Scandalo "affitti gonfiati": il Comune non interviene a calmierare i prezzi

Articolo di Fabio Grilli di RomaToday:

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Più in basso:

Comunicato ASIA e il Comunicato stampa di Andrea Alzetta presente all'incontro.

Roma -

 

 

 

 

Fumata nera nell'incontro tra gli inquilini "truffati", USB e l'Assessore Corsini. Fascetti (USB): "Si continuano a pagare prezzi di mercato per l'edilizia realizzata con finanziamenti pubblici"

La vicenda dei cittadini truffati da cooperative e consorzi edili che utilizzavano finanziamenti pubblici, si sta allargando a macchia d’olio. La presunta truffa,  scoperta ai danni di alcuni inquilini di Spinaceto Due, ha fatto emergere migliaia di situazioni simili: il costruttore ricevendo dei finanziamenti pubblici, avrebbe dovuto affittare a canone calmierato gli appartamenti costruiti, per rispondere all’emergenza abitativa. Ma in realtà, come ha denunciato Angelo Fascetti, portavoce di ASIA/USB, “spesso gli affitti erano ai livelli di mercato, se non addirittura oltre”.

IL RITARDO DI ROMA CAPITALE - In mattinata, una delegazione di inquilini, insieme allo stesso Fascetti, si è incontrata con l’Assessore Capitolino Marco Corsini, al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, all’EUR. “L’appuntamento è nato dal fatto che, sebbene la magistratura abbia evidenziato come i finanziamenti pubblici venissero utilizzati per favorire le ditte e non gli inquilini, il Comune ancora non è intervenuto. Intanto sono stati individuati i primi responsabili della situazione in atto, e sono stati sequestrati anche i primi alloggi. Ma ciò  nonostante – ci spiega Fascetti – si attende da oltre un anno che il Comune di Roma, che ha stipulato le convenzioni con queste società, rivisiti le tabelle delle locazioni, applicando modalità corrette”. In altre parole, gli inquilini continuano a pagare affitti troppo cari.

AFFITTI TROPPO CARI - “Il Comune dall’estate del 2012 si era impegnato a ridefinire le tabelle con i nuovi canoni, ma ancora niente. Gli inquilini continuano a pagare affitti che in alcuni casi arrivano a mille euro per zone periferiche. I canoni sono dunque vicini a quelli del mercato libero, ma in alcuni casi arrivano addirittura a superarlo” osserva Fascetti, mentre dovrebbero essere calmierati proprio per il ricorso ai finanziamenti pubblici.

LA FUMATA NERA – Ma l’incontro odierno, non ha consentito di venire a capo della vicenda. “Nell’appuntamento con l’assessore Corsini abbiamo rivelato una sorta di atteggiamento  di copertura verso queste cooperative. Addirittura ci è stato detto che alcune di loro, nonostante l’inchiesta della magistratura, ha minacciato i tecnici del Comune a rivedere i canoni, con una serie di diffide.  Oggi c’è stato da parte degli inquilini,  un momento di contestazione forte, perché l’amministrazione comunale sembra palesarsi a difesa delle speculazioni e sembra non voler risolvere questa situazione, che riguarda molte centinaia di persone.  L’incontro si è interrotto bruscamente e l’assessore, di fronte alle contestazioni fatte, si è alzato e se ne è andato, infastidito dall’arrabbiatura dei presenti. Bisogna però considerare – valuta Fascetti -  che ci sono inquilini sotto sfratto, nonostante siano stati nominati custodi dell’immobile. In altre parole, poiché le cooperative  fino a poco tempo fa hanno continuato a pretendere il pagamento dei canoni, si sono verificati casi di convalida dello sfratto per morosità da parte della magistratura civile che non ha voluto tener conto dell’indagine della magistratura penale. Una situazione che poi si è risolta, ma insomma, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori”.

UN DANNO ERARIALE - Ma c’è dell’altro, nella denuncia di Fascetti. “ C’è un altro aspetto da prendere in considerazione. Le ditte che hanno ottenuto i fondi, entro sei mesi dalla fine dei lavori, dovevano presentare dei piani finanziari. Se non approvati, doveva essere applicata una sanzione giornaliera di 50 euro. Questa norma non è mai stata applicata e infatti le sanzioni non sono mai state pagate, creando un danno per l’erario. Una situazione completamente coperta dall’assessorato alla casa – giudica Angelo Fascetti (USB) – sia nella parte politica che in quella tecnica”.

 

 

 


Comunicato ASIA

PROTESTA DEGLI INQUILINI DEI PDZ CONTRO L'OSTRUZIONISMO DEL COMUNE DI ROMA TESO A COPRIRE LO SCANDALO DEGLI AFFITTI GONFIATI.

