PER UNA NUOVA LEGGE SUGLI AFFITTI, DALLA PARTE DEL DIRITTO ALL’ABITARE!
ASSEMBLEA CITTADINA: PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER UN CANONE EQUO, PER BLOCCARE SFRATTI, SGOMBERI E PIGNORAMENTI - Venerdì 14 novembre h.15.30 - Basilica Hotel & Congressi [via Cavour, 85/A]
Dal 2021, ovvero nel bel mezzo della crisi socioeconomica scatenata dalla pandemia, come Movimento per il Diritto all'Abitare e ASIA-USB ci siamo mess3 al lavoro insieme a tante realtà e persone singole per elaborare una proposta di legge che rendesse finalmente esigibile il diritto all'abitare, e che desse una risposta orientata alla giustizia sociale alla crisi abitativa che imperversava in tutto il Paese dopo l'introduzione di leggi come la 431/1998 che abolì l'equo canone e la complessiva finanziarizzazione dell'abitare a livello globale.
A distanza di anni, quella legge di iniziativa popolare sul rent control si rende quantomai necessaria nel quadro di una crisi alloggiativa che si rappresenta come un inesorabile piano inclinato verso la povertà assoluta (oltre che relativa) per milioni di nuclei familiari alle prese con affitti e rate dei mutui, mentre il governo Meloni pensa solo a reprimere chi vive in condizioni di povertà per spendere in modo indisturbato sempre più soldi per armi, opere inutili e prebende ai ricchi.
Gli ultimi dati sulle persone che si rivolgono a circuiti di usura nelle grandi città raccontano che oltre il 10% lo fa per fare fronte alle spese legate all'abitare. E ciò non stupisce, se mediamente nei centri urbani e metropolitani le bollette, le rate del mutuo e/o l'affitto erodono fino a oltre il 60 per cento del reddito pro capite/familiare. Il numero dei pignoramenti è in costante aumento, tanto è che le aste giudiziarie di immobili pignorati sono ormai un vero e proprio settore di mercato dei siti e delle agenzie di "real estate". Le persone che invece non possono (o vogliono) comprare una casa sono alle prese con affitti sempre più inaccessibili, o per i costi o per la scelta dei proprietari di optare per forme di locazione ritenute più remunerative (come gli affitti brevi e transitori).
Il risultato è che le richieste di sfratto per morosità incolpevole e finita locazione continuano ad impennarsi in maniera direttamente proporzionale ai prezzi del mercato immobiliare privato. Mentre, ad esempio, nella sola città di Roma, i prezzi e canoni a mq degli immobili sono cresciuti rispettivamente del +3% e +12% nell'ultimo anno, nello stesso arco temporale a livello nazionale le richieste di esecuzione di sfratto hanno toccato quota 81.054. Dobbiamo sottolineare gli incrementi esorbitanti nelle piccole/medie città finora risparmiate, quantomeno nella vulgata, dall'emergenza abitativa (Nuoro +145,45% e Cosenza +105,88%, tanto per fare due esempi).
Di fronte a un quadro così drammatico, il Ministro delle Infrastrutture e il Governo Meloni si guardano bene dal rispondere alla crisi abitativa mettendo in campo risorse economiche e regolamentazioni adeguate. Mentre demandano qualsiasi aspetto dell'ormai fantomatico "Piano Casa" al nuovo paniere di risorse esterne dopo il Next Generation EU (stavolta i Fondi di Coesione Europei), Meloni e soci dibattono animatamente se i locatari di affitti turistici debbano pagare o meno il 26% di tasse (!!), continuano a tenere appostati 13,5 miliardi sull'inutile e dannoso Ponte sullo Stretto, e incrementano costantemente la quota di PIL destinata alle armi. Insomma, per i fondi per morosità incolpevole, per la manutenzione e per l'accrescimento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica non ci sarà letteralmente un euro almeno fino al 2027.
In compenso, gli unici strumenti che mettono in campo per affrontare la crisi abitativa sono quelli beceramente repressivi. Le bellicose promesse di passaggio da casa a cella contenute nel DL Sicurezza per persone sotto sfratto e attivist3 non hanno ovviamente scoraggiato chi ha la necessità di opporsi al proprio sfratto, e dunque evitare di finire per strada. Di fronte a questo esito ovvio, il governo Meloni decide di sfornare l'ennesimo DL ad hoc per fare felici i padroni di casa e le lobby come Confedilizia che li rappresentano.
La nuova proposta di legge depositata alla Camera da Fratelli d'Italia prevede di accelerare ulteriormente le procedure di sfratto eliminando il meccanismo degli accessi e dando facoltà alle forze dell'ordine di procedere entro 2 settimane dal provvedimento di esecuzione. Trovare una soluzione alternativa per le fragilità sarà ad esclusiva discrezione della nuova autorità sugli sfratti e dei servizi sociali locali, senza alcun impatto sui tempi di esecuzione. Insomma, decine di migliaia di nuclei familiari rischiano di finire per strada nel giro di poche settimane se questo DL passerà.
La nostra proposta di legge è in direzione ostinata e contraria rispetto al percorso tracciato dal governo Meloni. Intende intervenire dentro una dinamica dove il libero mercato ha letteralmente cancellato l’affitto in base al reddito e sbilanciato in maniera definitiva il rapporto tra proprietà privata e inquilinato, mentre tale equilibrio non solo è necessario ma è anche realisticamente l’unico modo per non fare deflagrare la tensione abitativa.
Vogliamo rimettere al centro il diritto all'abitare la casa come bene d'uso e non di scambio, affermando che la proprietà privata non è sacra e sopra ogni cosa, ma deve svolgere una funzione dal punto di vista economico, fiscale e sociale, come d'altronde sancisce anche la Costituzione. Rendiamo nuovamente accessibile il diritto ad una casa dignitosa, favorendo l’uso del costruito, la rigenerazione urbana e fermando ulteriore consumo di suolo. Mettiamo il diritto all'abitare al centro della piattaforma di sciopero generale e agitazione permanente, verso e oltre il 28 e 29 novembre. Per cambiare tutto, lanciamo la campagna nazionale per il diritto all’abitare e blocchiamo insieme sfratti, sgomberi e pignoramenti!
ASSEMBLEA CITTADINA
Venerdì 14 novembre h.15.30 - Basilica Hotel & Congressi [via Cavour, 85/A]
per la presentazione della proposta di legge
Intervengono:
on. Matteo Orfini - PD; on. Francesco Silvestri - M5S; Paolo Di Vetta - Movimento per il Diritto all’Abitare; Fabio Catalano - ASIA-USB; Federico Salerni - Cambiare Rotta; Massimo Pasquini blogger Fatto Quotidiano
As.I.A-USB
Movimento per il Diritto all’Abitare