RESPINGIAMO IL PACCHETTO SICUREZZA!

 

 

Roma -

GIOVEDÌ 25 GIUGNO, ORE 18.00
ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA DELLA MARRANELLA

 

 

Dopo mesi di discussioni, rinvii e voti di fiducia che hanno ignorato ogni forma di protesta, il governo Berlusconi si appresta ad approvare definitivamente in senato il disegno di legge 733, noto come "pacchetto sicurezza": una legge che nega i diritti fondamentali delle persone, siano esse migranti che native.

 

Il pacchetto introduce il reato d'ingresso e soggiorno illegale, che colpisce le persone migranti, cancellando il loro diritto a esistere, all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alla casa. Se il ddl sarà approvato, chi è senza permesso di soggiorno non potrà più ricevere cure mediche, riconoscere figlie e figli alla nascita, sposarsi o inviare i soldi a casa.

 

Si introducono le ronde mentre in nome del "decoro urbano" continuano gli sgomberi e la ghettizzazione degli insediamenti rom e le aggressioni di stampo razzista e xenofobo. Le ordinanze dei sindaci limitano il diritto a incontrarsi nei parchi e nei luoghi pubblici o a manifestare per le strade e nelle università.

 

Prima ancora di essere approvato, il pacchetto sicurezza ha già ucciso: dalla donna incinta morta dissanguata a Bari per la paura di essere denunciata in ospedale, alle persone morte nei CIE (centri di identificazione ed espulsione) per le violenze, perché non ricevono un'assistenza sanitaria adeguata o per la disperazione di vedersi consegnare un decreto di espulsione, che significa essere rispedite/i in luoghi di conflitto o nelle carceri libiche, spesso dopo aver vissuto e lavorato duramente e senza diritti per molti anni nel nostro paese.

 

Ma c'è una parte della società che in questi mesi ha espresso nei modi più disparati il proprio dissenso: medici e insegnanti, migranti, rifugiati/e e richiedenti asilo, scuole d'italiano, donne, femministe e lesbiche, gay e trans, studenti e occupanti di casa, singoli/e e associazioni vogliono respingere al mittente il pacchetto sicurezza e le politiche razziste di questo governo. A Roma, come in molte altre città italiane, si sono moltiplicate le iniziative che hanno denunciato con forza le condizioni di vita nei CIE e la brutalità delle politiche dei respingimenti, protestando contro una legge che, dietro una falsa esigenza di sicurezza, nasconde la chiara volontà politica di gestire in maniera repressiva la crisi che stiamo vivendo.

 

Crediamo che sia necessario sentirsi tutte e tutti coinvolti in quanto sta accadendo, creare spazi di dibattito sempre più ampi e moltiplicare le iniziative di protesta in ogni città, a partire dalle giornate di discussione e approvazione del pacchetto sicurezza.

 

Vogliamo prendere la parola, per lottare insieme, italiane/i e migranti, a partire dai nostri territori, perché desideriamo una società aperta all'incontro tra tutte le differenze, perché l'unica sicurezza che vogliamo è libertà e diritti per tutte e tutti!

 

Per coordinarci e organizzare momenti di denuncia pubblica sulle norme razziste del pacchetto sicurezza, nella giornata di martedì 30 giugno, nelle modalità che ognuna/o deciderà di mettere in pratica;

 

per dire che noi non siamo spie, che noi non denunciamo, che l'unica cosa che respingiamo è il pacchetto sicurezza e che saremo davanti al senato mercoledì 1° luglio, durante la discussione del ddl 733, per gridare forte la nostra rabbia;

 

per costruire insieme una mobilitazione nazionale contro i lager che chiamano CIE e il razzismo di Stato nel prossimo autunno;

 

la Rete contro il pacchetto sicurezza invita tutte e tutti a partecipare a un momento di incontro pubblico: giovedì 25 giugno, alle ore 18.00, in piazza della Marranella, nel quartiere di Torpignattara, dove convivono tanti/e cittadini/e del mondo e dove il razzismo istituzionale sta tentando di alimentare l'odio per la diversità e la guerra tra poveri/e.

 

RETE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA

nopacchettosicurezza.noblogs.org

pacchettosicurezza@anche.no