ROMA. SENZA UNA POLITICA PER L'ABITARE RIMANE SOLO L'USO DELLA FORZA PUBBLICA
Roma. Resistenza antisfratto a San Basilio. Basta guerra tra poveri - di Redazione Contropiano
COMUNICATO STAMPA
Sventato ennesimo sfratto a San Basilio
Sindaca Raggi: basta guerra tra poveri
Stamattina era previsto un nuovo sfratto a San Basilio ai danni della signora Eleana, gravemente malata di tumore, che vive abusivamente da 5 anni in una casa popolare a San Basilio. Ripristino della legalità, tuonano dagli uffici del patrimonio. No, guerra tra poveri, rispondono gli abitanti di San Basilio considerando che la signora aveva dieci punti, cioè il massimo, nella vecchia graduatoria per accedere ad una casa popolare. Occorre assegnare gli appartamenti vuoti innanzitutto e poi procedere rapidamente ad allargare il patrimonio di case popolari, oggi enormemente insufficiente.
Gli abitanti di San Basilio, organizzati con l'ASIA/Usb, dopo aver partecipata ad un picchetto antisfratto sotto casa della signora hanno dato vita ad una manifestazione spontanea che è arrivata fino a via Tiburtina. Quando si è saputo che era in corso lo sgombero della struttura occupata dei Monfortani sulla Prenestina è scattata immediatamente la solidarietà e si è concretizzato un blocco stradale. L'intervento della celere che ha addirittura chiesto il soccorso di un idrante ha fatto salire la tensione e la rabbia: non solo ci togliete casa, adesso ci menate pure. Alla fine la polizia, dopo le cariche anche verso donne e anziani, ha fermato un giovane del quartiere.
La questione abitativa chiede da tempo una soluzione e l'amministrazione Raggi ha il dovere di intervenire per garantire un diritto, quello all'alloggio, che viene negato a migliaia di famiglie. Piuttosto che sfratti e sgomberi occorre che l'amministrazione metta in atto il Piano regionale sulla casa, i cui fondi ancora non vengono utilizzati. E soprattutto fermi immediatamente l'azione contro la povera gente a cominciare da lunedì prossimo, 23 gennaio, quando sono annunciati altri 8 sfratti a Tor Vergata, dentro quella vergogna ormai conosciuta dei Piani di Zona.
Proprio sui Piani di Zona l'impegno tante volte assunto e ancora disatteso a revocare le concessioni alle ditte truffatrici resta l'unico strumento nelle mani della giunta capitolina per impedire queste ripetute ingiustizie. Ora c'è addirittura il rischio che l'intervento possa avvenire troppo tardi. Per questo è molto importante essere in tanti a difendere queste famiglie lunedì mattina, a partire dalle ore 7.00, a via Marcello Gallian 20 a Tor Vergata.
Roma 20 gennaio 2017
Picchetto antisfratto a San Basilio, idranti contro i manifestanti: caos sulla Tiburtina
Le tensioni durante la protesta per "difendere dallo sfratto una donna malata di tumore". Ferito un dirigente della Polizia di Stato
Tensioni sulla via Tiburtina tra manifestanti e forze dell'ordine. Il blocco sulla strada statale nella zona di San Basilio, dove questa mattina è partito un 'picchetto antisfratto' da via Carlo Tranfo. Una volta raggiunto l'incrocio con la via consolare i manifestanti hanno trovato un grande dispiegamento di forze dell'ordine. Qui, secondo quanto riferisce Asia-Usb e si legge sulla diretta twitter di Dinamo Press, si sono verificate delle "cariche" con l'utilizzo di "idranti". Dei momenti di tensione che, secondo quanto riferiscono dalla Questura di Roma, hanno portato al "ferimento di un dirigente del servizio", "colpito al volto da un cittadino straniero", con successivo "ricorso alle cure mediche".
PICCHETTO ANTISFRATTO - Il picchetto antisfratto era stato annunciato dalla Carovana delle Periferie per "difendere" una "donna malata di tumore". "L’obiettivo è impedire lo sfratto di Eliana, una donna malata di cancro che ha la sola colpa di essere povera e di aver occupato un appartamento del comune. Di fronte alla latitanza del Comune nel mettere in campo soluzioni sull'emergenza abitativa, gli apparati e i funzionari comunali vanno avanti nella loro guerra contro i poveri. Ma non hanno fatto i conti con la resistenza popolare".
SFRATTO AL TIBURTINO III - "Infatti a Tiburtino III - si legge ancora sull'annuncio del picchetto antisfratto - dopo lo sgombero ingiusto di Giulia e di sua figlia ordinato dal Comune di Roma e dopo che le istituzioni (Comune, Regione,) le avevano lasciate senza casa, nel freddo di questi giorni senza nessun aiuto e nessuna risposta, gli abitanti di Tiburtino 3, l’Asia-Usb e la Carovana delle Periferie hanno restituito casa a Giulia e sua figlia. Dimostrando che la solidarietà è un' arma potente che gli abitanti delle periferie e delle case popolari sanno usare".
LA NOTA DELLA QUESTURA - Tensioni confermate anche dalla Questura di Roma che in nota stampa scrive: "Un gruppo di circa cento persone, collegate ai “movimenti per l’abitare”, ha effettuato un blocco stradale immediatamente rimosso dall’intervento delle forze dell’ordine. Nell’occasione il dirigente del servizio è stato colpito al volto da un cittadino straniero ed è ricorso alle cure mediche. Le immagini sono al vaglio degli investigatori per l’identificazione dei responsabili".
SGOMBERO A COLLE MONFORTANI - Una gioranta di passione, quella dei "movimenti romani", cominciato questa mattina presto con lo sgombero del palazzo della Curia occupato l'8 dicembre del 2015 sulla via Prenestina, nel territorio di Colle Monfortani, periferia est della Capitale. Anche in questo caso si sono registrate tensioni tra maniestanti e forze dell'ordine. Proprio in relazione allo sgombero di Colle Prenestino il picchetto antisfratto di questa mattina a San Basilio ha assunto anche il significato di "corteo in solidarietà con l'occupazione di colli monfortani".