RIUNITO QUESTA MATTINA DAL MINISTRO MATTEOLI IL TAVOLO INTERISTITUZIONALE SULL'EMERGENZA CASA E SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO DEGLI ENTI.

Riportiamo più in basso alcune notizie riportate dalle Agenzie di stampa e da alcune cronache on-line.

Roma -

Comunicato stampa

 Roma, 13 Aprile  2011

 LA LOTTA PER IL DIRITTO PER CASA  FA UN PASSO AVANTI.

 Si è tenuto oggi a partire dalle ore 10.00 presso il Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia un importante tavolo interistituzionale, da tempo richiesto a gran voce dai movimenti,  che ha visto la partecipazione del Ministro Matteoli, del Sindaco di Roma Alemanno e dell’ Assessore alla Casa Antoniozzi; non ha partecipato la governatrice del Lazio Polverini, ci è stato detto per seri impegni di carattere personale. Nel tavolo, articolato in una prima parte esclusivamente istituzionale ed in una seconda allargata alla partecipazione dei rappresentanti dei movimenti, si sono affrontate in particolare le questioni legate alla dismissione del patrimonio degli enti previdenziali, degli sfratti, della necessità di realizzare un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica. Nell’incontro, che fra luci ed ombre, giudichiamo  complessivamente come un passo avanti, ci è stata comunicata la volontà di affrontare in uno specifico incontro congiunto con i Ministeri dell’Economia e degli Affari sociali la drammatica situazione in cui versano gli inquilini degli enti previdenziali;  la volontà di studiare provvedimenti che offrano maggiori tutele alle persone e alle famiglie sotto sfratto, considerando  quindi, anche le numerosissime situazioni di morosità cosiddetta “incolpevole”. Si è messa a fuoco, soprattutto, la necessità di realizzare con urgenza un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica che, anche a fronte dei provvedimenti predisposti in merito dal Comune di Roma, dia una risposta solida e strutturale al disagio e all’emergenza con cui sempre più persone nella capitale sono quotidianamente costrette a fare i conti. L’obiettivo è quello di definire, entro un periodo di massimo due mesi, un protocollo sull’emergenza abitativa in cui vengano fissate le responsabilità ed i compiti di ciascuna istituzione e soprattutto garantiti tempi e risorse certe per la realizzazione delle case popolari. Il Comune di Roma ha già annunciato in questo senso, la prossima adozione di un provvedimento che individuerà le aree da destinare al piano casa. Il problema centrale, dunque, appare soprattutto quello delle risorse. Non sono infatti sufficienti  i finanziamenti relativi ai fondi ex GESCAL  – fra i 100 ed i 200 mln di euro - ancora colpevolmente non spesi. Occorre su questo terreno, acquisire la disponibilità della Regione Lazio ad investire i fondi stanziati per l’edilizia sovvenzionata, e soprattutto uno sforzo immediato e consistente da parte del governo. La disponibilità sembra esserci, ma, come abbiamo sottolineato già troppe volte, questa non è l’ora delle chiacchiere ma quella dei fatti. La situazione esplosiva in cui sono costretti a vivere tanti “precari della casa” a Roma come in altre città è oramai insostenibile e non permette di attendere oltre. Per questa ragioni deve essere mantenuto l’impegno a riconvocare entro 15 giorni il tavolo interisituzionale. Come movimenti per il diritto all’abitare proseguiremo, con sempre maggiore forza e determinazione la mobilitazione e la lotta. Molte saranno infatti le manifestazioni che avranno luogo nella giornata di domani in molte città d’Italia (Milano, Firenze, Bologna etc. ), promosse dalla rete “Abitare nella Crisi”.    

