ROMA, RIPARTE LA TENDOPOLI: A PIAZZA SAN MARCO TORNA LA CITTA' DELLA DIGNITA'

Roma -

Questa mattina, la rete romana dei  movimenti per il diritto all’abitare ha allestito una tendopoli a piazza San Marco per lanciare una campagna cittadina per il diritto alla casa e al reddito, in continuità con il percorso intrapreso da AS.I.A. RdB e dai Blocchi Precari Metropolitani, che vede al centro la contrapposizione tra la rendita finanziaria e immobiliare e il reddito.

 Oggi torniamo a piazza San Marco, dove lo scorso aprile, durante la campagna elettorale, una tendopoli allestita dai senza casa che avevano aperto lo scontro con la grande proprietà, presidiando duecento appartamenti dei fratelli Santarelli a Bufalotta, venne brutalmente sgomberata dalle forze dell’ordine e nove attivisti finirono in carcere per campeggio abusivo e resistenza.

A sei mesi dall’insediamento dell’amministrazione Alemanno, contrariamente alle dichiarazioni dell’assessore Antoniozzi sullo studio per un nuovo bando di assegnazione di alloggi popolari, sulla programmazione di un nuovo ‘piano casa’, su un gruppo di lavoro sull’Housing sociale e altro, sono spariti i 50 milioni destinati ai cambi di destinazione d’uso e quindi per il 2009 non si vedranno nuove case. Risultano invece spesi i soldi sia per le assunzioni di nuovi addetti (da 50 a 126) per potenziare la struttura organizzativa sull’emergenza abitativa, che per il gruppo di lavoro sull’Housing sociale.

Che fine hanno fatto i 30mila alloggi per l’emergenza abitativa sbandierati in campagna elettorale?

Il 15 ottobre scade anche il blocco degli sfratti per le cosiddette categorie protette, una proroga peraltro insufficiente (la maggioranza degli sfratti è per morosità) e il Governo tace. Anzi, prepara un piano casa che riduce i fondi per il sostegno all’affitto, dispone la vendita di alloggi di proprietà pubblica, trasferisce i diritti edificatori in favore dei privati che concorrono al piano, propone la costruzione di fondi immobiliari per incrementare l’offerta abitativa legando così a meccanismi di mercato la nuova edilizia residenziale pubblica.

A Roma, dunque, arriverà nuovo cemento, che servirà ancora una volta ai costruttori più che a chi vive in emergenza abitativa. I nuclei a basso reddito o monoreddito, le giovani coppie, gli anziani, gli studenti, gli sfrattati, gli immigrati non potranno mai permettersi di pagare 700 euro per 50 metri quadrati.

Per questo, da oggi, con la tendopoli allestita a piazza San Marco, presidiamo il centro di Roma per chiedere al Comune e al Governo:

-          il blocco generalizzato degli sfratti

-          un finanziamento pubblico nazionale con almeno 3 miliardi di euro nella determinazione del piano casa

-          la tutela pubblica nei processi di dismissione degli alloggi

-          l’acquisizione pubblica di alloggi inutilizzati

-          la destinazione delle aree demaniali e delle caserme in dismissione all’emergenza abitativa

-          stop alla cementificazione dell’agro romano

Domani alle ore 17.30, nella Sala Teatro dell’INPDAP in via Santa Croce in Gerusalemme 55, l'AS.I.A. RdB organizza l'incontro 'Casa, l'insostenibile emergenza. Questione di ordine pubblico o di intervento pubblico?', al quale parteciperanno: Mario Di Carlo assessore regionale alla Casa, Luigi Nieri assessore regionale al Bilancio, Alfredo Antoniozzi Assessore al Patrimonio del Comune di Roma, Luca Petrucci presidente Ater, i presidenti dei Municipi: F. Bellini (XVI), A. Catarci (XI), I. Caradonna (V), C. Bonelli (IV), S. Medici (X), G. Vizzani (XIII), R. Mastrantonio (VII); consiglieri comunali, provinciali e regionali; i comitati degli inquilini di viale Colli Portuensi e di via Pincherle, gli inquilini e i lavoratori degli stabili Enasarco, i cittadini e le cittadine che lottano contro gli sfratti e gli sgomberi, i movimenti di lotta per il diritto alla casa e all’abitare.