ROMA BENE COMUNE HA OCCUPATO UN DEPOSITO DELL'ATAC A ROMA: NO ALLA SVENDITA DEL PATRIMONIO, RITIRO DELLA DELIBERA!
Oggi Lunedì 20 Giugno Roma Bene Comune ha occupato un deposito dell'ATAC a San Paolo, in Via Alessandro Severo, contro la svendita del patrimonio pubblico e per salvaguardare i trasporti pubblici, contro il bilancio comunale di Alemanno, l'ennesimo all'insegna dei tagli e delle politiche di austerity.
Con la delibera 35 il Comune di Roma vorrebbe svendere il patrimonio ATAC, in linea con le politiche speculative e di privatizzazione volte a favorire rendite e profitti, mantenendo in piedi i privilegi di Parentopoli sulle spalle dei lavoratori e di tutti i cittadini.
Con questa occupazione rivendichiamo l'apertura di spazi sociali e culturali, di case popolari e studentati e la riappropriazione dei diritti negati di tutti e tutte.
Vogliamo ribadire i 27 milioni di SI al referendum del 12 e 13 Giugno, contro la privatizzazione dei servizi pubblici e così diamo
inizio alla settimana dell'Indignazione Precaria che culminerà il 22 Giugno con un presidio a Montecitorio, per sfrattare governo e opposizione e rimettere in marcia un processo di democrazia e opposizione sociale dal basso.
Per immaginare un futuro nuovo per il deposito, diamo appuntamento a tutta la città alle ore 17 per un'assemblea pubblica presso il deposito ATAC in Via Alessandro Severo (zona San Paolo).
Roma Bene Comune
Movimenti per il diritto all'abitare
Da Repubblica on-line del 20 giugno 2011
LA PROTESTA
Occupato deposito Atac S.Paolo
"Salviamo Roma da Svendopoli"
"Alemanno ritiri la delibera 35 in discussione all'Assemblea capitolina che vorrebbe svendere il patrimonio pubblico invece di recuperarlo e destinarlo alle esigenze sociali della città"
di VIOLA GIANNOLI
Un centinaio di attivisti dei Movimenti di lotta per la casa raccolti sotto la sigla "Roma bene comune" ha occupato l'ex deposito Atac in via della Collina Volpi, in zona San Paolo. "Un'azione - spiegano i militanti - per opporsi alla delibera 35 in discussione all'Assemblea capitolina che vorrebbe svendere il patrimonio pubblico invece di recuperarlo e destinarlo alle esigenze sociali della città".
"Chiediamo il ritiro immediato della delibera - aggiunge Bartolo Mancuso di Action - Ormai Alemanno è arroccato contro tutta la Capitale, dall'opposizione alla società civile, deve rendersene conto e prenderne atto. Roma ha già subito Parentopoli, ora salviamola da Svendopoli".
Alle 17, all'interno dell'ex deposito, si terrà un'assemblea pubblica per ragionare sulle possibili destinazioni dei locali e sulle azioni da mettere in campo per progetti di autorecupero o di partecipazione al riuso di vecchi edifici. "Questo - spiegano gli occupanti - è solo un altro passo nella riappropriazione della città che si inserisce anche nelle giornate di indignazione precaria che proseguiranno fino a mercoledì con il presidio davanti a Montecitorio".
A dare sostegno agli occupanti, Gianluca Peciola, consigliere provinciale di SeL: "È giusta la protesta dei movimenti per il diritto all'abitare. Il sindaco Alemanno ritiri la delibera 35 che prevede la vendita ai privati del patrimonio pubblico di Atac per ripianare il debito dell'azienda di trasporto romano prodotto a causa delle 4mila assunzioni di Parentopoli e della mala gestione da parte dell'amministrazione di centro destra. È un controsenso deliberare la vendita del patrimonio di Atac senza l'approvazione prima di un piano industriale, condiviso con i Municipi interessati e la cittadinanza, che definisca la destinazione delle risorse provenienti dalla patrimonializzazione e dalla valorizzazione. Riteniamo più opportuno, quindi, che la delibera sia per il momento accantonata e che si apra la discussione intorno a un piano industriale dell'azienda, coinvolgendo i Municipi e i cittadini, a garanzia di un percorso trasparente e partecipato".
(20 giugno 2011)