PIANO EDILIZIO DELLA REGIONE LAZIO: I MOVIMENTI OTTENGONO IL MIGLIORAMENTO DELLA LEGGE.

Approvato dopo gli incidenti di venerdì 31 luglio il cosi detto 'Piano Casa'.

Roma -

 

LA LOTTA PAGA

 

 

I Movimenti di lotta per la casa della città di Roma, dopo l’approvazione della Legge Regionale in materia, pur perseverando nella critica ad un provvedimento che procede nel solco della cementificazione e della deregolamentazione nella gestione del territorio e dello sviluppo delle nostre città, intendono ribadire le importanti conquiste ottenute con il provvedimento approvato dal Parlamento laziale: 

 

-      la destinazione di almeno il 50% delle aree reperite (come standard aggiuntivo di servizi per l’edilizia sociale)  ad Edilizia Residenziale Pubblica;   

 

-      la Costituzione di un fondo per il finanziamento permanente destinato al recupero ed alla costruzione di nuovi alloggi popolari;

 

-      lo stanziamento di 100 milioni di Euro l’anno per l’edilizia popolare;

 

-      l’impegno a presentarein Giunta regionale, entro il 30 ottobre 2009, una proposta di legge sul diritto all’abitare.

 

Questi provvedimenti, di enorme importanza, non gettano solo le condizioni per superare gli ostacoli connessi al reperimento delle aree, ma segnano anche un passo importante (almeno nel Lazio)  in vista di una possibile inversione di tendenza rispetto alle scelte ultra-liberiste degli anni passati.

 

Abbiamo finalmente la possibilità concreta di riportare al centro della azione l’iniziativa pubblica con la realizzazione, dopo anni di svendite ed abbandono, di nuove case popolari, tornando a investire e a programmare.

 

Ora è necessario proseguire su questa strada, concretizzare al più presto l’impegno e approvare una vera e propria legge per il diritto alla casa e all’abitare dei cittadini del Lazio, come è pure necessario che tutte le istituzioni scelgano con chiarezza se affrontare il PROBLEMA CASA come questione  sociale o come tema di ordine pubblico.