 

Movimenti per il Diritto all’Abitare

Coordinamento Cittadino di Lotta per la CasaBlocchi Precari MetropolitaniComitato Obiettivo CasaASIA-USB

  

Cronaca

Corriere della Sera on-line:

roma.corriere.it/roma/foto_del_giorno/home/11_aprile_14/dirittocasa-190433698861.shtml

Casa/ Protesta sotto il ministero delle infrastrutture

Il sindaco Alemanno a colloquio con Matteoli

Alcune centinaia di persone hanno manifestato questa mattina a Roma, davanti al Ministero delle Infrastrutture, in concomitanza di un vertice fra il sindaco Gianni Alemanno ed il ministro Altero Matteoli sull'emergenza abitativa. A scendere in piazza sono stati i movimenti per la casa, da Action a Asia Usb, che da tempo protestano contro la dismissione del patrimonio immobiliare dell'Enasarco. Quindicimila gli immobili che, secondo i manifestanti, verranno messi in vendita e che dovrebbero portare nelle casse dell'ex ente previdenziale circa 4,5 miliardi. Per quel che riguarda l'emergenza abitativa, al termine dell'incontro al ministero, l'assessore alla Casa Alfredo Antoniozzi, ha fatto il punto della situazione: "Domani si sbloccheranno i primi 40 milioni da parte della Regione. Al ministero delle infrastrutture - ha spiegato - sono poi giacenti e inutilizzati 200 milioni destinati alla Regione Lazio e da rimodulare. Puntiamo ad ottenerne per Roma una parte importante. Con due terzi di questi fondi - ha spiegato Antoniozzi - puntiamo a concretizzare il nostro obiettivo: realizzare 6000 case popolari". L'assessore è poi intervenuto sulla protesta all'esterno del Ministero: "nel corso dell'incontro - ha spiegato - abbiamo parlato di un piano straordinario di edilizia pubblica e di come attenuare la ricaduta negativa causata dalla dismissione dei patrimoni immobiliari degli enti e dagli sfratti".

 

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Protesta Enasarco al ministero, Corsini: "Valuteremo i morosi incolpevoli"

Si è svolta questa mattina la protesta dei residenti delle case Enasarco contro la dismissione degli alloggi. L'assessore Corsini ha dichiarato che verrà valutata la posizione dei morosi incolpevoli

di Redazione - 13/04/2011

Tornano ancora una volta a farsi sentire i residenti delle case Enasarco che questa mattina hanno partecipato ad una manifestazione di protesta davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per dire 'no' alle 'dismissioni selvagge' dei 15 mila alloggi. Esponendo alcuni striscioni con la scritta 'Enasarco: fermare l'aumento degli affitti e le dismissioni selvaggé hanno chiesto che si parli, durante l'incontro sul piano casa, anche delle abitazioni degli enti.

"A Roma" hanno detto i manifestanti "esistono 15 mila alloggi Enasarco e altrettanti di altri enti. Adesso sono iniziate le dismissioni di tutto il patrimonio che viene venduto a prezzi di mercato e anche se abbiamo il diritto di prelazione non possiamo permettercelo". Durante la manifestazione è stato denunciato anche l'aumento degli affitti "anche dell'80% e pensare che ci sono persone che percepiscono una pensione di soli 800 euro".

La questione Enasarco è stata tra gli argomenti di discussione dell' incontro che si è tenuto al ministero per le Infrastrutture e Trasporti alla presenza del Ministro Altero Matteoli, del sindaco di Roma, Gianni Alemanno e dell'assessore capitolino all'Urbanistica, Marco Corsini che ha dichiarato: "Sul tema degli sfratti stiamo ragionando sui morosi incolpevoli, quelli cioé che non pagano perché hanno perso il posto di lavoro o a causa di gravi malattie". (Ansa).

 

AGENZIE:<//u>

 

CASA, PROTESTA INQUILINI ENASARCO: «NO DISMISSIONI SELVAGGE»
(OMNIROMA) Roma, 13 APR - «Enasarco: fermiamoli. Dismissioni selvagge, aumento degli affitti». Con questo striscione esposto in piazza di Porta Pia, un gruppo di residenti dei 15mila immobili Enasarco distribuiti su Roma, sta manifestando contro «il piano di dismissioni proposto dall'ente, che prevede di vendere gli appartamenti a prezzi di mercato, quando vi risiedono anziani a basso reddito che non si possono permettere di acquistarli». La protesta si sta svolgendo di fronte al ministero delle Infrastrutture, dove è in corso un incontro sul tema dell'emergenza casa, al quale partecipano anche il sindaco Gianni Alemanno e il ministro Altero Matteoli. I manifestanti chiedono che sia rivisto il piano di dismissioni Enasarco che prevede di incassare 4,5 miliardi di euro attraverso la vendita di 15mila appartamenti. «Non è pensabile - hanno detto alcuni inquilini - che gente che ora paga 700 euro di affitto possa permettersi di acquistare appartamenti a oltre 200mila euro». Oltre all'Enasarco, altri enti pubblici previdenziali avvieranno piani di dismissioni immobiliari. «In totale - hanno aggiunto gli inquilini - si contano altri 15mila appartamenti a Roma che saranno venduti a prezzi di mercato. In molti casi, gli affitti sono stati già aumentati anche dell'80%, con ovvi disagi per chi vi risiede da decenni e vive di pensione sociale». gdr 131052 APR 11
FINE DISPACCIO

