Sfratti, prefetti decisivi
Di Beatrice Migliorini
Sugli sfratti più potere ai prefetti. Ai funzionari pubblici, infatti, viene attribuita la possibilità di graduare l'intervento della forza pubblica nell'esecuzione del provvedimento. La conferma è arrivata ieri, a seguito della bocciatura in aula a Montecitorio dell'emendamento al dl Imu presentato da Pdl e Lega Nord avente a oggetto l'eliminazione del sesto periodo dell'art. 6, comma 5, del dl 102 (si veda ItaliaOggi del 15 ottobre). La disposizione in questione, aggiunta al testo durante i lavori della scorsa settimana in commissione bilancio e finanze della camera, prevede che «le prefetture-uffici territoriali del governo possano adottare misure di graduazione programmata dell'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto». Un potere, quindi, quello attribuito al funzionario pubblico che, nella sostanza rispecchia una realtà già esistente ma, che in realtà si traduce nella possibilità di poter graduare gli effetti dell'esecutività di una sentenza della Corte di cassazione. Resta da vedere, però, se la disposizione troverà conferma in senato dove il dl Imu dovrebbe approdare il 23 ottobre.
Giochi. A trovare, invece, accoglimento, l'emendamento a firma del governo sul quantum da pagare da parte dei concessionari di giochi a seguito di una sentenza a loro sfavorevole già in primo grado. La proposta di modifica prevede, infatti, che i concessionari che hanno un conto in sospeso con il fisco, possano pagare subito e in un'unica soluzione il 20% del danno quantificato nella sentenza di primo grado, al fine di chiudere subito il proprio contenzioso davanti alla Corte dei conti. La soglia prevista in origine, era però, del 25%.