Gli inquilini dei PdZ hanno protestato questa mattina all'assessorato all'Urbanistica di Roma Capitale in via del Turismo all'Eur per denunciare il grave comportamento omissivo dell'amministrazione capitolina a danno delle circa 2000 famiglie dei PdZ.

Abbiamo avuto la conferma, durante l'incontro che si è tenuto con l'assessore Corsini, che il Comune di Roma non intende, anche per l'ostruzionismo messo in atto dai dirigenti degli uffici comunali, far rispettare la legge e ridefinire le convenzioni in base ai prezzi defalcati del contributo pubblico, facendo giustizia e chiudendo una oscura pagina.

Alemanno e la sua giunta - fino all’ultimo minuto - stanno tentando di coprire il comportamento illegale, accertato dalla Magistratura romana, di alcune cooperative, consorzi e società costruttrici dei 2000 alloggi in edilizia agevolata.

Tutto questo sta arrecando un enorme danno alle famiglie che non riescono più a sopportare il peso degli ingiusti canoni, che superano in alcuni casi i mille euro al mese - in estrema periferia - per alloggi popolari.

Nonostante l’apertura dell’inchiesta della Magistratura per truffa e corruzione, con il conseguente sequestro di parte degli alloggi, dopo più di un anno dalla denuncia presentata dall’ASIA-USB, l’Assessorato alle Politiche Urbanistiche, indirizzato dall’avv. Marco Corsini, continua ancora a non applicare la legge arrecando danni alla collettività e all'erario.
Infatti le norme in materia che regolano la realizzazione di questi piani prevedono che entro sei mesi dalla fine dei lavori devono essere approvati i piani finanziari, pena il pagamento di una sanzione progressiva giornaliera e dopo due anni, in mancanza di questi piani, l'annullamento delle convenzioni, con relativo trasferimento della proprietà degli alloggi al Comune proprietario dei terreni: nulla di tutto questo è stato fatto!

L’ASIA-USB denuncia questo comportamento omissivo a danno dei conduttori degli immobili dei P.d.Z. di Spinaceto 2, di Pisana-Vignaccia, di Ponte Galeria, di via Longoni, di Borghesiana, di Monte Stallonara, di La Storta, ecc.

L’ASIA chiede l’intervento della Regione Lazio, finanziatrice di questi piani di edilizia agevolata e parte in causa, perché si rivedano le Convenzioni, in considerazione dei finanziamenti pubblici erogati, si stabiliscano i giusti canoni e si verifichi se le finalità di questi finanziamento sono stati rispettati.

Roma martedì 21 maggio 2013

ASSOCIAZIONE INQUILINI E ABITANTI ASIA-USB


Comunicato stampa di Andrea Alzetta Consigliere Capitolino

Gruppo La Sinistra L’Arcobaleno

A fianco degli inquilini resistenti e …. Trasparenti

Esprimo la mia solidarietà agli inquilini resistenti che in questo momento stanno manifestando sotto gli uffici dell’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, contro la truffa delle case costruite in edilizia agevolata alle quali viene applicato un prezzo di mercato, nonostante la cessione, ai costruttori, di aree pubbliche e di contributi per la costruzione da parte della Regione Lazio.

Grazie alla denuncia dell’associazione ASIA, la truffa è stata resa evidente e ha determinato il sequestro da parte del magistrato di 320 appartamenti. Il Magistrato ha nominato custodi giudiziari gli stessi inquilini.

In questo momento li sto raggiungendo per chiedere un incontro all’Assessore Corsini affinché renda noto il nuovo schema di convenzione che determini affitti effettivamente calmierati.

Nell'incontro di oggi, l''Assessore Corsini sostiene di essere stato lasciato solo ad affrontare la revisione delle concessioni e che la dirigente si rifiuta di firmare le tabelle per le nuove convenzioni poiché sprovviste di un piano finanziario adeguato e senza la documentazione che verifichi le migliorie apportate per stabilire così il reale prezzo di cessione degli immobili agli inquilini.

In pratica di fronte all'inadempienza delle cooperative si preferisce scaricare gli inquilini e coprire la truffa perpetrata ai loro danni.

Il magistrato ha sequestrato 320 appartamenti nominando custodi giudiziari gli inquilini, evidenziando così che sono loro i veri danneggiati dalla truffa portata avanti dai presidenti delle cooperative, nonostante ciò le pressioni di questi ultimi, con tanto di diffida nei confronti dell'Amministrazione Comunale, risultano essere più forti della decisione dei giudici.

 Andrea Alzetta  - Roma in Action