REGIONE LAZIO: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA IL PIANO CASA!

Roma -

Piano Casa, rottura Regione-Governo

Esecutivo impugna provvedimento,via assessori del Pdl

25 ottobre, 21:15

ANSA di Gabriele Santoro

ROMA - E' guerra aperta, ormai, tra Palazzo Chigi e la Regione Lazio, e il campo di battaglia e' il Piano casa. L'impugnazione, sebbene parziale, da parte del Consiglio dei ministri del provvedimento urbanistico presso la Consulta, su impulso del ministro ai Beni culturali Giancarlo Galan, ha provocato stamattina le dimissioni in blocco dei 10 assessori pidiellini della giunta regionale.

La lettera con la quale rimettono le deleghe ''a causa di una scelta incomprensibile'' oggi e' nella tasca di una furibonda Renata Polverini, in attesa di un incontro chiarificatorio con Angelino Alfano, previsto domani. Un tentativo di ricucire tramite quell'Alfano che, spiega la presidente, ''ieri ha cercato di convincere il Cdm a desistere, senza riuscirci'', insieme, pare, a Giorgia Meloni. Intanto pero' spara decisa verso l'esecutivo nazionale: ''Vedo in questo momento un atteggiamento ostile del governo Berlusconi nei confronti della Regione Lazio - afferma, affiancata dall'assessore all'Urbanistica Udc Luciano Ciocchetti e dal coordinatore laziale Pdl Vincenzo Piso - Ci difenderemo davanti alla Corte costituzionale, non c'e' piu' terreno su cui mediare. Il Piano, con i tre punti che sono stati impugnati, non da' piu' quelle risposte alle famiglie. Cosi' risponde quasi esclusivamente alle esigenze dei 'palazzinari' di Roma''.

E si', ammette, che segnali ce n'erano stati: il lungo botta e risposta con Galan, che gia' in agosto aveva sollevato obiezioni di costituzionalità su alcune norme. Ma, spiega, un Cdm che doveva dare risposte sulla crisi e che finisce solo con l'impugnazione del Piano del Lazio, e' inaccettabile. ''E' stato accanimento terapeutico, volevano scrivere loro il Piano. Oggi - aggiunge - non sono serena'' neanche rispetto al Piano rifiuti. Teme nuovi stop da parte del Mibac: ''Se il Lazio finirà come Napoli - sottolinea - non sara' colpa mia''.

L'amarezza e' tutta per Silvio Berlusconi: ''Ieri - prosegue Polverini - avrebbe dovuto mostrare una sua posizione piu' ferma. Noi siamo stati sbeffeggiati dopo San Giovanni, ma alcuni di quei giuramenti li abbiamo infranti, il governo li ha bloccati''. E va oltre: c'e' ''una cabina di regia che decide a quali Regioni si offrono opportunità, e il Lazio non e' mai tra queste''. Sciorina esempi di fondi mai sbloccati, provvedimenti al palo in attesa di una firma, e infine il Piano casa, dove, spiega l'assessore Ciocchetti, c'e' persino un provvedimento pari pari al piano Marrazzo, ma che lo stesso governo Berlusconi allora non impugnò. ''In questi mesi - conclude Polverini - ho detto quanto il governo ci abbia aiutato: oggi devo dire che ha fatto finta di aiutarci''. Perché il tema e' politico, prima che amministrativo.

Piso su questo calca la mano: ''Questa vicenda e' il paradigma di quello che non va nel rapporto tra gli enti locali e il Pdl, e in seno al partito''. Roma deve pesare: ''Alle ultime Europee - dice il deputato - il Pdl Lazio ha preso il 43%, siamo un 'core business' nel partito, ma non c'e' corrispettivo nelle dinamiche di governo: basta vedere da dove vengono i ministri''. E mentre dal Campidoglio il sindaco Gianni Alemanno assicura il ''pieno appoggio'' alla Regione, l'opposizione chiede in blocco le dimissioni della governatrice: le chiede il commissario Pd Lazio Vannino Chiti (''faccia un regalo ai cittadini, aggiunga le sue a quelle degli assessori'').

Le chiedono i Verdi di Angelo Bonelli e il Sel, che parla di ''giunta allo sbando'' e ''manifesto fallimento''. Per il senatore romano dell'Idv Stefano Pedica, Galan ha dato ''scacco matto alla regina''. ''Le dimissioni degli assessori - conclude il capogruppo Pd del Lazio Esterino Montino - sono la naturale conseguenza di un metodo di governo basato sull'arroganza, di uno sfilacciamento tra la presidente, il partito e la societa' civile. Sono al capolinea, uno spettacolo indecente''.