PORTA PIA: INCONTRO DELUDENTE E INTERLOCUTORIO. CONTINUA L'ASSEDIO PER IL DIRITTO ALLA CASA.

Roma -

Si è tenuto ieri l'incontro al Ministero delle Infrastrutture tra la rappresentanza dei movimenti per il diritto all'abitare e il Ministro Lupi.

All'incontro hanno partecipato il Sindaco Marino, il Vice-sindaco Nieri, il capo di Gabinetto del Ministro e i massimi dirigenti del dicastero alle infrastrutture, in particolare del Dipartimento alla casa.

Al Ministro Lupi erano stati consegnati anticipatamente i punti condivisi con i quali è stata promossa la manifestazione del 19 ottobre:
Blocco generalizzato degli sfratti, ivi compresi quelli per morosità, degli aumenti degli affitti, dei pignoramenti e degli sgomberi;
Piano straordinario di emergenza di edilizia residenziale pubblica;
Utilizzo del patrimonio pubblico e di quello privato tenuto sfitto, quello degli enti previdenziali e dei fondi immobiliari, e blocco delle vendite;
Ricognizione dei fondi ex Gescal e di quelli disponibili destinati all’housing sociale, compresi i Fondi europei, per finalizzarli ad una programmazione di edilizia sovvenzionata (Erp);
Tutela del diritto allo studio attraverso studentati e garanzia dell’alloggio per tutti gli studenti;
Rigenerazione urbana e riuso delle città con consumo di suolo azzerato;
Sovranità decisionale sulle scelte urbanistiche e paesaggistiche;
Ius soli, libertà di movimento e di residenza;
Trasferimento delle risorse destinate a grandi opere e grandi eventi ad un fondo destinato a garantire il diritto alla casa, al reddito, alla salute, alla mobilità.

Dopo l'esposizione più articolata dei punti da parte della delegazione di abitare nella crisi, contenuti sui quali si è data vita alla sollevazione generale di sabato 19, è stato richiesto un segnale tangibile da parte del governo e in particolare il blocco degli sfratti: il Ministro Lupi ha risposto in modo interlocutorio rimandando tutto, anche le risposte alle istanze avanzate, alla Conferenza Stato-Regioni-Comuni che si terrà il 31 ottobre prossimo a Palazzo Chigi.

Sono intervenuti sia il Sindaco Marino che il Vice-sindaco Nieri, i quali hanno messo l’accento sulla necessità di un blocco immediato degli sfratti e sulla esigenza di aiutare i comuni nella ricerca di soluzioni al problema della casa, sottolineando l’occorrenza di intervenire - come ricordato nell'introduzione dai rappresentanti dei movimenti - anche sulla questione della gestione speculativa del patrimonio degli enti previdenziali e dei fondi immobiliari.

Pur annunciando l'impegno all'emanazione di un decreto casa bis (dopo quello dell'IMU) e a recepire parte dei ragionamenti avanzati nell'incontro, il ministro non ha dato una risposta certa alla richiesta di blocco degli sfratti, anche nelle more dei lavori dei tavoli aperti che dovranno portare alla stesura di un piano del governo.

Tutto rinviato alla Conferenza del 31 ottobre.

...LA LOTTA CONTINUA!!

La rete Abitare nella crisi, i movimenti per il diritto all'abitare di Roma, l'ASIA-USB continuano l'assedio e la lotta per il diritto alla casa e al reddito.

Venerdì 25 ottobre ore 14.00 ci sarà una mobilitazione nazionale a Firenze, in Piazza Bambini di Beslan, davanti alla Fortezza da Basso durante la XXX Assemblea dell’ANCI che vedrà la partecipazione del Ministro Alfano.

Giovedì 31 ottobre tutti a Palazzo Chigi durante la Conferenza Stato-Regioni-Comuni.

