ROMA, MAGLIANA: COMUNICATO AGLI INQUILINI INPS CHE NON POSSONO ACQUISTARE

Roma -

Con grande sorpresa assistiamo alla ripresa delle procedure di dismissione del patrimonio immobiliare Inps alla Magliana, negli edifici di via Pescaglia 26 e 28, circa 200 famiglie per ora. 
Si presume la dismissione di 800 appartamenti in pochi mesi tra Via Pescaglia e Via Pieve Fosciana. Con la vendita già avvenuta di circa 900 appartamenti di Via dell’Impruneta e Via della Scarperia dal 2017 al 2019 si arriva ad una dismissione solo alla Magliana di 1.700 appartamenti pubblici.
E’ storia nota che con questa dismissione l’Inps, grazie al Dl 96/2017, ha operato vere e proprie vessazioni ai danni degli inquilini, stravolgendo la L 410/2001, dal prezzo di vendita scandaloso di oltre 2.000 euro a metro quadro per edifici di oltre 60 anni che cadono a pezzi, a indennità di occupazione che strangolano gli inquilini senza titolo con richieste di 600-900 euro al mese con arretrati di 5 anni, 30/40 mila euro da versare prima del rogito, che non permettono loro l’acquisto anche se la L 164/2014 li aveva regolarizzati al 31 dicembre 2013.  Non si è rispettato neanche il diritto al rinnovo del contratto per 9 anni  a inquilini regolari che non possono acquistare, anche per l’età avanzata e rischiano di ritrovarsi la casa all’asta.
Questo significa che dei 900 appartamenti messi in vendita fino ad ora ha acquistato meno del 50% degli inquilini e circa 500 famiglie sono già entrate in emergenza abitativa per la mancanza totale di garanzie da parte dell’Inps con gli atti del tribunale e gli sfratti che incombono.
E’ presumibile che presto questo numero  tenderà a raddoppiare con le nuove vendite. 
Con l’inizio della pandemia, a marzo 2020, le vendite si erano fermate,  sembrava scontato che non fosse possibile obbligare le famiglie a comprare la casa dato che l’emergenza sanitaria ha costretto tante persone alla perdita e precarizzazione del lavoro.  Chi viveva ben al di sotto della soglia per avere diritto ad una casa popolare ha visto aumentare la sua povertà, che si è estesa anche a chi aveva redditi superiori. 
Un abisso sociale accompagnato dal dolore della perdita di congiunti a causa del covid 19.
Eppure l’emergenza sanitaria non è finita i dati sono eclatanti e l’economia segna qualche ripresa solo nel mondo dei ricchi, di chi conduce grandi imprese e manovra in borsa, ma non ha  dato segni di cambiamento per le classi lavoratrici più povere del paese, tessuto sociale prevalente di un quartiere periferico come la Magliana ed in particolare degli inquilini delle case dell’Inps.
Pensiamo che l’Inps come Ente pubblico con finalità sociali si dovrebbe vergognare per questa riapertura delle procedure di una vendita vessatoria che si realizza in concomitanza della mancata proroga del blocco degli sfratti scaduta il 31 dicembre 2021, quando siamo ancora in emergenza sanitaria ed economica, per molte famiglie la scelta è tra mangiare o pagare il canone di affitto,
E’ inaccettabile che l’Inps non abbia mai preso in considerazione le tante richieste di Asia-Usb di un tavolo istituzionale con Regione Lazio e Roma Capitale per risolvere l’emergenza casa per coloro che non possono acquistare, malgrado che nella legge di bilancio 2021, art. 1 comma 153 sia previsto l’acquisto da parte degli enti locali di edifici pubblici per fronteggiare la grave emergenza casa.
 Era già così prima della pandemia, tanto più lo è ora con le persone allo stremo dopo una crisi sanitaria e sociale che dura da oltre due anni. 
Noi non staremo a guardare e ci mobiliteremo per lottare per il diritto alla casa di chi non potrà acquistare.

Per ora vi chiediamo di portare copia della lettera di proposta di acquisto in VIA PIEVE FOSCIANA 88

APERTI TUTTI I MARTEDI’ 18-20 

ASIA-USB MAGLIANA 

COMITATO DI LOTTA PER LA CASA “MAGLIANA NON SI SFRATTA”