Rimini, sull'emergenza abitativa scontro tra sindacati e consigliere Pazzaglia
Rimini 14:49 - 07 Giugno 2015
A Rimini continua a fervere il dibattito sull'emergenza abitativa e sulle occupazioni di immobili abbandonati, al fine di garantire una dimora ai senzatetto, da parte degli attivisti di Casa Madiba e del Paz. Per la Cgil e il Sunia il centro sociale ha fatto del tema "il principale obiettivo di protesta sociale", ma in termini sbagliati, "con metodi discutibili e non condivisibili". Critiche anche per la posizione pro Casa Madiba assunta da alcuni consiglieri comunali e da un assessore (ex assessore, la Visintin, n.d.r.), il cui appoggio agli attivisti è definito "singolare". Sunia e Cgil difendono l'amministrazione, che pratica, assieme ad Acer, "una cultura della legalità e zero tolleranza per chi occupa abusivamente alloggi". Nella nota viene rimarcato un "incremento importante del patrimonio abitativo pubblico che si è concentrato in particolare a Rimini e nei Comuni ad alta tensione abitativa fra cui Riccione, Cattolica, Santarcangelo", anche se la distanza da colmare con i territori di Forlì-Cesena e Ravenna è ancora elevata. Alla nota di Sunia e Cgil risponde il Consigliere Comunale Fabio Pazzaglia, sempre critico con la maggioranza. Di seguito la nota.
"Ho letto con stupore le dichiarazioni di Massimo Fusini ed Andrea Buttafuco, rappresentanti di Cgil e Sunia in materia di emergenza abitative e occupazioni. E' arrivato il momento per la Cgil e per il Sunia di decidere da che parte stare: dalla parte dei più deboli, dei senza tetto, o di chi ha varato l'articolo 5 del Piano Casa che vieta alle centinaia di famiglie che in Italia vivono in immobili occupati, di avere l'acqua? Quale partito o sindacato di sinistra negherebbe ai suoi simili un bene universale come l'acqua? Riguardo alle occupazioni avvenute a Rimini, per rispondere alla coppia Fusini&Buttafuoco prendiamo come esempio l'ultima: il villino Ricci è uno spazio da 8 anni ha abbandonato al degrado, un immobile donato al Comune da una Signora che aveva chiesto in cambio solo una cosa, e cioè di riempirlo di contenuti sociali e culturali. La Giunta non è stata in grado di rispettare neanche la volontà della donatrice. Chi l'ha occupata non ha fatto altro che dare un senso a quella volontà testamentaria. Ma evidentemente a Fusini&Buttafuoco non interessano i contenuti, a loro interessa solo schierarsi politicamente con il loro partito, il Pd. Fortunatamente non tutta la Cgil è sulle posizioni di Fusini. Mi hanno già contattato alcuni esponenti del sindacato per dirmi che: "la Cgil non si è mai riunita per discutere di emergenza abitativa e occupazioni, è solo la posizione dell'ala piddina del sindacato". Ovvio che la parte del Sindacato più organica al Pd si sentisse in dovere di uscire per difendere il proprio Partito di riferimento, che anzichè dare risposte ai problemi sociali come l'emergenza abitativa preferisce andare dal magistrato a presentare la denucia per l'occupazione del villino Ricci. Peccato che a rimetterci siano sempre i più deboli, ovvero le persone senzatetto. Ultima nota: davvero paradossale Buttafuoco del sunia che difende gli sgomberi e attacca le occupazioni mentre in Italia il Sunia a più riprese ha contrastato il Piano Casa del governo Renzi e ha compreso le ragioni delle centinaia di famiglia che stanno in immobili che erano vuoti o abbandonati al degrato. Solo a Rimini ci poteva essere un Sunia organico al Partito. Su emergenza abitativa e occupazioni Cgil e Sunia sono ad un bivio, scelgano da che parte stare: coi più deboli o col Pd".
Fabio Pazzaglia