 

 


 

Emergenza abitativa. Governo deludente nell'incontro con i movimenti

www.contropiano.org/politica/item/19848-emergenza-abitativa-governo-deludente-nell-incontro-con-i-movimenti

Tre ore di assedio anche oggi. Con almeno tremila persone assiepate a ridosso dell'entrata del ministero delle Infrastrutture già dalle 17.00 a supporto della delegazione che alle 18.00 ha incontrato il ministro Lupi, il sindaco di Roma Marino e il vice sindaco Nieri. Per tre ore, ininterrottamente hanno risuonato gli slogan, i tamburi la musica dall'amplificazione dell'acampada a Porta Pia. Decine i giornalisti assiepati a ridosso della manifestazione.

Poco dopo le 20.00, dopo quasi due ore di incontro, la delegazione è scesa ma la faccia dei delegati dei movimenti per il diritto all'abitare non annunciava nulla di buono. "Siamo distanti, molto distanti ma loro sono preoccupati" ha esordito al microfono, in una piazza fattasi silenziosa, Paolo Di Vetta. Sulla richiesta di moratoria per gli sfratti, uno dei punti centrali, Lupi si è mosso in coerenza con lo stile del governo Letta: ha preso tempo rinviando un documento e una decisione su questo alla prossima conferenza Stato-Regioni prevista per giovedì 31 ottobre a Palazzo Chigi. Ha parlato di un fondo di 40 milioni per le emergenze abitative, praticamente una inezia e un insulto a fronte delle centinaia di migliaia di sfratti e pignoramenti che ormai stanno colpendo altrettante famiglie anche nelle città fino a ieri regno della prosperità, città ex distretti industriali dove perdendo il lavoro non si riesce più a pagare l'affitto o la rata del mutuo. "E' stato un incontro interlocutorio, non siamo soddisfatti" commenta Angelo Fascetti, dell'Asia-Usb e veterano del movimento di lotta per la casa. Un incontro deludente che non ferma però la mobilitazione. Le case occupate restano occupate, venerdì 25 si andrà in massa a Firenze per la riunione dell'Anci (l'associazione dei Comuni dove ci saranno tutti i sindaci) e giovedì 31 tutti a Palazzo Chigi per assediare stavolta la conferenza tra Stato e Regioni e riporre con forza la moratoria sugli sfratti. L'acampada per ora smobilita ma si è data già un appuntamento per mercoledì mattina alle 9.30 davanti al carcere di Regina Coeli dove saranno interrogati i compagni fermati alla manifestazione di sabato e rimasti in galera. "Tutti liberi, tutte libere" lo slogan riempie una piazza che non dà affatto l'aria di voler smobilitare dopo il risultato della manifestazione di sabato. La sortita del sindaco di Roma che ha voluto uscire e passare tra i manifestanti mentre era in corso l'assemblea non ha ottenuto la "captatio benevolentii" sperata, la gente che sta lottando per una casa non l'ha presa bene e il sindaco si è dovuto allontanare circondato da una folta scorta di agenti di polizia in borghese.

Consapevoli o no, i movimenti sociali e i sindacati di base che hanno promosso le mobilitazioni del 18 e 19, l'acampada prima a San Giovanni e poi a Porta Pia, hanno creato un fatto e un precedente politicamente straordinario. Costringendo il governo a trattare direttamente con i protagonisti sociali delle emergenze, hanno reso obsolete le vecchie rappresentanze politiche e sindacali. Il problema dell'organizzazione e della rappresentanza da adesso in poi viene posto un terreno sconosciuto ed estraneo ai vecchi professionisti della politica. Il dato da assumere è che al momento le posizioni del governo e le richieste dei movimenti sociali per il diritto all'abitare marciano in direzioni opposte e contrarie. Sarà la lotta, la resistenza e l'organizzazione a fare la differenza.

vedi anche: Movimenti sociali e governo. Soluzioni opposte sulla svendita del patrimonio p 

 


Acampada sgombera dopo incontro con Lupi. "Tutto rinviato". Marino: "Bloccare gli sfratti"

www.repubblica.it/cronaca/2013/10/22/news/acampada_incontra_il_ministro_lupi-69194918/

Il confronto al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Le richieste: moratoria sugli sfratti e risorse grandi opere devolute a reddito di cittadinanza e casa. Il sindaco di Roma: "Emergenza gravissima. Il ministro la affronterà al tavolo Governo-Regioni-Comune del 31 ottobre". E i manifestanti smontano le tende

