Roma, PdZ Collina delle Muse a Boccea. Altra importante sentenza: la Corte D’Appello sospende lo sfratto.

Roma -

Il 2024 si apre con una buona notizia per uno dei conduttori degli appartamenti costruiti nel P.d.Z. Collina delle Muse dalla Boccea Gestioni Immobiliari (d’ora in poi BGI)

Brevemente, si ricorda che da Gennaio 2023, la BGI aveva intimato a ben 40 famiglie lo sfratto dagli immobili realizzati in regime agevolata e destinati ai dipendenti delle Forze dell’Ordine, impegnati quotidianamente nella lotta contro la criminalità organizzata.

L’impossibilità di comunicare con la Proprietà degli immobili al fine di raggiungere una soluzione, ha condotto all’adozione di una sentenza di sfratto, in tempi rapidissimi, a danno degli inquilini, costretti a lasciare un immobile abitato per 17 anni, senza riconoscimento alcuno di possibilità di rinnovo contrattuale e/o acquisto della casa.

Nella vicenda sono stati coinvolti anche Roma Capitale, Regione Lazio e Provveditorato ai Lavori Pubblici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la richiesta degli inquilini, dei legali e dei Sindacati interessati della costituzione di tavoli tecnici per discutere di possibili soluzioni per la sospensione degli sfratti. Soluzioni che però ad oggi non risultano essere state raggiunte.

A seguito della prima sentenza, l’inquilino, difeso dall’Avv. Vincenzo Perticaro, ha proposto appello dinanzi alla Corte d’Appello di Roma, chiedendo la sospensione degli effetti della sentenza, sollevando gravi profili di illegittimità della decisione del Primo Giudice.

Il legale dell’inquilino ha inoltre portato all’attenzione del Collegio la novella legislativa della L. n. 170/2023, che riconosce ai conduttori degli alloggi ex art. 18 della L. n. 203/1991, la proroga del contratto di locazione sino al prossimo 31.12.2024, nonché il riconoscimento del diritto di prelazione per l’acquisto delle case abitate.

In accoglimento delle richieste dell’avv. Perticaro, la Corte d’Appello di Roma ha sospeso gli effetti della sentenza di sfratto, rinviando la discussione della causa al prossimo 2026.

La decisione odierna consente di garantire al conduttore il diritto alla casa costituzionalmente garantito e spesso calpestato da meri interessi economici.

Il risultato di oggi è anche frutto dell’instancabile attività di ASIA USB, volta a tenere accesa e costante l’attenzione su ogni singola situazione di abuso contro gli inquilini residenti in immobili di edilizia agevolata, nonché a denunciare con forza dinanzi a Roma Capitale, Regione Lazio e Ministeri competenti ogni tipo di abuso perpetrato contro il diritto alla casa, diritto calpestato dall’uso distorto dei piani di edilizia agevolata, coperto dalla complicità delle istituzioni preposte che hanno omesso i controlli e le l’attuazione delle sanzioni di legge.

Asia-Usb Roma