REGIONE LAZIO: PRESENTATI NEL COLLEGATO ALLA FINANZIARIA GLI EMENDAMENTI SU EMERGENZA CASA E SULLA SANATORIA NELLE CASE POPOLARI!

Roma -

ASIA-USB: SI APPROVI UN PROVVEDIMENTO EQUO SENZA MECCANISMI PUNITIVI COME RICHIEDONO ALCUNI SINDACATINI!

Si è tenuta questa mattina una partecipata assemblea popolare davanti alla sede del Consiglio regionale, iniziativa di lotta con l'obiettivo di verificare il rispetto degli impegni assunti con l'ordine del giorno votato a dicembre e nei contenuti riconfermato durante l'assemblea del 15 gennaio al Teatro Mongiovino.
Si sono alternati al microfono i rappresentanti delle variegate realtà cittadine che compongono il mondo del movimento per il diritto all'abitare, dagli occupanti per necessità di palazzi vuoti minacciati di sgombero, agli inquilini senza titolo delle case popolari minacciati di sfratto, ai comitati degli inquilini degli enti previdenziali e dei piani di zona.
Ormai da tempo si sta ricomponendo un fronte di lotta per rivendicare il rilancio della politica pubblica per la casa, il finanziamento di una "nuova Gescal regionale", l'avvio di provvedimenti che portino a soluzione le emergenze già esistenti e affrontino i temi della regolarizzazione dei senza titolo nelle case popolari, della tutela degli inquilini degli enti previdenziali e del ripristino della legalità nei piani di zona.
In tarda mattinata è stata ricevuta una delegazione dai consiglieri di maggioranza Bonafoni, Ciani, Capriccioli e per l'opposizione dal consigliere Cacciatore.
Durante l'incontro è emerso che il provvedimento per l'emergenza casa è stato presentato con il pieno sostegno dalla maggioranza, e quindi seguirà un percorso senza apparenti ostacoli, mentre per la sanatoria nelle case popolari sono stati presentati tre emendamenti:
- uno dal consigliere Cacciatore, che risponde in gran parte alle proposte fatte da ASIA-USB (proposte consegnate anche agli altri gruppi): un provvedimento che se verrà approvato regolarizzerà in base al principio di equiparare chi è senza titolo ad un regolare assegnatario, considerando il reddito di permanenza e condizionando la sanatoria al pagamento degli arretrati con l'affitto di diritto previsto in base al reddito familiare;
- un'altro presentato da alcuni consiglieri di maggioranza, sulla spinta di uno di quei sindacati (Unione Inquilini) che è contro gli inquilini delle case popolari, che prevede la riproposizione di meccanismi restrittivi che hanno già impedito la regolarizzazione di moltissimi inquilini con la sanatoria del 2007, perché la regolarizzazione - sempre su loro proposta - è stata condizionata al pagamento di anni di arretrati in base al canone sanzionatorio (900 euro mensili a Tor Bella Monaca, somme di 50-90 mila euro), al reddito di accesso che oggi non copre neanche due redditi precari;
- il terzo da F.d.I. che ripercorre gli stessi meccanismi punitivi.
ASIA e Movimenti per il diritto all'abitare hanno invitato i Consiglieri presenti a prendere atto dello stato in cui versano le case popolari, sui meccanismi che vive la periferia romana e hanno ribadito la necessità di approvare una norma che sia veramente utile ad affrontare l'emergenza della gestione delle case popolari.
Non affrontare i nodi posti significa dare spazio a chi, come dimostra la posizione della consigliera della Lega alla Regione Lazio, sta attaccando il provvedimento di sanatoria presentato per continuare ad alimentare la guerra ai poveri e la demagogia sulle case popolari, dando seguito alla linea di Salvini che ha messo nel programma del suo goveno lo sgombero di 48.000 senza titolo delle case popolari.
ASIA-USB