ROMA, ANCORA DENUNCE E DISTACCHI DI ACEA: TOLTA ACQUA E LUCE A TOR BELLA MONACA!

CONTINUA LA CAMPAGNA CONTRO CHI NON PUO’ ALLACCIARSI LE UTENZE REGOLARMENTE GRAZIE ALL’ART. 5 DEL DECRETO RENZI/LUPI

Appuntamento domani mercoledì 23 novembre alle ore 17.00 in piazza S.S. Apostoli sotto la Prefettura di Roma

Roma -

Distaccatori e carabinieri sono da questa mattina in azione a Tor Bella Monaca, quartiere popolare di Roma. Acea continua a distaccare le utenze (acqua, luce) a molte famiglie senza tenere conto del fatto che gli allacci irregolari sono figli dell'ingiusta legge che nega la residenza, l'iscrizione anagrafica e gli allacci a chi è senza titolo. Indifferente al fatto che l'acqua rimane un bene primario.

Continua la campagna contro chi nelle case popolari di Roma è stato spesso costretto ad occupare un alloggio in mancanza di una politica pubblica per la casa, che tiene ferma da decenni la graduatoria comunale per l’assegnazione: complice delle occupazioni è anche la totale assenza della gestione delle case popolari, alloggi che rimangono vuoti per anni.

In queste ultime settimane è stata emanata la direttiva del Sindaco Gualtieri che permetterebbe la residenza a chi è senza titolo ma possiede specifici requisiti sociali ed economici: l’applicazione di questa direttiva avrebbe permesso di regolarizzare gli allacci ai servizi a tutti coloro che si trovano senza titolo.
Ma non poteva sfuggire l’occasione a chi guadagna 20.000 euro al mese ad alimentare la guerra contro chi non ce la fa a campare, che è senza casa e che spesso è costretto a violare le norme.
Ecco che puntuali sono arrivate le osservazione alla direttiva del Sindaco di Roma Capitale che l’hanno di fatto stoppata.

L’azione di questa mattina ci dice che ci sono delle forze oscure nella nostra città, perennemente in campagna elettorale contro gli ultimi, che non mirano a risolvere i problemi, in questo caso di attivare regolari contratti e far pagare le utenze alle famiglie, ma puntano ad alimentare il disagio sociale.
È indifferente per questi ‘distaccatori’ se nelle case a cui viene tolta la luce e chiusa l’acqua ci sono persone malate e, in alcuni casi, attaccate alle macchine.

Asia-Usb ha protestato questa mattina con il Comune di Roma perché venga sospesa questa azione repressiva e resa operativa la direttiva del sindaco Gualtieri per regolarizzare gli allacci delle utenze. Acea è una municipalizzata. Ed il sindaco, in qualità di garante della salute pubblica, ha il dovere di intervenire.

Nonostante la carta europea dell'acqua del 1968, nonostante la risoluzione dell'Onu che dichiara l'acqua come "un bene universale e fondamentale", nonostante le direttive sui diritti dell'infanzia e sui diritti dell'uomo, e da ultimo nonostante la sentenza della corte di Cassazione che stabilisce che occupare un alloggio pubblico per comprovata necessità non è punibile togliendo così definitivamente la legittimità all'art.5 del decreto Renzi/Lupi che vieta residenze e allacci delle utenze, nonostante tutto questo si gioca ancora sulla pelle dei cittadini più poveri.

Come Asia-Usb ribadiamo che saremo sempre dalla parte del diritto ai servizi essenziali per i più poveri e saremo domani mercoledì 23 novembre alle ore 17.00 in piazza S.S. Apostoli per protestare contro la richiesta del Prefetto di Roma di fermare la disposizione del sindaco Gualtieri che deroga all’art. 5.

Asia-Usb Roma