PRESENTATE LE OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE DI PRG PER IL SITO EXPO
In data odierna, il Comitato No Expo e il Centro Sociale Fornace hanno presentato, rispettivamente a Milano e a Rho, le osservazioni alla Variante di Piano Regolatore Generale, per consentire l’utilizzo per Expo 2015 dell’area individuata come sito per l’esposizione. L’area attualmente ha una destinazione prevalente Verde Agricolo ed è di proprietà in gran parte di Fiera e Cabassi, con porzioni minori di Poste Italiane e Comune di Milano. Con l’Accordo di Programma dell’ottobre 2008, il Comune di Milano ha confermato la scelta dell’area in questione, adiacente al Polo Fieristico Esterno, per svolgere Expo2015, nonostante già all’epoca, da più parti, si segnalasse che la zona era già sufficientemente congestionata e che la natura agricola dei terreni, avrebbe portato lauti guadagni ai proprietari grazie all’Accordo di Programma stesso.
Oggi noi critichiamo l’Accordo di Programma, e la Variante di Prg necessaria per renderlo effettivo, nel metodo e nel merito.
La strada scelta non ci sembra coerente con lo situazione attuale del territorio in questione. Un territorio complesso , sfruttato da decenni con impianti industriali ad alto impatto ambientale, inceneritore, Fiera, infrastrutture ad alta densità di traffico. Un territorio malato di inquinamento e chissà cosa altro nel sotto suolo per via della ex raffineria di Pero. Riteniamo che la procedura rispecchi la reale volontà dei nostri amministratori pubblici di non avere altro obiettivo che rendere l’area compatibile per Expo al di là di ogni valutazione di tipo urbanistico, ambientale e socio-territoriale. Questo in aperta contraddizione con il ruolo di Governo del Territorio che le Amministrazioni Comunali dovrebbero avere. In realtà il sospetto, più che fondato, è che non ci sia alcuna visione complessiva e politica pubblica del territorio. In questo senso i PGT presentati a Milano e Rho sembrano confermare questa assenza, riducendosi a ricettacolo di istanze particolari tra cui Expo è quella prioritaria. Con il risultato di fare un favore ai proprietari dell’area (leggasi speculazione) senza preoccuparsi delle ricadute sul territorio e sulla popolazione.
Non solo; presentando il PGT del Comune di Milano il Sindaco Moratti e l’Assessore Masseroli hanno sbandierato a destra e a manca la svolta “verde” nella pianificazione urbanistica (verrebbe da ridere per la barzelletta..). Come si giustifica allora il consumo dell’ultima grande area non cementificata di questa porzione di territorio?
L’area non è mai stata bonificata e nessuno si sta preoccupando di valutarne la compatibilità con “l’orto dei sogni” caro a Boeri e agli estensori del Concept Masterplan per Expo. Così come nessuno sta valutando seriamento impatto e conseguenze di avere per 180 giorni in contemporanea Expo e eventi fieristici. Quanti ingorghi serviranno per fare capire l’assurdità della concentrazione di persone e traffico in zona? Quale conto dovranno pagare gli abitanti di Pero, Rho, del Q.re Gallaratese prima che Sindaco e Assessori si preoccupino della salute dei propri cittadini?
Restiamo convinti che Expo sia un costo inutile per la metro regione Milano e non l’opportunità da tanti sbandierata. Per questo chiediamo, come minimo, che se Expo sarà fatto si utilizzi solo l’attuale quartiere fieristico di Rho-Pero ovvero non ci sia nulla di definitivo sull’area Expo e che la stessa, opportunamente bonificata e riqualificata, venga lasciata con destinazione a verde e riqualificata per uso pubblico.
Milano, 22 dicembre 2009
Comitato No Expo
info@noexpo.it
www.noexpo.it
Centro Sociale Fornace
sosfornace@inventati.org