Rete per la Casa: "tornano gli sfratti e torniamo anche noi"

Alessandria -

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Non si fermano le iniziative dello Sportello per la Casa del Laboratorio Sociale di via Piave e neppure l’attività delle decine di volontari che si oppongono agli sfratti: “Sappiamo che non è la soluzione e capiamo le ragioni dei piccoli proprietari. Pronti in primavera ad alzano il tono dello scontro contro rendite e “palazzinari”

ALESSANDRIA - Il 25 febbraio e l’11 marzo torneranno gli ufficiali giudiziari in via Romera (a Spinetta Marengo) per tentare un nuovo sfratto (rispettivamente di 4 e 2 famiglie morose) dopo la proroga concessa alcune settimane fa. Con loro torneranno però anche i ragazzi della Rete per la Casa, che ieri, mercoledì 19 febbraio, lo hanno voluto ricordare mediante una conferenza stampa: “le attività dello sportello purtroppo procedono a pieno ritmo - raccontano i ragazzi - e siamo pronti a tornare in strada contro gli sfratti. Nuove famiglie si stanno rivolgendo a noi e la nostra battaglia per il diritto alla Casa, al loro fianco, è solamente all’inizio. Martedì scorso c’è stata una riunione ed erano presenti ben 15 nuclei familiari: ciò che più ci colpisce è il senso di vergogna che provano spesso le persone che parlano con noi. In tanti casi invece non c’è colpa da parte delle famiglie, solo l’impossibilità oggettiva di far fronte a una crisi che in Italia è figlia di scelte di politici e grandi proprietari”. “Per questo - hanno sottolineato i volontari del Laboratorio Sociale - siamo pronti a tornare in strada e con la primavera ad alzare il tono della protesta. Il nostro censimento in provincia continua e i palazzi vuoti di banche, fondazioni e grandi gruppi basati sulla rendita saranno l’obiettivo: pensiamo stiano molto meglio con famiglie bisognose ad abitarli”.

L’allarme lanciato dai ragazzi della Rete per la Casa rischia di diventare ancor più drammatico nei prossimi mesi, quando, con la fine dell’emergenza freddo, le procedure di sfratto potrebbero ulteriormente intensificarsi: “guardando le agende così fitte degli ufficiali giudiziari durante i presidi ci siamo accorti che a volte sono costretti a programmare rinvii più lunghi perché non hanno materialmente il tempo di ripassare prima, facendo infuriare gli stessi proprietari degli alloggi. E’ un dato drammatico e assai significativo sul quale riflettere. Siamo consapevoli che spostare il termine dello sfratto sempre un po’ più in là (per esempio consentendo ai bambini almeno di finire la scuola con serenità) non sia che un piccolo sollievo e non la soluzione strutturale dei problemi”.

La battaglia non sarà rivolta direttamente verso le istituzioni o i piccoli proprietari, come spiegano i ragazzi: “il governo locale è scandaloso, ma sappiamo che mancano le risorse per affrontare la situazione. Capiamo anche i piccoli proprietari e infatti un possibile aiuto da parte del Governo potrebbe almeno essere quello di non far pagare l’Imu sulle case occupate. C’è chi tollererebbe la situazione ancora un po’ se non dovesse pagarci sopra delle tasse. Il nostro obiettivo, come detto, sono comunque i grandi proprietari, come quelli di via Romera: pronti a sfrattare le famiglie con di fronte a questi appartamenti un altro palazzo sempre di loro proprietà completamente vuoto”. Per bloccare gli sfratti i ragazzi del Laboratorio Sociale rinnovano l’invito a partecipare pacificamente ai presidi: “l’appuntamento è per le 8 del mattino o qualche minuto prima in via Romera, sia il 25 febbraio che l’11 marzo”. 

Per finire, i ragazzi esprimono solidarietà ai loro compagni romani colpiti da 17 misure cautelari: “conosciamo personalmente chi anche nella capitale si oppone agli sfratti e lotta perché diritti fondamentali non vengano calpestati. Questo è l’emblema dello Stato e delle istituzioni: l’unica risposta che sanno offrire è quella di repressione verso chi si adopera per aiutare famiglie in difficoltà".

20/02/2014

Marco Madonia - marco.madonia@alessandrianews.it