SCIOPERO SOCIALE: USB, AVANZA IL CONFLITTO
CONTINUEREMO AD ORGANIZZARLO
Sia lo sciopero sociale di oggi, che ha visto protagonisti gli studenti, i precari, i migranti, sia lo sciopero generale del 24 ottobre scorso, con la forte adesione giunta dai lavoratori dipendenti, confermano un importante segnale di disponibilità alla lotta di cui Renzi e la politica debbono prendere atto.
Dalla protesta dei ricercatori sotto la Funzione Pubblica a quella dei migranti, che dopo il corteo e la manifestazione a Montecitorio di oggi daranno vita a due giorni di confronto per l’individuazione di prospettive e campagne di mobilitazione internazionali; dai lavoratori del commercio, saliti sul Colosseo unendo la loro lotta contro un pessimo rinnovo contrattuale con quella degli autisti di Roma Tpl, sospesi dal servizio dopo un intervista tv; i senza casa e gli inquilini delle case popolari, che nella periferia romana stanno dando vita ad un corteo per la difesa dei diritti sociali: tante le iniziative messe in campo, che hanno costretto le controparti a confrontarsi con le varie espressioni presenti nello sciopero sociale.
Non sarà certo una mano di vernice sul jobs act, che rimane inalterato nel suo impianto condannando alla precarietà intere generazioni, a bloccare le mobilitazioni in atto. E durante una crisi che non accenna a diminuire, falcidiando migliaia di posti di lavoro, questo governo non avrà vita facile: legge di stabilità, spending rieview e blocco dei contratti e dei salari potranno solo far crescere le proteste e gli scioperi.
L’USB continuerà ad accogliere ed organizzare queste lotte: nei territori e nei luoghi di lavoro, per battere le politiche dell’Unione Europea e d
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Precari e studenti: "In 20mila per lo sciopero sociale". Blitz e lancio di uova
Cortei, picchetti e proteste. In mattinata le manifestazioni con attivisti, immigrati e i liceali cocnluse a piazza Vittorio. Cori per Cucchi: "Stefano è vivo, i morti siete voi", all'Umberto I con le maschere rosa e al Colosseo: in 30 salgono sulle impalcature e srotolano striscione. A rischio anche bus, metro, pullman e treni
di VALERIA FORGNONE e VIOLA GIANNOLI </header>Ventiquattr'ore  di sciopero tra  volantinaggi, picchetti, cortei, blitz e azioni  pubbliche. I movimenti,  i centri sociali, gli studenti, i sindacati di  base, i precari, le  partite Iva, i disoccupati e i migranti: oggi hanno portato in piazza a  Roma, e in altre 60  città, "sciopero sociale", quello cioè di chi il  diritto di sciopero  non può esercitarlo. "Siamo in 20mila", hanno  riferito gli organizzatori della capitale. 
I cortei.  Gli  "strikers" si sono incontrati alle 10 in piazza della Repubblica  per  raggiungere piazza Vittorio passando dal ministero dell'Economia  contro cui sono state lanciate alcune uova, via  Volturno, piazza  Indipendenza, Castro Pretorio, il Policlinico, la  Sapienza, San Lorenzo  e Porta Maggiore. Prima però un mini-corteo dentro la città  universitaria del La Sapienza.
Dopo le 11 è partito da piazza  della Repubblica, imboccando via Cernaia,  il corteo romano dello  "Strike sociale". Il blitz di apertura è stato il lancio di uova e  fumogeni contro il ministero dell'Economia. A guidare i manifestanti,,  lo striscione "Sciopero sociale e generale - #stop Jobs  Act, no Sblocca  Italia, no Piano scuola", retto da un gruppo di  studenti e attivisti,  alcuni con l'ormai classica maschera del film "V  per Vendetta". "Oggi  14 Novembre è solo l'inizio", ha gridato un attivista dal camion.  Intanto da Piramide si sono mossi anche i liceali con in testa lo  striscione "Lavoro, diritti,  saperi: riprendiamoci tutto". Accesi anche  diversi fumogeni  colorati dagli studenti che hanno gridato: "La scuola  pubblica non si  tocca". Lungo via Labicana hanno  scandito gli slogan  "Tutti insieme facciamo paura".
Non solo striscioni contro il precariato,  ma anche balli in strada, fumogeni e tanti cartelli con le scritte:  'Affetta da  supplentite'; 'Renzi mi vuole rottamare"; "Più produttività   uguale più esuberi. Lavorare meno, lavorare tutti". Cori anche per  Cucchi: "Stefano vive, i morti siete voi" in piazza Indipendenza, dove  una settimana fa lì si era tenuta una veglia organizzata dalla famiglia, sotto la sede del Csm. E ancora: slogan contro la Lega e interventi sull'emergenza disagio, razzismo nelle periferie come Tor Sapienza  e Serpentara. Al termine del corteo, infatti, alcuni manifestanti  raggiungono il presidio antifascista al Tufello contro la manifestazione  di Casapound e Lega.  
Di nuovo uova e petardi, lungo il  percorso, sono state lanciate contro l'ambasciata tedesca in via San  Martino della Battaglia, presidiata da tre camionette e dagli agenti  della di Finanza in tenuta antisommossa, imbrattati dalla vernice rossa.  La protesta è legata alla vertenza dei lavoratori della Ast di Terni  della ThyssenKrupp.
