ROMA PIANI DI ZONA, AS.I.A-USB DIFFIDA LA SINDACA RAGGI E IL PRESIDENTE ZINGARETTI
ROMA PIANI DI ZONA, AS.I.A-USB DIFFIDA LA SINDACA RAGGI E IL PRESIDENTE ZINGARETTI: FERMARE LA COLPEVOLE OMISSIONE DA PARTE DEL COMUNE E DELLA REGIONE LAZIO DELLE NORME SULL'EDILIZIA AGEVOLATA CHE FAVORISCE LA SPECULAZIONE, CREA UN DANNO ERARIALE PER LA CITTÀ E GETTA NEL DISAGIO ABITATIVO DECINE DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE COLPITE DA QUESTA TRUFFA.
Nota: rendiamo pubblica questa lettera di diffida perché alle precedenti richieste di incontro non abbiamo ricevuto riscontro.
Al Sindaco di Roma Capitale
 Virginia Raggi
 Al Presidente della Regione Lazio
 Nicola Zingaretti
 E p.c.  Procuratore Generale
                 Corte dei Conti 
 
 ATTO DI DIFFIDA
  Il sottoscritto Angelo Fascetti con la presente, in qualità di legale  rappresentante dell’associazione ASIA - USB, è intenzione rappresentarVi  la gravissima situazione che, in questo particolare momento storico,  stanno affrontando le famiglie beneficiarie del programma di edilizia  residenziale pubblica nel territorio capitolino.
 Giova ricordare prima di tutto in cosa consiste l’edilizia economica-popolare. 
  Per edilizia residenziale pubblica (ERP) si intende quella realizzata,  direttamente o indirettamente, dallo Stato, per la creazione, a costi  ridotti, di abitazioni da assegnare, a condizioni economiche  particolarmente favorevoli, a cittadini con redditi bassi o che si  trovino in condizioni economiche disagiate.
 Invece in questa Regione  e soprattutto in questa città i beneficiari sono stati altri, non  certamente i fruitori finali del beneficio: gli inquilini. 
 Perché,  come si dirà in seguito, sono stati applicati agli inquilini canoni  elevatissimi, prezzi massimi senza alcun controllo di Regione e Comune  e, ma ancor di più, nell’assoluta violazione di legge. 
 I Piani per  l’Edilizia Economica e Popolare (c.d. PEEP), che nascono come degli  strumenti urbanistici esecutivi di uno impianto programmatico che si  estende alle aree necessarie per il soddisfacimento del fabbisogno  abitativo per i ceti meno abbienti, hanno finito per perdere tale  finalità. 
 Il loro scopo era risolvere l’emergenza abitativa sul  territorio nazionale, offrendo ai cittadini la possibilità di accedere a  canoni di locazione calmierati rispetto al libero mercato e  successivamente procedere poi all’acquisto degli stessi, mentre a causa  dell’inerzia voluta o non, dei vigilanti si è trasformata in una chiara  speculazione immobiliare a danno della collettività. 
 Vorrei  ricordare che l’edilizia agevolata prevede la sottoscrizione di atti  registrati e trascritti sugli immobili con cui il Comune di Roma  Capitale concede il diritto di superficie. 
 Atti quali: 
 1) la Convenzione, che regola il diritto di superficie e stabilisce gli oneri concessori, di urbanizzazione e fideiussori; 
  2) il Disciplinare, che regola i meccanismi e le norme che deve  rispettare la Società costruttrice nella gestione degli immobili  edificati grazie al finanziamento pubblico;
 3) l’Atto d’obbligo, che detta tutte le regole da applicare alla locazione di tali alloggi. 
 Tutti atti firmati da un dirigente del Comune che certifica la veridicità di quanto in essi contenuto.
  Questi atti contengono tutta la normativa da applicare ai Piani di Zona  e prevedono anche uno specifico sistema sanzionatorio, contenuto  all’art. 14 del Disciplinare, per le ipotesi in cui le imprese  costruttrici violino le disposizioni della Convenzione. Questo sistema  sanzionatorio non è mai stato applicato, con evidente danno per le casse  di Comune e Regione e di conseguenza per i cittadini. 
