«Sull'emergenza casa abbiamo iniziato un percorso condiviso»

Cassino -

CASSINO - «Nessun accordo è saltato al tavolo organizzato mercoledì scorso con i senza tetto cassinati». E’ secca la replica del presidente della commissione consiliare ai servizi sociali Andrea Velardocchia all’indomani dell’attacco sferrato dal consigliere Vincenzo Durante all’amministrazione comunale sull’emergenza abitativa. «Data l’ora tarda della mattinata cui si era giunti mercoledì - ha poi aggiunto - le parti in causa hannno semplicemente deciso di sospendere l’incontro per riaggiornarsi ad una successiva data, dove ciascuno porterà gli opportuni rilievi e le eventuali modifiche alla bozza di accordo presentata ed in fase di discussione. Ed infatti, nell’incontro preliminare di venerdì scorso, erano stati delineati i punti fondamentali su cui orientare un’azione condivisa tra amministrazione, sindacati e movimenti, per affrontare i problemi e dare soluzioni rispetto all’emergenza casa a Cassino. Sulla base di questa linea d‘intenti quindi - ha poi puntualizzato Velardocchia - è stata stilata una proposta di accordo che, in quanto tale, andava visionata dalle parti in un confronto che è stato e dovrà continuare ad essere più costruttivo possibile. Mi preme quindi evidenziare come, anche all’interno della stessa proposta, si stato evidenziato il ruolo fondamentale avuto dal sindacato in questione, ovvero l’Asia-Usb, dal Movimento e dal Comitati di Lotta per la casa, nel farsi carico dei diversi casi critici rilevati in città. E’ chiaro che nel corso del confronto di mercoledì, quello in cui era presente anche l’assessore al ramo Stefania Di Russo (oltre che il sottoscritto) sono emerse alcune questioni su cui non ci si è trovati in accordo totale con i sindacati ed i collettivi. Ma - ha fatto poi notare il consigliere - la finalità, era proprio quella di costruire, di concertare i punti dell’accordo e, soprattutto, le linee di azione da portare avanti in un percorso che, ripeto, deve essere il più condiviso possibile. Senza anticipare il contenuto specifico della proposta (che è giusto poi far emergere in un momento successivo in versione ufficiale) va spiegato che l’unico obiettivo è quello di raggiungere finalmente una posizione avanzata che dìa appunto risposte, in primis, a quelle famiglie che perdono o rischiano di perdere la propria abitazione (e su questo aspetto c’è un intervento importante che riguarda anche la messa a disposizione di immobili comunali). In secondo luogo, l’accordo recepisce tutta la normativa ed i provvedimenti, sia nazionali che regionali, che sicuramente potrammp dare e daranno un po’ di respiro agli enti locali nel fronteggiare la fase di emergenzialità che da tempo vivono i nostri concittadini. Nel primo caso mi riferisco al blocco degli sfratti per “morosità incolpevole” e, nel secondo, al bando regionale di prossima pubblicazione sulla messa a disposizione delle cosiddette ex Case Cantoniere. Sull’impiego di queste - ha poi voluto aggiungere Velardocchia approfondendo uno degli aspetti ritenuti problematici al tavolo di mercoledì - siamo fiduciosi che si possa superare ogni divergenza emersa. Sui 19 alloggi poi, tengo a ricordare che questi sono il risultato dei fondi ex Gescal che la regione ha sbloccato e che l’Ater utilizzerà, convogliandoli su progetti che puntano ad incrementare il numero di alloggi disponibili in città. E’ chiaro che il progetto sembra essere in fase di attuzione, ed occorrerà fare di tutto allo scopo di raggiungere gli obiettivi nel più breve tempo possibile. Aggiungiamo poi a questa situazione, anche l’aumento, da parte dell’amministrazione, dei bonus affitti, che sono passati in un anno da 12 a 20: ricordo poi ai cittadini e ai lettori, che questo è un provvedimento totalmente a carico del comune cui si aggiungeranno, come annunciato nei giorni scorsi, altri fondi per il sostegno al diritto all’abitare provenienti dal Consorzio dei Servizi Sociali del cassinate. Per concludere, mi appello al senso di responsabilità di tutti perchè auspico con forza che il percorso di condivisione che abbiamo iniziato possa proseguire e rappresentare lo strumento imprescindibile per un azione di più ampio respiro.  Il tutto attraverso una seria e costruttiva discussione. Pertanto, quest’accordo, con l’augurio che venga sottoscritto da tutte le parti e che vada quindi a buon fine, deve essere considerato come l’inizio di una “visione”  concertata della questione-abitativa, capace di diventare paradigmatica anche per il futuro. Un modello insomma, soprattutto considerando che non è attiene ad una semplice questione politica, dato che, come noto, in gioco vi sono i bisogni reali e concreti delle persone». 

Redazione L'Inchiesta Quotidiano