SOSTIENI LA LOTTA DEGLI INQUILINI DI VIA SAN DONATO 143/2.
Siamo gli inquilini della nuova casa popolare in Via San Donato 143/2.
Sabato 3 Marzo siamo entrati all’interno di questa casa per cercare delle soluzioni a 3 nuclei famigliari che, a causa della crisi e dei prezzi sempre più insostenibili del mercato immobiliare, sono stati sfrattati o subiranno uno sfratto nei prossimi giorni.
La situazione abitativa sta diventando insostenibile. Un numero in continua crescita di famiglie si trovano alle prese con un problema che rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza sociale. I numeri in questo parlano chiaro: 3600 sfratti in via di esecuzione nella nostra città, il 98% dei quali dovuti alla morosità. A fronte di più di 10.000 richieste di casa popolare l’amministrazione comunale è in grado di garantire con appena 300 assegnazioni l’anno. Il divario tra i bisogni e la risposta che in questo momento il welfare cittadino è in grado di dare è insostenibile.
Pur trovandoci di fronte ad una situazione di questo tipo decine di proprietari in tutto il territorio cittadino continuano a mantenere un enorme quantitativo di patrimonio immobiliare sfitto.
Secondo le stime più recenti sono circa 10.000 gli alloggi privati sfitti. Un numero di alloggi che eguaglia le richieste di casa popolare e al quale vanno aggiunti centinaia di appartamenti in costruzione che non avranno altro destino se non quello di entrare tra le fila dell’invenduto.
Siamo convinti che la risoluzione al problema abitativo risieda proprio nella possibilità di rendere tutto il patrimonio in disuso a disposizione dell’emergenza abitativa. L’azione che ha portato gli inquilini e l’ASIA-USB a occupare lo stabile di Via San Donato 143/2 si inserisce proprio all’interno di questa prospettiva e di questa ipotesi.
Attorno a questa esperienza, che sta trovando sempre maggior consenso in città e in quartiere, si gioca una partita importante per il futuro della nostra città. Contrapporre all’arroganza del padronato immobiliare la forza e l’unità di tutte le famiglie in emergenza abitativa, così come imporre il riuso e il recupero a fini residenziali dell’enorme quantità di patrimonio pubblico e privato sfitto in alternativa alle nuove cementificazioni e speculazioni edilizie, significa sfruttare le immense ricchezze di Bologna per costruire un diverso vivere la città.
In questi giorni sono decine e decine gli abitanti del quartiere San Donato che hanno portato la loro solidarietà alle famiglie che hanno recuperato lo stabile.
Oltre ad aver intrapreso una lotta per il diritto alla casa ci siamo posti come CUSTODI SOCIALI di un edificio che per anni è rimasto abbandonato nella più totale incuria e degrado divenendo centro di ogni tipo di traffici e atteggiamenti illeciti.
Gli abitanti del quartiere hanno notato l’immenso lavoro di recupero e pulizia della zona che abbiamo avviato e di comete nostre porte siano sempre state aperte a chiunque volesse vedere la situazione dello stabile e il nostro modo di porci e di esserci.
Chiediamo a tutta la cittadinanza, soprattutto alle migliaia di famiglie in emergenza abitativa di sostenere l’occupazione e di firmare la petizione in suo sostegno alla casa occupata.
Inquilini Resistenti Via San Donato 143/2