 Sembra che  tali atti siano stati sconosciuti agli uffici della Regione e del  Comune, visto che sono rimasti inapplicati fino ad oggi con evidente  responsabilità. 
 Infatti, continua a sfuggirvi che Roma Capitale e  la Regione Lazio hanno un preciso obbligo di vigilanza e controllo  sull’operato delle Società concessionarie - costruttrici.
 Sempre per rinfrescare il ricordo, la Regione Lazio deve:
  Vigilare sulla gestione amministrativo-finanziaria della società  fruenti di contributi pubblici al fine di assicurarsi che non vengano  poste in atto condotte atte alla speculazione del patrimonio pubblico ai  sensi dell’art. 4, lett. e), L. 457/78;
 Esercitare il controllo sul  rispetto da parte dei soggetti incaricati della realizzazione dei  programmi di edilizia abitativa fruenti dei contributi pubblici, delle  procedure e dei vincoli economici e tecnici stabiliti per la  realizzazione dei medesimi programmi e ad accertare il possesso dei  requisiti da parte dei beneficiari dei contributi dello Stato ai sensi  dell’art. 4, lett. m), L. 457/78.
 Mentre Roma Capitale deve:
 Controllare e vigilare la regolarità della documentazione depositata;
 Vigilare sul rispetto degli obblighi assunti con la Convenzione;
 Applicare le sanzioni previste in caso di violazioni ai sensi dell’art. 14 del Disciplinare.
  Qualora voleste maggiori conferme, quanto detto lo ribadisce più volte  anche lo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con nota  prot. n. 0011931 del 31.11.2015, chiarisce che: “…relativamente a tutte  le fattispecie di interventi di edilizia agevolata la Regione Lazio e  la stessa Roma Capitale sono gli organi preposti al controllo e alla  vigilanza affinché vi sia un’effettiva e corretta applicazione della  normativa di settore e delle convenzioni stipulate. E’ noto infatti che a  seguito del trasferimento delle funzioni avvenute con il d.lgs. n.  112/1998 e della soppressione del CER (Comitato per l’Edilizia  Residenziale) il sistema di governance dell’intervento e di gestione in  materia di edilizia residenziale è posto in capo ai competenti Uffici di  Settore, ora operanti nell’ambito delle strutture della Regione Lazio e  di Roma Capitale…” .
 In data 30 novembre con nota n. 11931 lo  stesso MIT ha poi ribadito che: “…relativamente a tutte le fattispecie  di interventi di edilizia agevolata la Regione Lazio e la stessa Roma  Capitale sono gli organi preposti al controllo e alla vigilanza affinché  vi sia un’effettiva e corretta applicazione della normativa di settore e  delle convenzioni stipulate… di conseguenza, le attività di vigilanza e  di controllo per le quali è contestata l’inerzia della P.A., nella  fattispecie imputata a Roma Capitale, è riconducibile agli aspetti  contrattuali e quindi esercitata nell’ambito del Testo unico degli Enti  locali di cui al d.lgs 18 agosto 2000, n. 267, Titolo VI, Capo I, tra  cui si cita l’art. 136 in materia di poteri sostitutivi per omissione o  ritardo di atti obbligatori, per i quali è previsto l’intervento della  Regione…”
 Eppure, a dispetto della puntuale e precisa normativa,  gravi truffe sono state perpetrate per anni nei confronti dei conduttori  e dei promissari acquirenti, nonché ai danni dello Stato, Regione e  Comune, il tutto nell’inerzia delle istituzioni da voi rappresentate con  un evidente danno che pagheranno le prossime generazioni. 
 Se  qualche dirigente regionale o comunale ha pensato bene di dire, per  giustificare la mancata applicazione della legge, che si è trattato solo  di singoli casi, siamo qui a ribadire ancora una volta che dette  violazioni hanno riguardato quasi la totalità dei piani di zona  realizzati negli ultimi decenni, in particolar modo i Piani di Zona di  Spinaceto Due, Pisana, Monte Stallonara, ad oggi sottoposti a sequestro,  Castelverde e Torvergata sottoposte ad esecuzioni e pignoramenti senza  che nessuno dei Vs. uffici ha mai mosso un dito. 
