Storie di ordinaria follia nel più grande ateneo d'Europa
Udite, udite alla Sapienza stanno arrivando delle ingiunzioni di pagamento a più di mille studenti appartenenti alle fasce più basse di reddito, accusati di aver dichiarato una fascia ISEE inferiore alla propria, e che quindi avrebbero pagato meno tasse rispetto a quelle dovute.
La cifra falsa e mendace corrisponde a 50 euro e la sanzione che gli studenti dovrebbero pagare per questo errore di dichiarazione è totalmente sproporzionata e ingiusta (multe che vanno dai 2000 ai 4000 €) : si basa sul calcolo del 50% della seconda rata della fascia massima (34esima fascia corrispondente a un ISEE maggiore di 99 000 euro) più una sovratassa pari al doppio della tassa universitaria totale annua , il tutto da saldare entro 30 giorni dall'arrivo dell'ingiunzione .
La pena in cui incorrono i presunti evasori fiscali, più volte minacciati di denuncia all'autorità giudiziaria, è il blocco della carriera universitaria, del recupero dei crediti e come se non bastasse l'esclusione per il futuro da agevolazioni allo studio come borse, riduzioni e calcolo delle tasse in base al reddito.
Dopo diverse settimane di proteste continue sotto al rettorato non abbiamo avuto risposte e cosi il 30 maggio abbiamo deciso di contestare il "Magnifico" Rettore Frati durante una delle ridicole e quasi provocatorie conferenze sui giovani nel mondo del lavoro .
Alla presenza di giornalisti, docenti ed altri illustri invitati, davanti alle nostre domande , il rettore non ha saputo dare risposte , contraddicendosi ripetutamente e cercando di sviare il discorso.
Peccato che, pochi momenti prima della conferenza, l'avevamo incontrato solo per i viali della Sapienza e, sollecitato a spiegarci la situazione , aveva iniziato ad inveirci contro tacciandoci di evasione e minacciando di chiamare la finanza.
Questa truffa ai danni di un migliaio di studenti della Sapienza sembra non volersi fermare, come se non bastasse le multe continuano ad arrivare inesorabili.
Tutto questo succede in un' università martoriata da anni di tagli e riforme, dove viene smantellata ogni parvenza di diritto allo studio e in cui si mettono a valore saperi e persone in nome del profitto. Nel frattempo le risorse a disposizione dell'amministrazione universitaria vengono utilizzate per appalti milionari, stipendi vertiginosi e malagestione dei soliti noti, il tutto camuffato da un bilancio annuale indecifrabile e non trasparente.
Non accettiamo che all'interno dei numerosi CDA della Sapienza non si discuta mai dei problemi degli studenti ma si trattino solamente le operazioni di facciata legate al feudo di Frati e ai suoi scagnozzi.
Chiediamo che vengano riviste le situazioni individuali di ogni studente , che vengano cancellate le multe erogate fino ad oggi e che vengano restituiti i soldi a chi per minaccia o disperazione è caduto vittima di questa truffa.
Gli studenti e le studentesse della Sapienza