ROMA, TRE DONNE INCATENATE IN CAMPIDOGLIO: FOTOGRAFIA DELL'EMERGENZA CASA E DELL'INDIFFERENZA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
A ROMA NON ESISTE LA POLITICA DELLA CASA!
Annamaria, 69 anni, sfrattata il 27 settembre scorso a Villa Gordiani perché viveva in un alloggio comunale con la suocera poi deceduta, è ancora ospitata in un Centro di accoglienza dove è costretta a convivere in modo indignitoso insieme a molte persone; Pina, 77 anni, vive attaccata ad una bombola di ossigeno, non gli viene riconosciuto il diritto alla casa ed è stata esclusa dalla domanda per la casa popolare perché ospitata temporaneamente in alloggi E.r.p.
Si spendono ingenti somme per tenere Annamaria in una struttura di accoglienza per migranti, non si riconosce il diritto alla casa a queste due anziane quando sono vuoti decine di appartamenti destinati appunto agli anziani nei famosi Piani di Zona di edilizia agevolata!
La storia di Marina è ancora di più emblematica, indica la modalità di come viene gestito lo strumento del contributo all’affitto, dato come la panacea dell’emergenza casa.
La donna sfrattata nel 2016, allora incinta e madre di tre figli minori, grazie ad una precedente protesta sotto l’Assessorato ai Servizi Sociali, riesce ad avere dopo molti mesi il contributo all’affitto per un alloggio privato. Successivamente il proprietario dell’alloggio dove abitava Marina ha continuato a percepire il contributo annuo all’affitto nonostante l’appartamento fosse stato venduto all’asta.
Marina ha dovuto abbandonare l’alloggio dopo due anni e ora non gli viene riconosciuto il contributo per la nuova casa perché il vecchio proprietario non restituisce i soldi percepiti illegalmente. L’Amministrazione scarica su Marina le responsabilità del fallimento di uno strumento - il contributo all’affitto – fatto solo per favorire i proprietari privati.
Marina ora è madre di quattro figli minorenni, uno diabetico da stress, l’ultimo nato autistico grave, è la fotografia dell’emergenza casa nella nostra città che colpisce i più poveri e dimostra l’ostinata indifferenza dell’Amministrazione comunale difronte a casi sociali.
Tre donne unite da un unico destino: vivere il dramma della casa e della povertà.
Questa mattina, dalle ore 10,30 si sono incatenate sulla scalinata di ingresso al Campidoglio assistite da attivisti di ASIA-USB.