ROMA - Si è concluso al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture il faccia a faccia tra una delegazione dei movimenti di lotta per l'abitare, accampati da tre giorni nel piazzale di Porta Pia, e il ministro Maurizio Lupi, che ha anche la delega sulle politiche abitative. Dopo circa due ore di colloquio, i rappresentanti degli antagonisti hanno lasciato il dicastero insoddisfatti.
"Siamo molto distanti dalle posizioni del governo" hanno spiegato i portavoce dei manifestanti, annunciando che "stasera lasciamo la piazza perché questo ministero non è capace di ascoltare. Venerdì saremo a Firenze per la conferenza Anci e il 31 ottobre di nuovo a Roma per la conferenza Stato-Regioni". "Il sindaco ha provato a mettere in campo una proposta per una tregua degli sfratti per attendere i provvedimenti del governo - hanno aggiunto - ma tutto è stato rinviato al 31 ottobre da parte del governo".
A Lupi, la delegazione (composta da Paolo Divetta, Luca Fagiano, Angela Fascetta, l'ex consigliere comunale Andrea Alzetta, Omero Lauri, Bruno Papale, Alessia Pontoriero, in rappresentanza degli studenti, Abele, rifugiato politico eritreo, in Italia dal 2005) aveva chiesto una moratoria per gli sfratti, risorse per le grandi opere devolute al reddito di cittadinanza e per la casa.
Presente all'incontro il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Ho proposto che ci sia un blocco degli sfratti fino a quando i comuni non siano in grado offrire alternative - ha spiegato il sindaco di Roma -. Il ministro ha detto che affronterà i problemi al tavolo Governo-Regioni-Comune il 31 ottobre. Deve essere un percorso svolto con senso di urgenza, perché il problema dell'emergenza casa è un problema gravissimo. A Roma ci sono oltre 7mila sfratti".
Attorno al sindaco si è creata una piccola ressa, quando Marino si è infilato tra i manifestanti, accompagnato dal vice sindaco Luigi Nieri e scortato da agenti delle forze dell'ordine. "Vergogna", "Vattene", gli hanno urlato i manifestanti. "Il sindaco è venuto qui, voleva parlare ma noi non gli abbiamo dato la parola perché questa assemblea deve continuare con la nostra gente", ha spiegato al microfono uno degli esponenti del movimento, Paolo Divetta. Il sindaco si è quindi allontanato e poi ha spiegato: "Non volevo parlare ma solo mostrare la mia presenza fisica, far vedere che c'ero anche io". "Ma non è stato mandato via - hanno spiegato i manifestanti - volevamo solo continuare a parlare da soli con le persone della piazza".
"La proroga degli sfratti è una risposta vecchia a un problema che dobbiamo affrontare con radicalità in modo diverso". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dopo aver incontrato i comitati per la casa. Lupi ha aggiunto che "il governo nel decreto casa ha affrontato una parte dei problemi: l'emergenza affitti, il tema della morosità incolpevole e il problema di chi non riesce a pagare la rata del mutuo".
Durante il confronto, davanti al ministero si sono radunati in circa 3mila, la polizia municipale ha chiuso tutte le strade di accesso al piazzale di Porta Pia. Pesanti le ripercussioni sul traffico: rallentamenti si sono registrati a Piazza Fiume, via Nizza, che è stata aperta al traffico privato, e via Bergamo. Via 20 Settembre è stata chiusa anche al traffico. Alcune linee di bus sono state deviate.
A presidiare la situazione, diversi blindati della polizia e molte decine di agenti, mentre cinque blindati dei carabinieri hanno vigilato sull'ingresso della sede delle Ferrovie dello Stato.
Intanto, domani alle 9.30, In carcere ci sarà l'udienza di convalida dei fermi avvenuti sabato durante il corteo dei movimenti, ma anche dei no tav e dei centri sociali. I sei arrestati (tutti giovani, tra i quali due ragazze, a parte un 50enne), accusati di resistenza pluriaggravata, saranno sentiti dal gip Riccardo Amoroso. In mattinata è previsto un presidio di solidarietà sotto il carcere.