Residenza Irnerio :Cronache di una sgombero premeditato
Il 5 settembre sono state recapitate a 44 inquilini della residenza Irnerio di via Pallavicini le lettere di sfratto.
Da mesi il nostro sindacato denunciava pubblicamente ciò che stava accadendo, e purtroppo si stanno avverando le nostre più amare previsioni.
Ripercorriamo questo “canovaccio” degli sgomberi:
Da anni la struttura presenta enormi problemi strutturali, che nel tempo sono peggiorati a causa della mancanza di manutenzione. Impianti elettrici mal funzionanti, assenza di acqua calda e riscaldamento, infiltrazioni e muffa, sanitari in pessimo stato, materassi pluridecennali, cucine rotte e controsoffitti che crollano. Questo è il servizio per cui ogni inquilino, che condivide una camera con altre quattro o cinque persone, deve pagare 196 euro al mese.
Di fronte a questi problemi gli inquilini ottennero un incontro con il Comune quando Cancellieri ricopriva l’incarico di Commissario Prefettizio. Nel settembre 2011, con la nuova giunta, l’Assessore Frascaroli promise un incontro con gli abitanti e che la struttura sarebbe tornata alla piena funzionalità. Nessuna delle due promesse ha avuto seguito.
Nel frattempo, per la situazione di crisi economica molti inquilini non riescono più a pagare l’affitto. Nonostante il tentativo di confronto, anche per spiegare la situazione delle morosità, il Comune è rimasto silente e intanto ha preparato le lettere di sgombero. Ci teniamo a sottolineare che se gli inquilini sono inadempienti al contratto in quanto non pagano, il Comune, l’ASP Poveri Vergognosi e il consorzio Indaco sono inadempienti in quanto da anni non viene fornito il servizio che sarebbe dovuto da contratto.
Su sessanta inquilini vengono inviate quarantaquattro lettere per inadempienza contrattuale, e ci è stato comunicato in via del tutto informale, ma accertato con dirigenti dell’ASP, che questo autunno ci sarà la chiusura della struttura. Così molte persone rimarranno senza soluzione, in mezzo alla strada, con un Comune con la “coscienza pulita”, nascondendo una male gestione del servizio dietro alla litania degli abitanti che “non pagano”
L’assessore Frascaroli, a seguito dell’occupazione della portineria della Cooperativa a giugno e a seguito di altre richieste, ha fissato un incontro per martedì 18 settembre. Riteniamo gravissima questa decisione. Per più di un anno gli abitanti non sono mai stati interpellati, e vengono chiamati adesso che le decisioni sono state già prese.
A seguito dell’arrivo delle lettere un inquilino ha presentato degli esposti ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, per denunciare la situazione. Supportiamo pubblicamente queste azioni perché per anni gli inquilini hanno pagato, e dal Comune sono stati stanziati dei fondi, senza che venissero effettuate manutenzioni per rimettere in condizioni abitabili lo stabile.
Non accetteremo condizioni abitative peggiorative, non accettiamo sgomberi e gente in mezzo alla strada, e se l’intenzione del Comune sarà di convincerci della inevitabilità dello sgombero, ci troveremo a praticare il terreno della lotta e della resistenza.
Per questo, in occasione dell’incontro, è indetto un presidio e ci prepareremo per mesi difficili per il diritto all’abitare in questa città.
As.I.A
USB-Migranti Bologna