"Roma non si vende", giornata di proteste Occupata la caserma Guido Reni
di VIOLA GIANNOLI
Azioni agli ex mercati generali all'Ostiense e presidio anti-sfratto in via delle Fornaci
Giornata di mobilitazione per i movimenti contro la speculazione e la svendita del patrimonio pubblico del Comune di Roma. Dietro lo slogan "Roma non si vende" sono iniziati nella mattinata azioni, occupazioni e blitz. Il primo presidio in via delle Fornaci 35, già dalle 7 del mattino: circa trenta persone si sono riunite sotto l'abitazione della signora Gilda per impedirne lo sfratto. Sul posto due blindati della polizia, mentre gli attivisti hanno atteso l'arrivo dell'ufficiale giudiziario.
Poi è stata la volta degli ex Mercati generali all'Ostiense. I ragazzi qui hanno aperto uno striscione, megafonato e distribuito volantino ai passanti. "Da anni si sente parlare della "città dei giovani" o di "alloggi per studenti" dentro la costruzione di una piccola città del consumo promossa dagli interessi di grandi imprenditori e delle note forze politiche, i quali uniti dalla voglia di speculare sulle vite e sui territori perseguitano un modello di sviluppo - in piena regola neoliberista - basato sui profitti di pochi ed a discapito della vita e delle necessità di tutti i soggetti che attraversano e vivono il territorio. Un'opera nociva e generatrice di debito, cementificazione e precarietà come l'Expo 2015 di Milano".
I Blocchi precari metropolitani hanno invece occupato simbolicamente la caserma di via Guido Reni dove, a detta dell'amministrazione, dovrebbe sorgere la città della Scienza di Roma e la trasformazione di un'area di circa 51 mila metri quadri, sui quali si prevede di edificare 72 mila metri quadri di nuovi edifici, di cui il Polo scientifico ne occuperà 27 mila, mentre la parte restante sarà destinata alla realizzazione di 70 alloggi sociali a costi più bassi (6 mila metri quadri), di 200 residenze private (29 mila metri quadri) e di spazi commerciali per 5 mila metri quadri. Previste anche strutture ricettive di 5 mila metri quadri e attrezzature pubbliche per il quartiere.
Il blitz è stato messo in atto da un centinaio di persone che hanno attaccato uno striscione con la scritta 'Stop sfratti' sui cancelli. Sul posto la polizia. Ma i manifestanti hanno deciso di muoversi annunciando un corteo fino a piazza del Popolo. Allle 14,30 incontreranno l'assessore all'Urbanistica Caudo.
VIA FLAMINIA
Blitz dei movimenti per la casa: proteste
e striscioni alla caserma Guido Reni
Dopo l’ultimo sfratto all’alba i n via delle Fornaci un centinaio di persone si è diretta i via Flaminia per un’azione dimostrativa
ROMA - Blitz dei Movimenti per il diritto all’abitare in via Guido Reni, all’incrocio con via Flaminia,. Un centinaio di persone, capeggiate da Paolo Di Vetta, hanno messo in campo un’azione dimostrativa per protestare contro lo sfratto avvenuto questa mattina in via delle Fornaci 35. Alcuni esponenti del Movimento, infatti, hanno attaccato uno striscione con la scritta `Stop sfratti´, sui cancelli di una caserma. Sul posto la polizia.
STRISCIONI ALLE FINESTRE - L’ultimo sfratto e’ stato eseguito all’alba di venerdì in via delle Fornaci dalla polizia. Gli agenti si sono presentati nell’appartamento intorno alle 6 di mattina. Alcuni striscioni con la scritta «Stop sfratti» sono stati appesi alla finestra dell’appartamento mentre una trentina di manifestanti hanno protestato in strada. Un altro gruppo si è avviato verso la caserma Guido Reni i via Flaminia 337