Roma, Tronca approva piano chiusura residence Caat: sigilli a 7 strutture

La mannaia del Commissario Tronca, che dovrebbe garantire l'ordinaria amministrazione, si sta rivolgendo ai poveri di questa città. Si vuole chiudere la vergogna dei residence ma senza offrire alternative a chi è assistito per la grave situazione di emergenza sociale e abitativa. L'offerta del Bonus dell'affitto è un modo per scaricare questi nuclei familiari facendo finta di offrirgli una soluzione dignitosa. Nessun proprietario di casa darà il proprio alloggio in locazione a chi è senza reddito o in situazioni sociali particolari. I residence sono andati bene solo quando producevano lauti profitti a costruttori e politici corrotti.

Nessun amministratore o commissario di turno è stato capace di imporre un affitto equo ai proprietari di queste strutture per affrontare una situazione di emergenza e soprattutto di assegnare un alloggio dignitoso a queste famiglie.

Roma -

Si tratta delle strutture di via Martino Martini, via del Padiglione, via Malvagna, via Seminara, via Roio del Sangro, via Tovaglieri, via Segre

Dopo i 5 residence, su 26, già chiusi durante l'amministrazione guidata da Ignazio Marino, il commissario Francesco Paolo Tronca ha disposto la chiusura di altri sette centri di assistenza alloggiativa temporanea (Caat), con una delibera approvata in giunta il 29 gennaio. In particolare, si tratta delle strutture in via Martino Martini (che attualmente ospita 9 famiglie), via del Padiglione (18 famiglie), via Malvagna (10 famiglie), via Seminara (13 famiglie), via Roio del Sangro (8 famiglie), via Tovaglieri (35 famiglie), via Segrè (80 famiglie).

Nello specifico, il provvedimento discende dall'approvazione del Piano operativo per la chiusura di tutti i centri Caat - primo punto della delibera in questione - "ai sensi e per gli effetti della deliberazione della Giunta capitolina del 29 ottobre 2015" e dato  mandato al dipartimento Politiche abitative di predisporre, "in sinergia con le altre strutture capitoline in grado di offrire un fattivo contributo al predetto scopo, i conseguenti atti gestionali correlati alla complessiva attuazione del piano tenendo conto - si legge nel documento - della necessaria armonizzazione di tutti gli strumenti a disposizione dell'amministrazione, ivi compresa la progressiva individuazione del termine per la chiusura degli stessi Caat, sia per le strutture gestite in locazione, sia per le strutture gestite attraverso affidamenti di servizi, al fine di garantire i nuclei familiari assistiti e aventi diritto, procedendo alla graduale dismissione delle strutture e dei