"Roma non si vende", in corteo dal Colosseo al Campidoglio
Tra i manifestanti i lavoratori della Multiservizi, sindacati di base, attivisti del Forum dell'acqua e della Rete per il diritto alla città
"No al bilancio dei diritti negati - Roma non si vende". È partito dal Colosseo, dietro questo striscione, il corteo organizzato dalla Rete per il Diritto alla Città, dal Forum dell'Acqua, dai sindacati di base Usb e Usi, che intorno alle 17.30 ha raggiunto il Campidoglio. Bandiere e scudi rossi dell'Usb nelle prime file, mentre tra gli striscioni esposti figurano "Città metropolitana no al taglio dei servizi" e "No alle privatizzazioni dei servizi pubblici - Atac-Ama-Acea".
"Il sindaco Marino è un servo del governo Renzi - grida uno degli organizzatori al megafono, aprendo l'assemblea pubblica sotto al Marco Aurelio - e ha deciso di vendere Roma". E prosegue: "È un amministratore fantoccio, che ha scelto di mettersi alla salvaguardia della privatizzazione completa dei servizi della città. Chiediamo che l'Assemblea capitolina si fermi per ascoltare il punto di vista di cittadini e lavoratori". Afferma Serenetta Monti, dell'Usi: "Sono mesi che denunciamo tagli lacrime e sangue sui servizi sociali, su quelli pubblici e sulla cultura e ci dicevano che non era così. Invece qui c'è l'esempio dei lavoratori della Multiservizi licenziati nonostante il piano di rientro li dovesse salvaguardare".
In corteo anche una rappresentanza di ex dipendenti della Multiservizi, con indosso magliette bianche, che espongono lo striscione "No ai licenziamenti sindaco rispetta gli accordi fatti con Renzi: non vogliamo essere usati per avere subappalti, sì alla legge 147/2013"
A causa della manifestazione, l'Atac ha informato che potrebbero verificarsi alcune deviazioni o limitazioni alle linee degli autobus del trasporto pubblico fino alle 19 tra il Colosseo e piazza Venezia.