Presi nel sonno, come delinquenti

Ancona -

Sgomberata ad Ancona la Casa de’ Nialtri. Lo stabile, ex Scuola Regina Margherita, era stato occupato dal 22 dicembre per far fronte all’emergenza abitativa ed era diventato uno straordinario luogo di relazioni sociali interculturali

Come delinquenti. Presi nel sonno. Circondati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Costretti a salire su un pullman con divieto di telefonare ed essere chiamati. Trasferiti per una zona ignota. L’edificio, l’ex scuola Regina Margherita, era stato ribattezzo Casa de’ Nialtri. Al momento in cui scriviamo le vie limitrofe a via Ragusa sono blindate sul posto ci sono reparti di polizia, guardia di finanza e carabinieri in assetto antisommossa e polizia municipale. La scuola era stata circondata per impedire agli occupanti di scappare dal retro. Per i migranti della Casa, ora in una squallido corridoio in prefettura, si prospetta la denuncia con conseguente espulsione …

L’unico varco lasciato è per il transito delle ambulanze della vicina Croce Gialla. I residenti vengono fatti passare, contromano, nella via adiacente. Un’altra volta … è accaduto di nuovo. La povertà di nuovo è stata trattata come problema di sicurezza e di ordine pubblico. Questo in nome della legalità, questo contro i percorsi di partecipazione e di cittadinanza attiva. Questa è la legalità che si vuole ripristinare ? Da parte dell’amministrazione comunale, con in capo la sindaca Valeria Mancinelli (Partito democratico), la completa assenza di dialogo e confronto. Negli unici due incontri con gli occupanti della Casa de Nialtri l’amministrazione ha offerto soluzioni di prima accoglienza prolungandone il tempo di permanenza da quindici giorni a sei mesi, ribadendo che non c’era alcuna possibilità di garanzia per nessuno.

L’amministrazione, attraverso l’assessore Emma Caporossi, si è prodigata solo tardivamente con improbabili tavoli e osservatori cittadini sul disagio sociale e emergenza abitativa agglomerando le organizzazioni sindacali, le organizzazioni del terzo settore e lil mondo del volontariato e dove ha voluto, con forza e autorità, escludere e non riconoscere il percorso della prima occupazione cittadina per emergenza abitativa rappresentato dalle soggettività attiva a sostegno della Casa de Nialtri. Si è voluto rendere operativo, brutale, ribadire con la forza, la necessità di ripristinare l’ordine e la legalità.

Dopo la squallida operazione, voluta per contrapporre la sensibilità cittadina e volta a sollevare impropriamente la contrapposizione tra una associazione locale di persone con disabilità, dichiarata legittima destinataria della ex-struttura scolastica occupata, si scoprivano le carte dove la ex-scuola Regina Margherita figura tra l’elenco degli immobili presenti nel piano delle alienazioni approvato dal Consiglio comunale a termine 2013. Si è passati poi al tentativo di porre la contrapposizione tra gli aventi diritto all’accesso alla casa popolare in graduatoria da anni e chi chiedeva un tetto per la notte: ma anche questo tentativo ha visto i cittadini resistere, informarsi e schierarsi.

Non una denuncia, non una lamentela dai cittadini, dai vicini di quartieri ma solo tanta tanta solidarietà e disponibilità a riflettere e comprendere la complessità posta dall’occupazione. Le soggettività che sino ad oggi hanno appoggiato la Casa de Nialtri andranno avanti e chiedono oggi l’aiuto e il sostegno di tutti. Hanno bisogno di sentire un coro per sollevare la voce che non hanno più. Occorre gridare, dicono, l’emergenza è già oltre. Manifestazione ad Ancona sabato 15 febbraio

 

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La Casa de Nialtri ad Ancona è puro artigianato della convivenza, dove diritti e bene comune vivono sotto lo stesso tetto. L’autogestione della casa, promossa da cinquanta persone provenienti da oltre dieci paesi, mostra un volto diverso della città