A Roma solo sgomberi e zero politica per la casa: altre famiglie cacciate dalle case popolari Ater di San Basilio
Continua la politica di sgomberi nelle case popolari: dopo i 4 sfratti di venerdì scorso, stamane altre famiglie sono state cacciate dalle case popolari Ater di San Basilio.
A seguito di un recente tavolo svolto in Prefettura a Roma, che ha visto la partecipazione del Ministro Piantedosi, dello stesso Prefetto, dell'Ater e del Comune è stato ridato il via agli sgomberi nelle case popolari, che al momento riguardano circa 200 nuclei familiari.
Questa vera e propria campagna viene giustificata come lotta ai Clan, ma come abbiamo dimostrato in molti casi ha colpito famiglie con minori che hanno fatto domanda di regolarizzazione in base alla norma approvata dalla Regione Lazio nel 2020 e che hanno i requisiti per l'assegnazione di un alloggio popolare.
Proprio la mancanza, ormai decennale, di una politica pubblica per la casa e l'abbandono delle case popolari, che si liberano e non vengono riassegnate, è la ragione che spinge molti ad occupare.
La legge di sanatoria approvata dalla Regione Lazio nel 2020 è iniqua e discriminatoria: ha permesso la regolarizzazione solo per coloro che alla data del 23 maggio 2014 (6 anni indietro?) dimostrano di abitare negli alloggi, lasciando anni di vuoto.
Ma per coloro che sono entrati successivamente abbiamo spinto e ottenuto l'apertura di una finestra: la deroga alla legge che permette di partecipare al Bando di assegnazione delle case popolari e se, fatta la domanda di casa popolare, si viene collocati in una posizione utile si ha diritto alla sospensione dei procedimenti di sgombero per 24 mesi.
Come abbiamo potuto dimostrare questa norma non viene applicata e si procede senza sosta a questa campagna contro le case popolari e i suoi inquilini.
Ormai la guerra ai poveri, a quelli delle case popolari, è una moda in voga che ha fatto fare grandi carriere politiche!
Asia-Usb Roma