Sgombero dei ROM in via Prenestina: le prime reazioni.

Roma -

Campidoglio

Rom, sgombero in via Prenestina
Prc-Fds: "Immediata moratoria"

 

 

Le forze dell’ordine avrebbero tentato un blitz anche a Metropoliz-Città meticcia, supportata dai Blocchi Precari Metropolitani. "Il solito copione del raid di metà agosto". Barbera (Prc-Fds): "Chiediamo che venga applicata un'immediata moratoria agli sgomberi fino a quando non ci sarà la possibilità di discutere seriamente delle politiche della Giunta Alemanno su tale questione". Nieri (Sel): "Emergenza umanitaria" (foto di repertorio)

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Sgomberato, oggi, il campo rom in via Prenestina 913. Le forze dell’ordine avrebbero tentato un blitz anche a Metropoliz-Città meticcia, supportata dai Blocchi Precari Metropolitani. La denuncia arriva da Claudio Ortale, vicepresidente del consiglio del Municipio Roma XIX e capogruppo della Federazione di sinistra.

FDS: "SOLITO COPIONE DI META' AGOSTO" - “Persino la comunità vicinissima al ministro Andrea Riccardi conta le pulci dei soldi sperperati dalla giunta Alemanno per portare avanti il cosiddetto Piano nomadi, ecco che stamattina si è pensato bene - precisa il capogruppo - di risolvere il problema dell’insediamento abitativo di via Prenestina con il solito copione del raid di metà agosto, così che nessuno possa alzare troppo rumore”.

BARBERA (PRC-FDS): "SUBITO MORATORIA" - "Chiediamo che venga applicata un'immediata moratoria agli sgomberi degli insediamenti dei rom fino a quando non ci sarà la possibilità di discutere seriamente delle politiche della Giunta Alemanno su tale questione, anche alla luce del recente provvedimento di natura cautelare del Tribunale di Roma che ha considerato gravemente discriminatoria l'operazione di deportare e segregare le persone rom nei campi oltre il raccordo anulare, portata avanti dal Comune di Roma". L'appello è lanciato da Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio Municipio Roma XVII, che punta l'indice contro l'abitudine di "realizzare blitz estivi, come quello sulla Prenestina". E aggiunge: "In un periodo climatico sfavorevole per le alte temperature e in cui molte realtà sociali che offrono assistenza sono chiuse o funzionano in maniera ridotta, significherebbe assumersi la responsabilità politica e morale di aggravare un problema sociale e umano già di enormi proporzioni per la città. Ricordiamoci che in questi campi vivono anche donne, anziani e bambini. Chiediamo a tutte le forze democratiche della città di prendere posizione su tale questione che rischia di far degenerare un problema sociale in un problema umanitario, come giustamente è stato denunciato anche in queste ore".
OZZIMO (PD): "COSI' AUMENTANO I MICROCAMPI ABUSIVI" - E sulla vicenda è intervenuto anche Daniele Ozzimo, vicepresidente della Commissione politiche sociali e consigliere Pd di Roma Capitale. “Con i continui sgomberi messi in atto senza alcuna soluzione di assistenza alternativa per le comunità Rom, la Giunta Alemanno si sta assumendo la responsabilità di aumentare in modo esponenziale i micro-campi abusivi. Già in quattro anni si contano, proprio per la politica della dispersione attuata dal sindaco, oltre 450 micro-insediamenti abusivi in più, una realtà che rende il fenomeno sempre meno controllabile aumentando così l'insicurezza per i rom e i cittadini e calpestando anni di integrazione. Spreco di risorse, politica della dispersione, politica del sovraffollamento dei campi autorizzati, messa in discussione dei processi di integrazione, il piano nomadi di Alemanno è un fallimento".

NIERI (SEL): "EMERGENZA UMANITARIA" - Luigi Nieri, Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio, parla di “ennesima azione persecutoria nei confronti di alcuni Rom e Romnì insediatisi in via Prenestina dopo esser stati sgomberati dal campo di Centocelle. Un altro sgombero che non sarà accompagnato da nessuna azione di tutela o di assistenza da parte di un'amministrazione comunale che, nei giorni scorsi, è stata fortemente criticata dalla comunità di Sant'Egidio". Secondo il capogruppo, "La Giunta Alemanno in questi anni ha continuamente mostrato il suo volto autoritario e intollerante. Il suo 'Piano nomadi', lo stanno dimostrando i fatti, sta generando una vera e propria emergenza umanitaria che ha attirato su Roma i riflettori e gli sguardi preoccupati di tutti coloro che hanno a cuore i diritti e la dignità dei popoli e delle persone".

 


Cronache Bastarde

inchieste tra giornalismo e racconto

Nomadi a Roma: tra sgomberi e speculazione

Poche ore fa Roma e’ stata teatro dell’ennesimo sgombero e dell’ulteriore azione persecutoria nei confronti di alcuni Rom e Romni’ insediatisi in via Prenestina dopo esser stati sgomberati dal campo di Centocelle.
Alle 8.30 del mattino forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno chiuso al traffico la zona e, con una decina di blindati, hanno sfondato il cancello del civico 911 facendo irruzione all’interno dell’insediamento costituitosi 3 anni fa.
“Un altro sgombero -avverte Luigi Nieri Capogruppo Sel del Consiglio Regionale del Lazio- che non sara’ accompagnato da nessuna azione di tutela o di assistenza da parte dell’amministrazione comunale, che nei giorni scorsi è stata fortemente criticata dalla comunita’ di Sant’Egidio. Alemanno e la sua maggioranza di centrodestra continuano, infatti, a mostrare il pugno duro ai piu’ poveri e agli emarginati, dimostrandosi accomodanti con i poteri cittadini e con gli speculatori. Un atteggiamento che sta trasformando Roma nella Capitale della disumanità”.

Per fortuna, mentre amministrazione e questura utilizzano il mese di agosto per portare a termine operazioni di sgombero senza soluzioni concrete, in citta’ esistono anche realta’ che si battono per i piu’ deboli e per i diritti fondamentali, come lo spazio Metropoliz che da ieri ospita una parte delle persone sgomberate. “La Giunta Alemanno in questi anni ha continuamente mostrato il suo volto autoritario e intollerante -scrivono gli attivisti sul sito. Come dimostrano i fatti, il Piano Nomadi sta generando una vera e propria emergenza umanitaria che ha attirato su Roma i riflettori e gli sguardi preoccupati di tutti coloro che hanno a cuore i diritti e la dignita’ dei popoli e delle persone”.

E proprio all’interno del Piano Nomadi del Comune si pone un’altra, clamorosa, questione.

Nei giorni scorsi l’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e l’Associazione 21 Luglio hanno presentato al Tribunale di Roma un’azione civile contro la discriminazione verificatasi all’interno del nuovo «villaggio attrezzato» in località La Barbuta.
Il comportamento discriminatorio del Comune di Roma si sarebbe concretizzato, in particolare, nelle procedure di ingresso e di assegnazione degli alloggi all’interno del villaggio, dove di fatto sono state escluse le comunità rom e sinte.
Il Tribunale di Roma, infatti, ha accolto la richiesta presentata dalle due associazioni e ha ordinato la sospensione delle procedure di assegnazione degli alloggi.

Per i nomadi l’unica vera soluzione è l’integrazione sociale, dicono le associazioni.
A Roma, invece, da un pò di tempo la tendenza è quella di cavalcare a fini elettorali le paure dei cittadini, sostenendo gli interessi dei signori del mattone e rendendo la città sempre più a misura degli speculatori.