PIU' DI 500 INQUILINI RESISTENTI SCENDONO PIAZZA PER CHIEDERE LA MORATORIA SUBITO.

Roma -

Giornata di mobilitazione degli inquilini resistenti scesi in piazza per chiedere l'approvazione in tempi brevi dei provvedimenti legislativi conseguenti agli impegni contenuti nelle mozioni parlamentari: una moratoria degli sfratti, degli aumenti degli affitti, delle dismissioni speculative e dei mutui insostenibili imposti a chi è stato costretto ad acquistare la propria casa; l'apertura di un tavolo inter-istituzionale.

Sono arrivati in molti all'appuntamento (un numero sempre di più crescente rispetto alle ultime occasioni), convocato dal Coordinamento dei comitati che ha deciso di manifestare senza richiedere la solita autorizzazione per non essere rinchiusi, come succede da un po di tempo, in una piazza, rimanendo invisibili. La catena umana ha preso il via dal Campidoglio verso la Prefettura e a poco è servito il comportamento delle forze dell'ordine che hanno tentato di fermare la determinazione degli inquilini. Dopo più di un'ora di trattative sono riusciti ad arrivare sotto la Prefettura. Dal primo momento ha accompagnato la manifestazione il Consigliere regionale Nieri (primo firmatario della mozione approvata dalla Regione Lazio)  e verso le ore 17,00 è arrivato in piazza SS Apostoli il Sindaco Alemanno e il Presidente del IV Municipio Bonelli.

Durante l'incontro in piazza il Sindaco ha annunciato di aver scritto al Prefetto per chiedere il blocco degli sfratti e ha confermato, come preannunciato ai comitati anche dai presentatori delle altre mozioni, che stanno lavorando per inserire la proposta di legge in un emendamento al decreto sviluppo, che dovrà essere approvato entro i primi quindici giorni di dicembre.

 


 

CASE ENTI, SIT IN A PIAZZA VENEZIA. SINDACO: CHIESTO BLOCCO SFRATTI

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Gli inquilini assegnatari delle case degli enti previdenziali sono tornati in strada e hanno organizzato un sit in a Piazza Venezia. “Enti serpenti”, “Forzati a pagare affitti da rapina”, “Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”, “Aumenti degli affitti, sfratti, dismissioni speculative e mutui insostenibili”, “Moratoria subito”: questi alcuni degli striscioni esposti.
Il sindaco Gianni Alemanno nel pomeriggio ha raggiunto i manifestanti e ha fatto sapere di aver “scritto una lettera al prefetto per chiedere il blocco e una moratoria” degli sfratti. Il primo cittadino ha poi assicurato “l’impegno del Comune, che si rende conto della situazione drammatica” in cui vivono.
Parlando con gli inquilini,  il sindaco ha poi affrontato la questione della privatizzazione delle case degli enti previdenziali sottolineando l’impegno del Pdl che si è tradotto con una proposta di legge a firma dei parlamentari De Angelis e Saltamartini: “Tradurremo quella proposta di legge in un emendamento – ha detto Alemanno – collegato al decreto per lo sviluppo. Lì faremo battaglia e cercherò di fare in modo che passi, convincendo anche il centrosinistra, per fare in modo che le case degli enti privatizzate siano sottoposte alle stesse regole di quando non erano privatizzate”.
“Siamo consapevoli – ha concluso – che la situazione sociale rischia di diventare insostenibile. Siamo dalla vostra parte”.


 

Casa; Nieri (Sel): “Catena umana bloccata a piazza Venezia. Ancora una volta repressione anziché ascolto”

“Una lunga e partecipata catena umana contro gli sfratti, organizzata dal sindacato Asia Usb e dai movimenti per il diritto alla casa, è stata bloccata a piazza Venezia. Ancora una volta viene impedito il libero svolgimento di manifestazioni in difesa dei diritti dei cittadini. L’iniziativa, che vede la partecipazione di tantissime cittadine e tantissimi cittadini, ha l’obiettivo di attirare l’attenzione del Governo, di tutte le istituzioni e dell’opinione pubblica, sul dramma degli sfratti e sulla grave emergenza abitativa in atto nella Capitale e nel Paese. Per l'ennesima volta si è risposto con la repressione. Un brutto segnale per tutte quelle persone che rischiano di restare senza un alloggio,  a causa dell’aumento degli affitti e di un mercato immobiliare sempre più fuori controllo”. E’ quanto dichiara Luigi Nieri, Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio.


 

Giovedì 15 Novembre 2012 16:26

Roma blindata. Bloccata catena umana degli inquilini

CONTROPIANO ON-LINE di Redazione Roma

Poco fa è stata bloccata in piazza Venezia la catena umana degli inquilini resistenti. Nella Capitale ormai si vedono solo celerini che si contrappongono a manifestanti.
Per ogni istanza sociale l’unica risposta sembrano essere i manganelli.
Nel primo pomeriggio a Roma era prevista una protesta degli inquilini delle case degli enti previdenziali e delle casse minacciati di sfratto e colpiti da aumenti stratosferici degli affitti. Una catena umana doveva stendersi tra il Campidoglio e la Prefettura, ma i circa cinquecento Inquilini Resistenti (come amano definirsi) sono stati bloccati da un ingente numero di poliziotti e carabinieri a ridosso dell’Altare della Patria in piazza Venezia. Il motivo della protesta è stato il blitz dei ministri che hanno bloccato un emendamento favorevole agli inquilini che era stato presentato pochi giorni fa nella discussione sulla Legge di Stabilità. Le dismissioni immobiliari delle Casse di previdenza, con la vendita agli inquilini al prezzo di 150 volte il canone mensile (un prezzo assai più accessibile di quelli speculativi) sono state infatti bocciate dai ministri “economici”. Era stato il ministro per la cooperazione internazionale Riccardi a firmare l’emendamento alla Legge di Stabilità. Il colpo di mano non è però piaciuto ai ministri del Lavoro, dell’Economia e delle Infrastrutture, ovvero i ministri “pesanti” Fornero, Grilli e Passera hanno dato parere negativo e non era è piaciuto neanche all’Adepp, l’associazione degli enti privatizzati.

Gli inquilini Resistenti e l’Asia intendono avere un incontro in Prefettura per impedire che il blitz dei ministri Fornero, Passera e Grilli riaccenda l’incubo dello sfratto per migliaia di famiglie che non sono in grado oggi, di pagare gli enormi aumenti degli affitti, e domani di acquistare le case messe in vendita a prezzi “di mercato”. La situazione in piazza Venezia rimane tesa anche alla luce della pesante giornata di ieri con i ragazzi e i ragazzini delle scuole medie inseguiti e manganellati sul Lungotevere.