Un gruppo di manifestanti, con addosso  maschere rosa, si è staccato all'altezza di viale Pretoriano ed è  entrato nel Policlinico Umberto I. "Siamo solidali con lavoratori e  malati, no agli 80 euro di Renzi",  "fuori gli obiettori dagli ospedali"  e "diritto alla salute", hanno urlato. Nel frattempo, un altro blitz  dell'Usb al Colosseo. Trenta lavoratori, con il sostegno dell'Usb, sono  saliti sui ponteggi e ha steso alcuni striscioni cui su scritto "No alla  privatizzazione del Trasporto pubblico locale". L'iniziativa, spiega  l'Usb, è in solidarietà con Ilario Ilari e Valentino Tomasone, i due  autisti di bus sospesi dalla società di trasporti Roma Tpl dopo la loro  partecipazione alla trasmissione 'Presa diretta', e contro la  privatizzazione dei servizi pubblici. Su questi temi l'Usb ha chiesto un  incontro al sindaco di Roma, Ignazio Marino.
Il serpentone di  studenti è poi giunto a Porta Maggiore marciando sulle note di Rino  Gaetano. "Protestiamo contro riforme al sistema scolastico che 'mettono a  regime'", hanno detto i ragazzi. Poco prima delle 14, i giovani  manifestanti sono arrivati a piazza Vittorio accompagnati dalla musica  alta delle casse. Qui i migranti del corteo, che hanno marciato insieme  ai sindacati di base con le loro bandiere rosse, ai movimenti per la  casa, ai centri sociali e precari, hanno bloccato il traffico urlando  "No razzismo, no razzismo" si sono messi davanti le scale d'entrata  della metro, rilanciando il presidio di questo pomeriggio a  Montecitorio. Il corteo si è così sciolto.
A Montecitorio contro il razzismo.  Oltre 500 migranti della coalizione internazionale dei Sans Papiers  migranti Rifugiati e Richiedenti Asilo hanno dunque percorso in corteo  via del Tritone al grido di "Stop Racism!" per raggiungere piazza di  Montecitorio per la manifestazione Libertà di lavoro e residenza in  Europa indetta dalla  coalizione, che raggruppa delegazioni da 8 paesi  europei e dalla Tunisia, come riporta una nota dell'Usb. 
Blitz.  La giornata di sciopero sociale a Roma è  iniziata alle 7.30 del  mattino con un blitz davanti alla sede di Acea in  piazzale Ostiense.  Decine di manifestanti, alcuni vestiti come  l'idraulico dei videogames  Super Mario, si sono presentate all'ingresso  degli uffici. "Basta  distacchi, l'acqua è un diritto e un bene comune" hanno detto   riferendosi alla campagna lanciata contro lo stop alle utenze da  parte  dell'azienda municipalizzata capitolina per gli occupanti di casa e  chi  è in difficoltà economica e dunque moroso. 
Azione  dimostrativa  poi dei Blocchi precari metropolitani e del Coordinamento  di lotta per  la casa che hanno occupato un enorme palazzo in viale  Aventino "contro  le speculazioni edilizie" che era di proprietà del  gruppo Bnl ed è ora  in ristrutturazione. Decine di attivisti sono saliti  sul tetto della  struttura. Esposti gli striscioni "Libertà di  movimento, la lotta non  si arresta", "La colpa è del padrone e non  dell'immigrato" e "Casa,  reddito e dignità". 
I ricercatori a Palazzo Vidoni, sede del  ministero della Funzione pubblica, hanno simbolicamente buttato via gli  strumenti di lavoro - provette,  microscopi e computer - per dare vita a  un cacerolazo contro la  distruzione della ricerca pubblica, come ha  riferito Usb. Dalle 17.30 il corteo territoriale di Cinecittà dei  lavoratori del policlinico di Tor Vergata, delle maestranze  degli  Studios e degli occupanti di case e infine, alle 18.30, il  presidio  all'Auchan di Casal Bertone da cui partirà una "Strike parade"  verso il  Pigneto. In rete è pronto il "Net strike".
Sit.in al Miur.  Presidio degli studenti e dei dipendenti pubblici della scuola, indetto  dalla sigla sindacale Cobas, davanti alla sede del ministero  dell'istruzione, dopo la manifestazione nazionale #scioperosociale di  questa mattina. Presenti i dipendenti della scuola pubblica come quelli  del "coordinamento delle scuole di Roma" e quelli del "coordinamento  precari delle scuole di Roma" oltre ai numerosi studenti e professori  giunti autonomamente davanti al ministero per protestare contro la  riforma del governo Renzi "la Buona Scuola". I manifestanti, con  bandiere e striscioni, hanno chiesto assunzioni per tutti i precari  della scuola, come si legge sugli striscioni "No piano scuola di Renzi.  Assumere tutti i precari" e "Lavorare meglio, lavorare tutti". 
Sciopero mezzi pubblici. Le proteste  si sommano al rischio stop di bus, metro, pullman e treni.  Tra le  8.30 e le 17 e dalle 20 a fine servizio i mezzi pubblici non  sono  tutti garantiti. Quanto alle Ferrovie dello Stato, Cub e Cobas hanno  convocato lo sciopero fino alle 21, l'Usb oggi  dalle 10 alle 14.
Traffico.  Circolazione rallentata lungo le principali arterie cittadine. Si  registrano rallentamenti sul Gra tra gli svincoli Bufalotta e Nomentana  per un incidente. Disagi alla circolazione anche per i cortei previsti  nella capitale in partenza da piazzale Ostiense, da piazza della  Repubblica, da piazzale Aldo Moro. Rallentamenti e code per traffico  intenso anche tra Trionfale e Nomentana.