Presidio per blocco degli sfratti
L'emergenza casa torna in primo piano, con una nuova protesta al Duc da parte delle famiglie, insieme alla Rete diritti in casa, che abitano nello stabile di via Casa Bianca a rischio sgombero.
I manifestanti hanno organizzato un sit in nel centro direzionale del Comune, esponendo uno striscione per chiedere lo stop agli sfratti.
Poco prima l'assessore al Welfare Laura Rossi aveva incontrato gli occupanti, ribadendo le proposte che al momento può mettere in campo il Comune: due famiglie in ostello e una terza divisa tra questo e il dormitorio. Una soluzione giudicata poco praticabile dagli interessati, vista la presenza di diversi bambini - uno di soli sette giorni - l'impossibilità di cucinare e la separazione di un nucleo famigliare. "Per noi - spiega Moustafa, padre di due bimbe di 10 mesi e tre anni - l'ostello non va bene, non si può far da mangiare, non riusciamo a fare la spesa tutti i giorni. In Italia dal 2005, dopo aver perso il lavoro da muratore, sono iniziati i problemi. Una storia che si ripete per le altre persone che oggi vivono nella palazzina. "La ditta per cui lavoravo - racconta - è scomparsa insieme agli stipendi. Finché ho potuto ho pagato un residence. A maggio - nel 2012 - sono entrato in via Casa Bianca, abbiamo pulito, stuccato, pitturato, trasformando un palazzo abbandonato in una casa. Chiedo solo dignità per la mia famiglia e un futuro per i miei figli".
Posizione condivisa dalla Rete diritti in casa: "Aspettiamo proposte più sensate, il problema era noto da tempo. L'ostello non è una soluzione praticabile, dopo le famiglie dove andranno? Serve un impegno scritto del Comune per assicurare che non finiranno più in strada e occorre trovare una soluzione adeguata alle loro esigenze, visto che ci sono anche bambini". Per ora la palazzina di via Casa Bianca resta occupata, mentre lo sgombero potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. (racas)