Roma, altri 4 sgomberi nelle case popolari del III Municipio ma nel frattempo le case vuote non vengono assegnate

Val Melaina, Tufello, Serpentara: a fronte di case chiuse ed inutilizzate, sono stati sgomberati 4 alloggi Ater.

Le politiche abitative non possono passare per gli sfratti di Ater e Prefettura.

 

ASSEMBLEA PUBBLICA IL GIORNO 26 MAGGIO, ALLE ORE 18:00, PRESSO I CORTILI DI VIA MONTE SEVERO.

Roma -

Questa mattina fin dalle prime luci dell’alba, una parte di Val Melaina, precisamente l’ultimo tratto di via del Gran Paradiso, è stata preclusa al traffico per svolgere due sgomberi, uno a via Monte Favino ed uno a via Monte Severo, di alloggi Ater. Contestualmente si operavano altrettante operazioni in altri due alloggi siti al Tufello e a Serpentara, anche questi di proprietà dell’Azienda di Edilizia Pubblica. L’operazione, condotta da vigili e polizia, si è protratta per diverse ore con lo svuotamento degli alloggi ed il cambio delle serrature. Nessun rappresentante del Municipio era stato allertato né risultavano presenti addetti Ater, in compenso a Serpentare si è reso necessario l’intervento della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale.

 Attivisti Asia, fin da subito sul posto, hanno potuto costatare la situazione ed allertare l’Assessore alle Politiche Abitative del Terzo Municipio, non ottenendo però l’interruzione dell’esecuzione.

Questo Sindacato è fortemente contrario alle operazioni di polizia che si sostituiscono alle politiche abitative e denuncia come nella scala di via Monte Favino ci siano altri due alloggi vuoti, di cui uno, sito al pian terreno è allarmato da anni in attesa di un’assegnazione. Prima di “ripristinare la legalità” con sgomberi massicci bisognerebbe assegnare le centinaia di alloggi disponibili che spesso vengono segnalati per mesi o addirittura anni, ed infine occupati da chi per necessità ha bisogno di un alloggio Tra l’altro sia a Via Monte Favino che a via Monte Severo non si tratterebbe di occupanti nel senso pieno del termine, ma di persone già all’interno degli alloggi da anni. in un caso si tratta proprio del marito di un’assegnataria, deceduta purtroppo a causa di un male fulminante. Questi aveva provvisoriamente spostato la residenza, perdendo così la possibilità di subentrare regolarmente nell’assegnazione in seguito al decesso della coniuge. Per quanto riguarda il secondo sgombero effettuato a Val Melaina invece si tratterebbe di una badante che in seguito alla scomparsa dell’anziano assegnatario sarebbe rimasta all’interno dell’alloggio. Più in generale va ricordato che la legge di regolarizzazione varata dalla regione Lazio a febbraio 2020 ha escluso ingiustamente migliaia di nuclei da una possibile assegnazione in deroga, in quanto fissava i termini al maggio del 2014 (ben sei anni prima!). Per questo ci auguriamo in primis che presto venga messa mano alla legge di regolarizzazione, riaprendone i termini ed aggiornandone la data, e poi che il Piano casa recentemente approvato in Giunta venga corretto nel suo passaggio in Aula, in modo che vengano rimossi gli sgomberi come strumento di recupero di alloggi per le famiglie che hanno i requisiti per l'alloggio popolare.

Asia-Usb dà piena solidarietà a chi ha ingiustamente subito il rilascio forzoso dell’immobile in cui viveva e si appresta a organizzare UN'ASSEMBLEA PUBBLICA PER IL GIORNO 26 MAGGIO, ALLE ORE 18:00, IN VIA MONTE SEVERO (CORTILI) al fine di fare il punto della situazione ed organizzare iniziative a sostegno del Diritto alla Casa.

Asia-Usb Roma