P.D.Z. “B47 LA STORTA STAZIONE” E “C25 BORGHESIANA PANTANO”. PER IL TAR LAZIO (sede ROMA) GLI INTERESSI DELLE BANCHE PREVALGONO SUL DIRITTO ALLA CASA.

Roma -

GRAVE L’ASSENZA COMPLICE IN AULA DELL’AVVOCATURA CAPITOLINA.

Per il PDZ “B47 LA STORTA STAZIONE” E “C25 BORGHESIANA PANTANO”, Roma Capitale ha proceduto a dichiarare l’annullamento dell’assegnazione del diritto di superficie in favore della Soc. coop. Lega San Paolo Auto, a seguito della revoca del contributo pubblico erogato dalla Regione Lazio ma l’avvocatura non si presenta in aula.

Dopo la deliberazione, votata dall’Assemblea capitolina, di riacquisizione degli immobili, la procedura esecutiva che era stata attivata dalla Intesa Sanpaolo per la vendita all’asta degli alloggi è stata dichiarata estinta dai Giudici dell’Esecuzione.

Ciò aveva permesso ai conduttori di non dover subire lo sgombero forzato degli immobili abitati e di poter continuare a godere del programma di edilizia agevolata.

Di fronte a tutto questo, Intesa Sanpaolo ha impugnato le Deliberazioni dell’Assemblea capitolina dinanzi al TAR Lazio, sede di Roma.

Un gruppo dei conduttori degli immobili, assistiti dall’Avv. Vincenzo Perticaro, è intervenuto e si è costituito nei giudizi pendenti dinanzi al Giudice Amministrativo, difendendo la legittimità dei provvedimenti di Roma Capitale, e contestando la evidente infondatezza ed inammissibilità delle pretese della Banca.

Soprattutto, in fase cautelare, è stato evidenziato il danno che subirebbero gli inquilini, specificando il danno grave ed irreparabile che avrebbero potuto subire le famiglie in caso di sospensione delle Deliberazioni dell’Assemblea Capitolina e chiedendo la tutela delle fondamentali esigenze abitative delle stesse.

La Regione Lazio, a differenza del Comune di Roma non solo si è costituita in giudizio, ma ha contestato in udienza le ragioni della revoca del contributo.

Roma Capitale, invece, dopo essersi costituita con una paginetta, non contestando nulla in merito alle pretese della Banca e non provvedendo neppure a difendere l’operato dell’Amministrazione comunale, in udienza non si è neanche presentata!

All’esito della discussione, con due ordinanze gemelle del 21.07.2021, la Seconda Sezione del TAR Lazio-Roma è giunta finanche a calpestare il diritto alla casa dei conduttori, accogliendo in parte la richiesta della Intesa Sanpaolo di sospensione delle Deliberazioni dell’Assemblea Capitolina, con specifico riferimento alle conseguenze dell’atto sull’ipoteca iscritta dalla banca.

Gravi appaiono le conseguenze di tale decisione, che potrebbero condurre alla riattivazione della procedura esecutiva e pertanto alla vendita all’asta degli alloggi.

Si precisa inoltre, come, a causa dell’inerzia dell’Avvocatura capitolina, il TAR abbia ordinato a Roma Capitale di depositare la documentazione necessaria e una relazione dettagliata sui profili di causa, atteso che nulla ad oggi è stato sopposto all’attenzione dei Giudici da parte dell’Ente comunale.

Ancora una volta, i semplici cittadini sono stati costretti ad intervenire e difendersi dalle mancanze delle Pubbliche Amministrazioni sostituendosi al Comune di Roma che, in pubblico strumentalizza il diritto alla casa e poi in realtà sono sempre proni e conniventi con il sistema e i poteri forti.

Cara Sindaca Raggi procedere alle revoche e poi non presentarsi nelle aule di tribunale per difendere quei provvedimenti, vuol dire semplicemente ridare sostegno a quel sistema che ha speculato sulla vita di centinaia di migliaia di cittadini romani truffati da finte coop. e ditte costruttrici, sistema che ha già portato la nostra città nel baratro di mafia capitale.

Asia-Usb