Mentre continua la mobilitazione contro gli sfratti e in tutta Italia e a Roma - da ottobre ad oggi - sono scese in piazza decine di migliaia di persone, donne e uomini, giovani e meno giovani, il governo ancora non batte un colpo. Infatti proprio all’incontro che si è tenuto a seguito della tendopoli di Porta Pia il 22 ottobre il Ministro Lupi aveva annunciato la convocazione di un altro tavolo per presentare le proposte del governo sull’emergenza abitativa che saranno contenute nel decreto bis sulla casa. Questo appuntamento non è stato ancora messo in calendario e la grave situazione abitativa continua a mietere vittime quotidiane.
Intanto in parlamento sono state messe all’odg per la discussione le mozioni (PD, M5S, SEL) che chiedono la moratoria degli sfratti e della gestione speculativa del patrimonio abitativo degli enti previdenziali e dei fondi. Con molta probabilità saranno votate la settimana che verrà. L’approvazione di questi atti è importantissimo per impegnare il governo a mettere al centro di un eventuale decreto legge il contenuto delle mozioni stesse.
Durante la discussione l’inquilinato resistente sta organizzando una presenza significativa sotto il Parlamento in occasione del voto.

Le mobilitazioni di ottobre hanno posto all’attenzione del paese, del Governo e del Parlamento il problema della precarietà abitativa, del reddito e della vita; hanno messo in evidenza l’incapacità di una classe dirigente sorda ai problemi veri dei settori sociali più deboli (giovani, lavoratori, precari/e, pensionati/e, ecc.) e di quelli colpiti duramente dalla crisi economica.

Le stesse amministrazioni locali non stanno andando oltre le enunciazioni verbali, è fermo da mesi il tavolo alla Regione Lazio sull’emergenza casa, non sembrano interessate a capire fino in fondo quello che sta succedendo nella nostra città, le dinamiche quotidiane che colpiscono gli inquilini e i senza casa. E’ convocato per il 4 dicembre l’incontro Regione e Comune sul tema dell’emergenza abitativa ma questo solo a seguito dell’iniziativa dei movimenti per il diritto all’abitare al Festival del Cinema che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi.
Per richiamare Regione e Comune alle proprie responsabilità è stata convocata per venerdì 29 novembre una manifestazione cittadina, all’interno delle giornate nazionali di lotta del 29 e 30 novembre lanciate dalla rete abitarenellacrisi.

Ma mentre è in discussione un provvedimento sugli sfratti continuano ad arrivare gli Ufficiali Giudiziari, con la relativa richiesta di intervento della forza pubblica, che bussano alla porta delle famiglie che non riescono a pagare i canoni di affitto richiesti (a Roma tantissimi sono gli sfratti per morosità ma altrettanto numerosi sono quelli per finita locazione).
Gli enti previdenziali (Enpaia, Casse geometri-ragionieri-forense, ecc.) si stanno distinguendo in questo grave comportamento speculativo che sta mettendo in discussione lo stesso tessuto sociale della nostra città.

L’ASIA-USB invita tutto l’inquilinato a manifestare venerdì 29 novembre alla Regione Lazio, a preparare la mobilitazione sotto il Parlamento (quando verrà annunciata la data della votazione) e soprattutto a partecipare ai picchetti anti-sfratto, per fermare il caro casa e la rendita speculativa che sta gettando nella povertà assoluta interi settori della società, per garantire il diritto alla casa a tutti.

Pubblichiamo qui sotto il calendario dei presidi antisfratto degli inquilini resistenti per la prossime due settimane, chiediamo a tutti di essere presenti e solidali:

Roma 25 novembre 2013