Pisa, case popolari ed emergenza abitativa: è l’ora delle risposte
In questi giorni le cronache cittadine ci raccontano della uscita, molto in ritardo, della graduatoria per le case popolari. Delle 939 domande ne sono state ammesse 838. L’assessore alle politiche abitative Bonanno, con tanto di foto, si autocelebra dicendo che dal giorno del suo insediamento ha lavorato intensamente per aumentare la disponibilità di immobili, effettuando personalmente sopralluoghi per monitorare i lavori da fare ed aumentare così l’offerta abitativa. Addirittura, dice l'assessore che c’è una buona probabilità di esaudire tutte le richieste, perché l’edilizia popolare è una priorità di questa amministrazione tanto che vengono spese risorse ingenti per la manutenzione e la costruzione di nuovi alloggi.
A noi di Asia dispiace di dover offuscare questa immagine di efficienza raccontataci dall’assessore ma purtroppo la situazione che viviamo tutti i giorni ci racconta un’altra storia: non vengono assegnate case per l’emergenza abitativa anche a chi è ai primi posti in graduatoria; ci sono famiglie sotto sfratto alle quali non viene garantito alcunché; ci sono case vuote che non vengono assegnate, anche se necessitano di piccole riparazioni, magari dandole in auto recupero.
Come si fa a dire che le 830 domande di alloggi erp saranno soddisfatte?
Come si fa a dire che si investe nella manutenzione quando in certi quartieri ci sono annosi problemi di fognature, di illuminazione e persino di danni strutturali agli edifici?
Come si può parlare di nuove costruzioni, con consumo di suolo, quando ci sono tanti edifici pubblici abbandonati che potrebbero essere riconvertiti come le caserme, la ex area del Santa Chiara, l’ex Inpdap ed altro?
L’assessore farebbe bene a bloccare gli sfratti, ad essere presente nei quartieri popolari, e dovrebbe stabilire un rapporto con APES per un censimento degli alloggi vuoti e a fare le assegnazioni ed a far scorrere le graduatorie.
La situazione è esplosiva e non c'è più tempo.
Noi saremo sempre con i cittadini più deboli per garantire loro un diritto intoccabile: il diritto all’abitare.
Asia USB Pisa