma da oltre 10 anni si è sempre comportata in modo irreprensibile.
Il Comune di Parma anche in questo caso ha proposto alla famiglia solo soluzioni di accoglienza temporanea, che costano alle tasche di tutti noi più soldi di quanti se ne spenderebbero per bloccare gli sfratti o trovare situazioni alternative e definitive. Queste proposte temporanee tendono solo a dividere il nucleo, facendo venir meno l’affetto famigliare a una bimba ancora piccola e facendo vivere alla moglie da sola la prossima gravidanza. In alternativa all’accoglienza separata in dormitorio, gli assistenti sociali hanno invitato la madre incinta e la figlia a tornare in Tunisia: il messaggio è sempre lo stesso: " ci servono le braccia del marito per manodopera a basso costo, l’assistenza per donne e figli è troppo onerosa, andate a casa". Questo invito non tiene tra l’altro minimamente conto del fatto che per i figli nati e cresciuti in Italia il paese di provenienza dei genitori è spesso un elemento completamente estraneo perciò resistere ad uno sfratto significa anche reclamare il proprio diritto a rimanere nel Paese dove si è nati o dove si è vissuto per anni.
Questa situazione come le decine di altre che abbiamo denunciato negli ultimi tempi, dimostra per l’ennesima volta che il Comune di Parma non vuole dotarsi di strumenti idonei per affrontare questo pesante momento di crisi che si manifesta in maniera evidente con l’aumento dei casi di sfratto per morosità (aumentati del 25% nel 2009 dopo essere più che raddoppiati nei 10 anni precedenti), offrendo solo soluzioni che dividono le famiglie a fronte di una fittizia propaganda del Comune che proclama di mettere la famiglia come primo valore da difendere.
Nostra intenzione è quindi quella di impedire questo sfratto e di agire affinché sia trovata una soluzione dignitosa a questo caso specifico ma anche perché si intraprendano politiche che diano una risposta strutturale all’emergenza abitativa.
Per questo chiediamo:
- IL BLOCCO EFFETTIVO DEGLI SFRATTI, PER FINITA LOCAZIONE E PER MOROSITA’
- L’ESTENSIONE RETROATTIVA DELLA MORATORIA SUI MUTUI
- TASSAZIONE ED IMMISSIONE NEL MERCATO A CANONE SOCIALE DEGLI ALLOGGI SFITTI DEI GRANDI PROPRIETARI IMMOBILIARI E DELLE IMPRESE EDILI, CIOE’ DEI SOGGETTI CHE IN QUESTI ANNI HANNO SPECULATO ALLEGRAMENTE SUI BISOGNI ESSENZIALI ALTRUI
- UNA POLITICA DI INVESTIMENTO NELL’EDILIZIA PUBBLICA (CASE POPOLARI) DA EDIFICARE SU AREE DISMESSE, PER EVITARE ULTERIORE CONSUMO DI SUOLO AGRICOLO
- GESTIONE DEMOCRATICA, COINVOLGIMENTO DIRETTO DEI CITTADINI NELLE ASSEGNAZIONI E APPLICAZIONE DI CANONI SOSTENIBILI NEGLI INTERVENTI DI HOUSING SOCIALE.
- ABOLIZIONE DELLA LEGGE 431/98 PER DIRE BASTA ALLA LIBERALIZZAZIONE DEGLI AFFITTI.
SRU - Società di Riappropriazione Urbana
Rete Diritti in casa
Sportello per il diritto alla casa:
tutti i martedì dalle ore 18 alle 20 presso la Casa Cantoniera in via Mantova 24 - PARMA.
www.dirittincasa.blogspot.com