ROMA: MOVIMENTI PER LA CASA MANIFESTANO DAVANTI MINISTERO INFRASTRUTTURE
Roma, 13 apr. (Adnkronos) - Alcune centinaia di persone dei movimenti per la casa hanno manifestato contro le dismissioni dei patrimoni immobiliari degli enti previdenziali, l'aumento degli affitti, gli sfratti per morosità davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dove questa mattina si è tenuto un incontro sull'emergenza abitativa a Roma tra il sindaco Gianni Alemanno, il ministro Altero Matteoli, l'assessore comunale alla Casa Alfredo Antoniozzi e l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini. A scendere in piazza gli inquilini dell'Enasarco, e i militanti di Action e Asia Usb. Tra gli striscioni esposti dai manifestanti, uno degli inquilini Enasarco con su scritto 'Fermiamoli. Dismissioni selvagge e aumento affittì. «Stiamo protestando -ha spiegato uno degli inquilini- contro le dismissioni del patrimonio Enasarco di 15mila alloggi a prezzi di mercato e l'aumento degli affitti, in alcuni casi passati da 400 a 1.400 euro. Tra Enasarco e altri enti privatizzati si parla di un patrimonio di circa 40 mila alloggi».
FINE DISPACCIO

CASA: PROTESTA RESIDENTI ENASARCO DAVANTI A MINISTERO
(ANSA) - ROMA, 13 APR - Alcune centinaia di residenti nelle case dell'Enasarco hanno partecipato ad una manifestazione di protesta davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per dire 'nò alle 'dismissioni selvagge dei 15 mila alloggi. Esponendo alcuni striscioni con la scritta 'Enasarco: fermare l'aumento degli affitti e le dismissioni selvagge hanno chiesto che si parli, durante l'incontro sul piano casa, anche delle abitazioni degli enti. «A Roma - hanno detto i manifestanti - esistono 15 mila alloggi Enasarco e altrettanti di altri enti. Adesso sono iniziate le dismissioni di tutto il patrimonio che viene venduto a prezzi di mercato e anche se abbiamo il diritto di prelazione non possiamo permettercelo». Durante la manifestazione è stato denunciato anche l'aumento degli affitti «anche dell'80% e pensare che ci sono persone che percepiscono una pensione di soli 800 euro».(ANSA). YJ9-LE/MB 13-APR-11 11:57 NNN
FINE DISPACCIO

CASA, ANTONIOZZI: OBIETTIVO SBLOCCARE 240 MLN E REALIZZARE 6000 ALLOGGI
(OMNIROMA) Roma, 13 APR - Sulla questione dell'emergenza casa, il Campidoglio ha un obiettivo: sbloccare in tempi rapidi 240 milioni di euro attualmente fermi al ministero delle Infrastrutture o alla Regione Lazio per progetti «programmati e mai decollati». È quanto è emerso questa mattina dall'incontro al ministero delle Infrastrutture al quale hanno partecipato il sindaco Gianni Alemanno, il ministro Altero Matteoli e gli assessori capitolini alla Casa e all'Urbanistica, Alfredo Antoniozzi e Marco Corsini. A fare il punto sui contenuti dell'incontro e sugli obiettivi del Campidoglio in tema di emergenza casa, è stato Antoniozzi al termine della riunione. L'assessore comunale alla Casa ha spiegato che, al momento, ci sono «200 milioni di euro destinati all'emergenza casa nel Lazio che sono bloccati al ministero delle Infrastrutture: risorse inizialmente stanziate per progetti mai realizzati. Oltre a questi, ci sono 40 milioni di euro bloccati dalla Regione Lazio, sempre per progetti per la casa non ancora decollati. Il nostro obiettivo è sbloccare in tempi rapidi queste risorse, 240 milioni totali, e destinarne una parte cospicua, circa i due terzi, a Roma per realizzare 6000 alloggi popolari». (SEGUE) gdr 131130 APR 11
FINE DISPACCIO