  Le truffe, mentre  i dirigenti dei VS. uffici guardavano dall’altra parte, sono state  perpetrate dalle Società costruttrici, atteso che quest’ultime,  nell’omissione di Comune e Regione:
 a) hanno omesso di scomputare il contributo pubblico ricevuto dal calcolo del prezzo massimo di cessione;
 b) hanno applicato canoni di locazione e prezzi massimi di cessione più alti rispetto a quelli ex lege dovuti;
 c) non hanno provveduto a realizzare le opere di urbanizzazione primarie e secondarie;
  d) hanno applicato maggiorazioni sul prezzo massimo di cessione,  inserendo migliorie agli immobili e agli stabili mai realizzate o hanno  gonfiato i costi di costruzione.
 e) hanno omesso di inviare alle  Pubbliche Amministrazioni competenti la documentazione obbligatoriamente  richiesta, al fine di poter verificare la correttezza delle attività  svolte;
 f) non hanno inoltrato le richieste di agibilità, collaudo e  certificazioni attestanti la conformità degli appartamenti alle  normative edilizie; 
 g) hanno assegnato e/o venduto gli alloggi a soggetti senza requisiti.
 Nulla di tutto ciò è stato denunciato dagli uffici competenti di Regione e Comune.
  Ed infatti, a seguito dell’accesso agli atti di Regione e Comune  esercitato dagli inquilini proprio al fine di verificare il rispetto  delle norme, sono affiorati fascicoli incompleti, manchevoli delle  perizie previste per legge o contenenti documenti lacunosi, talvolta  privi di data e numero di protocollo; certificazioni di migliorie  apportate agli edifici con firme falsificate; attestazioni non  corrispondenti al vero, provenienti da dirigenti di Comune e Regione.
 Di fronte a tale situazione di grave illegalità le Amministrazioni competenti sono state silenti!
  Lei, Sindaco Virginia Raggi, ci dirà che è arrivata solo pochi mesi fa  alla guida della Capitale, noi Le chiediamo da quella data cos’ha fatto  il Comune? 
 Perché da quella data sono state sfrattate decine di famiglie incolpevoli, senza che nessuno facesse nulla.
 Presidente Zingaretti Lei no, non può dire che è arrivato qualche mese fa.  
  Il Comune di Roma e la Regione Lazio che sarebbero dovute intervenire  tempestivamente al fine di applicare, così come previsto dal citato art.  14 del Disciplinare e così come ribadito più volte dal MIT, le sanzioni  indicate per le ipotesi di violazioni delle Convenzioni, hanno avuto  invece un atteggiamento di totale inerzia e connivente, rimpallando  l’una sull’altra le responsabilità di vigilanza e controllo, omettendo  qualsiasi tipo di intervento, anzi attuando un atteggiamento omissivo  con evidente responsabilità penale.
 Preme rammentare, a tal  proposito, se è vero che il Comune è il primo a dover intervenire con  una serie di sanzioni, tra cui la revoca delle concessioni edilizie, è  altrettanto vero che, per precisa previsione normativa, in caso di  inattività dello stesso Comune è obbligo della Regione impedire il  protrarsi delle violazioni nell’inerzia. 
 Allora se il Comune non ha impedito la prosecuzione della truffa la Regione ad oggi cos’ha fatto? 
  Anzi, qualcosa la Regione ha fatto: ha autorizzato conferimenti a fondi  immobiliari, quando era consapevole che vi erano pendenti procedimenti  penali per truffa. 
 Tutto ciò con la consapevolezza che tali alloggi non avevano i requisiti per essere compravenduti.
  Caro Presidente Zingaretti la Sua Regione prima di lei, ha finanziato  le Società costruttrici, attraverso danaro pubblico, con circa 1  miliardo e mezzo di euro a FONDO PERDUTO per edilizia pubblica. 
