Sfratti: occupato il Comune di Borgosatollo, attivisti anche a Tavernole
Doppio picchetto antisfratto di Diritti per Tutti e del Comitato Provinciale: in azione decine di attivisti per rinviare gli sfratti di due famiglie con quattro e sei bambini a carico. A Borgosatollo occupato il municipio
“Anche oggi la lotta paga”. Così gli attivisti dell’associazione Diritti per Tutti e del Comitato Provinciale contro gli Sfratti che ieri pomeriggio sono intervenuti per un doppio picchetto: “Un’intensa giornata di lotta – raccontano – che si è conclusa con due risultati positivi”.
Nel pomeriggio il municipio di Borgosatollo è stato simbolicamente occupato da alcune decine di attivisti e sfrattati, che hanno accompagnato negli uffici comunali l’ex operaio Manzur e tutta la sua famiglia, la moglie e i sei figli, di cui tre minorenni ed una purtroppo invalida. Due ore di occupazione e lo sfratto in arrivo rimandato “a data da sistemarsi”, mentre l’amministrazione ha assunto l’impegno di “trovare una sistemazione alternativa per la famiglia”.
Poche ore prima, a Tavernole sul Mella, altro picchetto antisfratto che ha coinvolto una quarantina di attivisti, sul posto per difendere la famiglia di Ibrahim da uno sfratto in arrivo. Di origini marocchine, ha lavorato per anni alla Galvano Technik di Gardone Valtrompia, fino allo smantellamento del suo impianto.
“Rimasto senza salario – spiegano – è diventato vittima della crisi e della morosità incolpevole. Lo sfratto è stato rinviato al 10 aprile, nonostante il breve incontro con il sindaco leghista si sia poi rivelato inutile. Ma in fondo come si fa a rispondere all’ottusità di chi chiede a questa famiglia, con quattro bambini nati e cresciuti in Valtrompia, e 20 anni di lavoro in Italia, di tornare al suo Paese?”.