RICORSO AL TAR DEL LAZIO: L'ENASARCO AMMETTE CHE NON E' STATO RESPINTO IL RICORSO DEGLI INQUILINI,

Alleghiamo l'articolo del Corriere della Sera (Cronaca di Roma) pubblicato il 20 settembre 2011 e la risposta dell'Enasarco

Roma -

DOPO PIU' DI UN MESE ENSARCO HA COMPRESO CHE NON E'STATO RESPINTO IL RICORSO MA CONTINUA PERO' A NON COMPRENDERE IL CONTENUTO DELL'ORDINANZA. 

 In primis, basta leggere la risposta di Enasarco sul Corriere della Sera all’articolo apparso sullo stesso quotidiano il 20 settembre scorso per capire le continue menzogne che hanno scritto, cercando di interpretare l’ordinanza, ma con scarsi risultati, i sindacati firmatari dell'accordo relativo alla dismissione immobiliare.
 Infatti, sostiene Enasarco che: "...vale la pena di chiarire una volta per tutte cosa c'è realmente scritto nell'ordinanza del 4 agosto con la quale il Tar Lazio ha respinto l'istanza di tre inquilini che chiedevano la sospensione delle vendite...".
 Ma non c'avevano già provato a spiegarcelo?
 Strano che fino a poco tempo fa Enasarco e sindacati parlavano e scrivevano che con SENTENZA IL TAR aveva RIGETTATO il RICORSO degli inquilini.
 Ebbene, non è poco che finalmente l'Ente ed i Sindacati stiano iniziando a capire che si tratta di un'ordinanza e non è stato rigettato il ricorso.
 Inoltre, l'Enasarco contestando gli stessi sindacati afferma altresì che: "... Enasarco ha una funzione pubblicistica ... opera cioè nell'interesse di una collettività...".  
 
Sono anni che invece sostengono di essere ENTI DI DIRITTO PRIVATO e che potevano vendere come volevano il patrimonio, oggi con l'ordinanza scoprono all'improvviso che ci sono due Ministeri vigilanti che hanno validato il piano di dismissioni.
Fin qui nessun problema.
 Ancora però non hanno compreso esattamente l'ordinanza. Forse piano piano nei prossimi giorni riusciremo a fargliela comprendere tutta senza OMETTERE passi importanti del provvedimento del TAR. 
Concludono nell'articolo del corriere della sera: "...ma si chiarisce altresì che è un ente di diritto privato e che quindi non rientra nella normativa applicata alla gestione dei patrimonio pubblici....".
 Scusate se ci siamo sbagliati pensavano che leggendo la prima parte dell'articolo avesse capito! Ma così non è!
 Scusate potete rileggere l'ordinanza del TAR?
 Il TAR non fa altro che riportare la normativa vigente oggi, però CARA ENASARCO se girate la pagina, precisamente pag. 4  (cosa che forse Enasarco ancora non ha fatto) scoprirete che  il TAR afferma "...DOVENDO LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' DELLA NORMA E LA RICHIESTA DI RIMESSIONE DEGLI ATTI, IN VIA PREGIUDIZIALE, ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA ESSERE ESAMINATE NELLA PIU'APPROFONDITA FASE DI MERITO...", vuol dire che nella fase di merito (cioè alla prossima udienza) il TAR stabilirà se la norma che stanno utilizzando per vendere il patrimonio è legittima o invece anticostituzionale come sosteniamo da anni. 
 Riusciranno tutti insieme prima dell'udienza del merito a dare un'interpretazione corretta dell'ordinanza del TAR? O invece continueranno a dire e contraddire ogni precedente dichiarazione?
Lo vedremo nei prossimi comunicati.