 Si  fondo perduto, lasciateci fare una battuta pur trattandosi di cose  serie, nel senso che quei soldi sono andati veramente PERDUTI e non  hanno mai avuto la finalità che aveva previsto la legge, e la sua  Regione nulla ha fatto per impedirlo. 
 Di fronte all’inerzia delle  istituzioni, sono state presentate a partire dal 2012 una serie di  denunce, la prima quella del Consorzio Vesta che ha portato al sequestro  di tutto il patrimonio del consorzio e sempre attraverso una denuncia  dell’avv. Vincenzo Perticaro nell’interesse di Asia USB, esposti  attraverso i quali è stato chiesto alla Procura di Roma di indagare  sulle condotte appena descritte e la magistratura è intervenuta  disponendo, come nei Piani di Zona di Spinaceto anche in quello di Monte  Stallonara, il sequestro degli immobili.
 I casi denunciati non si  limitano solo ai piani di zona oggetto di sequestro come detto in  precedenza ma attraverso l’avv. Perticaro e questa Associazione ne sono  stati denunciati oltre 25 episodi diversi. 
 I numerosi filoni di  inchiesta, al momento sono all’attenzione del Procuratore Capo, dott.  Pignatone, che si è espresso in occasione della recente “Commissione  parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di  degrado delle città e delle loro periferie”, segnalando la gravità  della situazione attuale nella quale gli inquilini risultano vittime di  truffa, avendo pagato per anni cifre esorbitanti, su richiesta  illegittima dei costruttori, per alloggi costruiti in edilizia agevolata  e privi dei requisiti di agibilità.
 Procura che, se ci fosse stato l’intervento delle istituzioni preposte, non sarebbe dovuta intervenire. 
 Ma vi è di più.
  I concessionari provvedevano in molti casi a sfrattare per morosità e a  procedere all’esecuzione del rilascio degli immobili di inquilini che  quelle case le avevano pagate ben oltre il prezzo massimo di cessioni ed  in alcuni casi con dei crediti vantati da questi ultimi.
 Si perché  in moltissimi casi, quegli alloggi risultano già in larga parte pagati  dai cittadini, avendo gli stessi versato ingenti somme richieste dalle  Società costruttrici per giungere al rogito della compravendita  dell’immobile.
 Senza contare che la speculazione messa in atto dai costruttori cagiona un ingente danno anche alle casse dello Stato.
  Avete problemi di Bilancio e per questo Roma ha rischiato il default.  Ci si chiede perché non avete applicato le sanzioni che prevedono  ingenti risarcimenti per le casse degli enti che rappresentate? 
 Vi  ricordate che le Società costruttrici hanno ricevuto non solo un  cospicuo contributo pubblico per la realizzazione degli immobili, ma  sono, inoltre, concessionarie di un diritto di superficie sul territorio  comunale ed hanno usufruito, nel tempo, di numerose agevolazioni  fiscali? 
 Avete mai fatto una verifica se le somme che i costruttori dovevano pagare quali:
 Oneri concessori;
 Oneri di urbanizzazioni 
 Sono mai state versate? 
 Le polizze che dovevano essere consegnate a garanzia di tali pagamenti esistono?
 Vi risultano? 
 Si tratta di miliardi di euro di risarcimenti. 
 CHIEDE
  Alle S.S.V.V. Illustrissime di voler fissare un incontro urgente, visto  che ogni giorno la cittadinanza coinvolta vive una situazione di grave  emergenza, al fine di poter conoscere quali sono le iniziative che si  intende prendere per affrontare e risolvere le problematiche segnalate,  anche alla luce del preciso dovere di vigilanza sussistente in capo a  Comune e Regione sul rispetto delle Convenzioni stipulate con le imprese  costruttrici.
 Distinti saluti.
 Roma, 3 marzo 2017 
 Per Associazione Inquilini e Abitanti (ASIA – USB)
 Angelo Fascetti 
 (Legale Rappresentante)
 
							     
					 
    
			 
    
			 
    
			 
						 
							 
							 
							 
        						