CASA, ANTONIOZZI: OBIETTIVO SBLOCCARE 240 MLN E REALIZZARE 6000 ALLOGGI -2
(OMNIROMA) Roma, 13 APR - (SEGUE) Antoniozzi ha anche fatto sapere che domani è convocato un nuovo incontro al quale parteciperanno rappresentanti del Comune di Roma, della Regione Lazio e del ministero delle Infrastrutture per valutare come sbloccare questi 240 milioni di euro e a quali progetti destinarli. «A Roma non si è fatta una casa popolare per vent'anni - ha detto Antoniozzi commentando la protesta che si è svolta di fronte al ministero delle Infrastrutture contemporaneamente all'incontro col ministro - capisco il disagio di chi protesta». «Abbiamo chiesto attenzione da parte del Governo sulla questione delle dismissioni degli immobili di enti come l'Enasarco che - ha aggiunto - se venduti a prezzi di mercato, possono generera enormi ricadute sociali: valuteremo forme di tutela degli inquilini». Stessa cosa vale per gli sfratti: «Matteoli incontrerà i ministri dell'Economia e del Welfare per valutare forme di tutela e provvedimenti legati alla questione degli sfratti per morosità 'incolpevolè, ovvero chi non paga l'affitto perchè ha perso il lavoro». Sulla questione delle aree pubbliche a Roma, dove realizzare edilizia sociale, Corsini ha, infine, detto: «La prossima settimana porteremo in giunta la delibera sugli extra standard: abbiamo effettuato un'attenta ricognizione delle aree del territorio capitolino che possono essere destinate all'edilizia popolare. Aree che abbiamo recuperato, perchè nel Piano regolatore capitolino approvato nel 2008 non erano previste». gdr 131142 APR 11
FINE DISPACCIO

MEI (API): TUTELA PER INQUILINI ENASARCO, RIVEDERE PIANO DISMISSIONI
«(OMNIROMA) Roma, 13 APR - » Gli inquilini dell'Ente Enasarco vanno rispettati e tutelati, per questo motivo presenterò in Consiglio regionale una mozione per chiedere l'apertura di un tavolo inter-istituzionale a salvaguardia dei loro interessi e, soprattutto, del loro diritto alla casa. Il piano di dismissioni proposto dall'Ente va assolutamente rivisto«. Lo dichiara, in un comunicato, Mario Mei, Capogruppo di Alleanza per l'Italia alla Pisana. »Non è pensabile che gli alloggi dell'Ente vengano venduti a prezzi di mercato e che, addirittura, fin da subito, vi si applichi un canone d'affitto maggiorato dell'80%. Come stabilito dalla direttiva della Comunità Europea 2004/18 e dalla delibera dell'Autorità di Vigilanza del febbraio scorso - prosegue Mei - all'Enasarco va applicata la legge sugli enti pubblici, considerando che è equiparato ad un organismo di diritto pubblico, che gestisce un patrimonio con una funzione sociale. Gli inquilini, inoltre, sono in attesa del finanziamento del fondo regionale per la concessione di mutui a tasso agevolato previsti sulle cartolarizzazioni«. »C'è bisogno - conclude Mei - di tutele certe per chi non potrà acquistare, utilizzando anche lo strumento dell'housing sociale e di una formazione di prezzi di vendita non speculativi per chi vuole acquistare gli alloggi tenendo conto del valore minino, e non di quello medio, dell'Agenzia del Territorio, dello stato manutentivo e conservativo degli immobili, della categoria catastale e del fatto che per la loro costruzione si è usufruito di agevolazioni urbanistiche e fiscali«. red 131417 APR 11
FINE DISPACCIO